Querétaro, viaggio nello stato del Messico centrale
Queretaro, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Queretaro dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Il piccolo stato di Querétaro nasconde grandi emozioni, potendo contare su un patrimonio storico e paesaggistico di primissimo piano. Le dimensioni ridotte, la bassa densità abitativa e l’economia ancora incentrata sull’agricoltura e l’allevamento hanno consentito il mantenimento della cultura e delle tradizioni di un tempo, tanto che all’interno della Riserva della Biosfera Sierra Gorda sono sopravvissute diverse cittadine-missione abitate esclusivamente da comunità autoctone. Oltre alla capitale, la bella Santiago de Querétaro, l’unica città di grandi dimensioni dello stato, è bello scoprire i tanti ecosistemi della regione, dove paradisi naturalistici si mescolano armoniosamente con interessanti località storiche.
Il primo insediamento fondato all’interno del Querétaro corrisponde all’odierna capitale, dove nel XV secolo si stabilirono gli otomì. Nei decenni successivi la zona fu occupata dagli aztechi, seguiti a breve distanza dagli spagnoli, che vi giunsero nel 1531. In pochi decenni la popolazione nativa fu sottomessa e convertita al cristianesimo dall’opera dei frati francescani stabilitisi in Messico, ma per alcuni secoli lo stato rimase ai margini della vita sociale e politica del paese. Solo all’inizio del XIX secolo, in occasione del complotto dei criollos, il Querétaro e il suo capoluogo tornarono alla ribalta, seguita nella prima metà del Novecento da due eventi molto importanti: la redazione della Costituzione messicana da parte della fazione costituzionalista e la fondazione del PNR, poi diventato PRI (Partito Rivoluzionario Istituzionale), entrambi avvenuti a Santiago de Querétaro.
Moderna città industriale di 800.000 abitanti, Santiago de Queretaro racchiude un centro storico ottimamente conservato dove splendide piazze collegate da strade strette e acciottolate fanno da cornice a palazzi eleganti e chiese dalle tonalità calde. Il valore del suo patrimonio architettonico è attestato dal riconoscimento da parte dell’UNESCO di Patrimonio dell’Umanità col quale è stato insignito il centro nel 1996. Tra le cose da vedere spicca la piazza principale, il Jardin Zénea, dominata dall’iglesia de San Francesco e prospicente al vecchio monastero attualmente sede del Museo Regional, l’allestimento più interessante della città. Sempre in ambito museale merita un occhio di riguardo il Museo de Arte, dove periodiche mostre temporanee si affiancano alla collezione permanente, mentre il Templo de Santa Clara ed il Templo de Santa Rosa sono due magnifici esempi di architettura settecentesca.
Nei dintorni del capoluogo, in località El Pueblito, si può visitare lo splendido sito archeologico di El Cerrito, dominato da una struttura piramidale alta 30 metri arroccata su una collina. Accanto alla piramide, che secondo gli archeologi presenterebbe diverse influenze tra cui quelle tolteca, otomì e tarasca, si notano i resti di un campo da gioco affiancato da alcune strutture esterne, mentre il fortilizio poco distante è stato costruito verso la fine del XIX secolo. Dall’altra parte della città, sulla strada per Jalpan de Serra, spicca la cittadina di Bernal, popolare località turistica per via della Pena de Bernal, un’enorme guglia rocciosa alta 350 metri che rappresenta il terzo monolite più grande del mondo, nonché un luogo mistico per molti messicani. Qui, in occasione dell’equinozio di primavera, si danno appuntamento migliaia di pellegrini smaniosi di assorbire l’energia positiva emanata dalla roccia.
70 chilometri a sud-est di Santiago de Querétaro c’è Tequisquiapan, cittadina di poco meno di 30.000 abitanti abbarbicata a 1.900 metri di altitudine dove sono soliti rifugiarsi gli abitanti del capoluogo durante il weekend. La fama della città è legata al valore delle sue sorgenti termali, ma anche le graziose strade alberate, i pittoreschi edifici coloniali ed i tanti chiassosi mercati non sono niente male. Tra le cose da vedere ricordiamo la Parroquia de Santa Maria de la Asuncion, che domina la vasta Plaza Miguel Hidalgo, ed il Parque La Pila, esteso nei dintorni del Mercado de Artesanias lungo Ezequiel Montes. Se gradite la cucina locale, ed in particolare i vini e i formaggi, il consiglio è di visitare Tequisquiapan durante la Feria Internacional del Queso y del Vino (Fiera Internazionale del Vino e del Formaggio), che si tiene ogni anno a cavallo tra maggio e giugno.
Sebbene il Querétaro sia tutto tranne che uno stato dedito al turismo di massa, se siete in cerca di qualcosa di ancor meno conosciuto e fuori dagli itinerari classici recatevi nella sua parte nord-orientale, dominata dalla spettacolare Sierra Gorda. Per esplorare la regione si può seguire il corso della statale 120 che, oltrepassata la polverosa cittadina di Ezequiel Montes, lambisce Cadereyta, conosciuta per la Quinta Fernando Schmoll, un orto botanico dove ammirare più di 4.000 specie di piante grasse. Proseguendo per altri 40 chilometri si arriva a San Joaquin, pittoresco villaggio ai piedi delle montagne, poco distante dal semisconosciuto sito archeologico di Ranas, dove campeggiano solide mura e gradinate circolari ricavate sui pendii dei monti.
Il centro abitato più importante del Querétaro nord-orientale è Jalpan, immersa all’interno della magnifica Riserva della Biosfera Sierra Gorda, dove la statale 120 sale fino ai 2.300 metri di quota di Pinal de Amoles. La cittadina è raccolta intorno alla chiesa della missione, costruita nel 1750 dai monaci francescani, ma l’attrattiva principale è il Museo de la Sierra Gorda, che espone numerosi reperti preispanici e altrettante testimonianze francescane. La stessa la missione, insieme alle coeve Landa de Matamoros, Tilaco, Tancoyol e Conca, è stata inserita tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 2003.
Il clima del Querétaro è sostanzialmente temperato semi-secco, caratterizzato da estati calde e umide e inverni piuttosto rigidi. Il periodo più caldo coincide coi mesi di maggio e giungo, quando le massime pomeridiane possono sfiorare i 40 gradi nei fondovalle, mentre in gennaio non è raro che le minime scendano sotto zero anche ad altitudini relativamente basse. La piovosità media annua è di poco superiore ai 550 mm di pioggia, la maggior parte dei quali cade tra la fine di aprile e l’inizio di ottobre, non certo il periodo migliore per visitare lo stato.
Il fulcro delle infrastrutture legate ai trasporti del Querétaro è Santiago, nei pressi della quale c’è l’Aeropuerto Internacional, collegato a numerose destinazioni nazionali e a qualche metropoli nordamericana. Il capoluogo, ed in particolare la moderna Central Camionera, è un importante crocevia per gli autobus a lunga percorrenza che viaggiano da Città del Messico (3 ore e 30) a Guadalajara (4 ore e 30), senza contare i collegamenti quotidiani da/per Guanajuato (2 ore e 30), Morelia (3 ore e 30), San Luis Potosì (2 ore e 30), San Miguel de Allende (1 ora) e Tequisquiapan (1 ora).
Il primo insediamento fondato all’interno del Querétaro corrisponde all’odierna capitale, dove nel XV secolo si stabilirono gli otomì. Nei decenni successivi la zona fu occupata dagli aztechi, seguiti a breve distanza dagli spagnoli, che vi giunsero nel 1531. In pochi decenni la popolazione nativa fu sottomessa e convertita al cristianesimo dall’opera dei frati francescani stabilitisi in Messico, ma per alcuni secoli lo stato rimase ai margini della vita sociale e politica del paese. Solo all’inizio del XIX secolo, in occasione del complotto dei criollos, il Querétaro e il suo capoluogo tornarono alla ribalta, seguita nella prima metà del Novecento da due eventi molto importanti: la redazione della Costituzione messicana da parte della fazione costituzionalista e la fondazione del PNR, poi diventato PRI (Partito Rivoluzionario Istituzionale), entrambi avvenuti a Santiago de Querétaro.
Moderna città industriale di 800.000 abitanti, Santiago de Queretaro racchiude un centro storico ottimamente conservato dove splendide piazze collegate da strade strette e acciottolate fanno da cornice a palazzi eleganti e chiese dalle tonalità calde. Il valore del suo patrimonio architettonico è attestato dal riconoscimento da parte dell’UNESCO di Patrimonio dell’Umanità col quale è stato insignito il centro nel 1996. Tra le cose da vedere spicca la piazza principale, il Jardin Zénea, dominata dall’iglesia de San Francesco e prospicente al vecchio monastero attualmente sede del Museo Regional, l’allestimento più interessante della città. Sempre in ambito museale merita un occhio di riguardo il Museo de Arte, dove periodiche mostre temporanee si affiancano alla collezione permanente, mentre il Templo de Santa Clara ed il Templo de Santa Rosa sono due magnifici esempi di architettura settecentesca.
Nei dintorni del capoluogo, in località El Pueblito, si può visitare lo splendido sito archeologico di El Cerrito, dominato da una struttura piramidale alta 30 metri arroccata su una collina. Accanto alla piramide, che secondo gli archeologi presenterebbe diverse influenze tra cui quelle tolteca, otomì e tarasca, si notano i resti di un campo da gioco affiancato da alcune strutture esterne, mentre il fortilizio poco distante è stato costruito verso la fine del XIX secolo. Dall’altra parte della città, sulla strada per Jalpan de Serra, spicca la cittadina di Bernal, popolare località turistica per via della Pena de Bernal, un’enorme guglia rocciosa alta 350 metri che rappresenta il terzo monolite più grande del mondo, nonché un luogo mistico per molti messicani. Qui, in occasione dell’equinozio di primavera, si danno appuntamento migliaia di pellegrini smaniosi di assorbire l’energia positiva emanata dalla roccia.
70 chilometri a sud-est di Santiago de Querétaro c’è Tequisquiapan, cittadina di poco meno di 30.000 abitanti abbarbicata a 1.900 metri di altitudine dove sono soliti rifugiarsi gli abitanti del capoluogo durante il weekend. La fama della città è legata al valore delle sue sorgenti termali, ma anche le graziose strade alberate, i pittoreschi edifici coloniali ed i tanti chiassosi mercati non sono niente male. Tra le cose da vedere ricordiamo la Parroquia de Santa Maria de la Asuncion, che domina la vasta Plaza Miguel Hidalgo, ed il Parque La Pila, esteso nei dintorni del Mercado de Artesanias lungo Ezequiel Montes. Se gradite la cucina locale, ed in particolare i vini e i formaggi, il consiglio è di visitare Tequisquiapan durante la Feria Internacional del Queso y del Vino (Fiera Internazionale del Vino e del Formaggio), che si tiene ogni anno a cavallo tra maggio e giugno.
Sebbene il Querétaro sia tutto tranne che uno stato dedito al turismo di massa, se siete in cerca di qualcosa di ancor meno conosciuto e fuori dagli itinerari classici recatevi nella sua parte nord-orientale, dominata dalla spettacolare Sierra Gorda. Per esplorare la regione si può seguire il corso della statale 120 che, oltrepassata la polverosa cittadina di Ezequiel Montes, lambisce Cadereyta, conosciuta per la Quinta Fernando Schmoll, un orto botanico dove ammirare più di 4.000 specie di piante grasse. Proseguendo per altri 40 chilometri si arriva a San Joaquin, pittoresco villaggio ai piedi delle montagne, poco distante dal semisconosciuto sito archeologico di Ranas, dove campeggiano solide mura e gradinate circolari ricavate sui pendii dei monti.
Il centro abitato più importante del Querétaro nord-orientale è Jalpan, immersa all’interno della magnifica Riserva della Biosfera Sierra Gorda, dove la statale 120 sale fino ai 2.300 metri di quota di Pinal de Amoles. La cittadina è raccolta intorno alla chiesa della missione, costruita nel 1750 dai monaci francescani, ma l’attrattiva principale è il Museo de la Sierra Gorda, che espone numerosi reperti preispanici e altrettante testimonianze francescane. La stessa la missione, insieme alle coeve Landa de Matamoros, Tilaco, Tancoyol e Conca, è stata inserita tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 2003.
Il clima del Querétaro è sostanzialmente temperato semi-secco, caratterizzato da estati calde e umide e inverni piuttosto rigidi. Il periodo più caldo coincide coi mesi di maggio e giungo, quando le massime pomeridiane possono sfiorare i 40 gradi nei fondovalle, mentre in gennaio non è raro che le minime scendano sotto zero anche ad altitudini relativamente basse. La piovosità media annua è di poco superiore ai 550 mm di pioggia, la maggior parte dei quali cade tra la fine di aprile e l’inizio di ottobre, non certo il periodo migliore per visitare lo stato.
Il fulcro delle infrastrutture legate ai trasporti del Querétaro è Santiago, nei pressi della quale c’è l’Aeropuerto Internacional, collegato a numerose destinazioni nazionali e a qualche metropoli nordamericana. Il capoluogo, ed in particolare la moderna Central Camionera, è un importante crocevia per gli autobus a lunga percorrenza che viaggiano da Città del Messico (3 ore e 30) a Guadalajara (4 ore e 30), senza contare i collegamenti quotidiani da/per Guanajuato (2 ore e 30), Morelia (3 ore e 30), San Luis Potosì (2 ore e 30), San Miguel de Allende (1 ora) e Tequisquiapan (1 ora).