Guanajuato, viaggio nello stato messicano e le sue cittą
Guanajuato, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Guanajuato dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Uno dei primi territori colonizzati dagli spagnoli dell’entroterra messicano corrisponde all’odierno stato di Guanajuato, una vasta area abitata da quasi 5.000.000 persone ricoperta da altopiani rocciosi confinante con Zacatecas e San Luis Potosì a nord, Jalisco ad ovest, Queretaro ad est e Michoacan a sud. Ad attrarre i coloni furono le ingenti risorse minerarie nascoste nel sottosuolo, da cui nell’arco di oltre tre secoli furono estratte grandi quantità d’oro, argento, ferro, piombo, stagno e zinco. Oggi il vero tesoro di Guanajuato è costituito dalle sue suggestive città coloniali: Guanajuato, non a caso capitale statale, e San Miguel de Allende, mentre l’insediamento industriale di Leon è economicamente importante come centro per la produzione del cuoio.
La storia dello stato è strettamente legata a quella della sua capitale, dove, nel 1558, fu scoperta una delle vene d’argento più ricche del pianeta: La Valenciana. Attratti dall’enorme potenzialità del sito, gli spagnoli vi si stabilizzarono fondando quella che oggi è la città di Guanajuato, teatro nel 1810 dello scoppio della guerra di indipendenza guidata da Miguel Hidalgo. Dopo 11 anni di aspri combattimenti e migliaia di morti sia tra le fila spagnole che ribelli, nel 1821 il Messico proclamò la propria indipendenza dalla Spagna, conferendo maggiore libertà ai magnati dell’argento che ebbero la possibilità di accumulare ulteriori ricchezze con le quali finanziarono la costruzione di numerosi palazzi, chiese e teatri. Sul finire degli anni ’90 del secolo scorso, lo stato di Guanajuato ha vissuto un momento di grande prosperità grazie alla lungimirante guida del governatore Vicente Fox Quesada, che ridusse la disoccupazione ai minimi nazionali e triplicò l’esportazione.
La capitale e la città simbolo dello stato è Guanajuato, che sporge fuori da un burrone accidentato e si arrampica su spoglie colline che in passato fornivano un quarto della produzione d’argento del Messico. Grazie agli enormi guadagni, i padroni delle miniere hanno abbellito le tortuose vie e le piazze del centro con magnifiche residenze coloniali, chiese barocche e neoclassiche e sfarzosi palazzi pubblici tuttora ben conservati. Quasi tutti i luoghi di interesse si annidano intorno a Avenida Juarez, che attraversa il cuore della città caratterizzato dall’intersecarsi di ripidi callejones (vicoli) che si inerpicano sulla collina. Tra le cose da non perdere ricordiamo il Jardin de la Union, dominato dalla sagoma neoclassica del teatro Juarez, l’Alhondiga de Granaditas, che oggi ospita il più importante museo della città, l’Iglesia de La Valenciana, situata 5 chilometri fuori dal centro sulla strada per Dolores Hidalgo, ed i più piccoli musei Iconografico del Quijote, Diego Rivera e del Pueblo.
A circa un’ora di autobus da Guanajuato sorge la città di Dolores Hidalgo, appollaiata a quasi 2.000 metri di quota e famosa per aver fatto scattare la scintilla del movimento di indipendenza nazionale. Alle 5.00 del mattino del 16 settembre 1810, infatti, Miguel Hidalgo, il parroco locale, chiamò a raccolta la popolazione in chiesa pronunciando il cosiddetto “Grito de Dolores”, passato alla storia come “Grito de Independencia”, che in breve tempo contagiò la vicina Guanajuato. Oggi Hidalgo è uno degli eroi più amati del Messico e Dolores è stata ribattezzata in suo onore nel 1824. Tralasciando le ragioni storiche, Dolores Hidalgo è comunque una bella località turistica sviluppata intorno alla graziosa Plaza Principal, sulla quale si affacciano la Parroquia de Nuestra Senora de Dolores, la Presidencia Municipal, la Casa de Visitas e la statua di Hidalgo, che si erge in cima ad un’alta colonna. Al di fuori della piazza si possono visitare il Museo de la Independencia Nacional, che offre molte informazioni sulla storia e le ragioni che diedero vita al movimento indipendentista, ed il Museo Casa de Hidalgo, dove visse il celebre parroco divenuto eroe nazionale.
40 chilometri a sud-est di Dolores Hidalgo c’è San Miguel de Allende, probabilmente la più bella città dello stato di Guanajuato. Ad attirare le migliaia di turisti che ogni anno la scelgono per un soggiorno di almeno un paio di giorni sono i tanti edifici di epoca coloniale, gli incantevoli vicoli lastricati e la magnifica cornice paesaggistica che solo una città incastonata a quasi 2.000 metri di quota tra le montagne può avere. Nel 2008, ad attestare il valore storico e artistico di San Miguel de Allende è stato l’UNESCO, che ha inserito la città tra i Patrimoni dell’Umanità. A convincere la prestigiosa agenzia internazionale è stata soprattutto Plaza Principal, chiamata anche El Jardin, che rappresenta il fulcro del centro storico, sulla quale si affacciano le guglie neogotiche della Parroquia de San Miguel Arcangel ed il museo dedicato a Ignacio Allende. Altre attrattive da non perdere sono poi la casa del Mayorazgo de Canal, il Templo de San Francesco, la Capilla de la Tercera Orden e l’Oratorio de San Felipe Neri, sebbene la cosa migliore da fare in città sia perdersi per le sue stradine acciottolate lasciandosi guidare dalla fantasia.
Nei dintorni di San Miguel de Allende si possono visitare alcune bellezze meno conosciute, ma non per questo di minor valore. Un esempio emblematico sono le sorgenti termali sparse un po’ dappertutto intorno alla città; tra queste ricordiamo: Taboada, distante una decina di chilometri dal centro verso nord-ovest e famosa per la sua piscina olimpionica; il parco acquatico per famiglie Balneario Xote, a 3 chilometri dalla statale che porta a Taboada; Escondido Place, che offre sette piccole piscine all’aperto e tre piscine coperte collegate tra loro; e La Gruta, la cui piscina più calda si trova sul fondo di una grotta profonda quasi 30 metri. Molto belli sono poi il Santuario de Atotonilco, posto 11 chilometri a nord di San Miguel, dove nel 1802 si celebrarono le nozze di Ignacio Allende, ed il villaggio di Pozos, antico centro di estrazione mineraria oggi in declino, presso il quale i turisti possono esplorare edifici in rovina e miniere abbandonate magari a cavallo o in mountain-bike.
La città più popolosa di Guanajuato è Leon, dove risiedono all’incirca 1.500.000 persone. Le cose da vedere non sono molte, ma Leon è famosa tra i messicani come una delle migliori città del paese per il rapporto costo-beneficio che si trae dai numerosi prodotti in vendita. Questo centro industriale, infatti, è il paradiso dello shopping, ed in particolare del mercato della pelletteria, approvvigionato dalle numerose industrie del settore che operano in città. Il cuore dell’insediamento è rappresentato dalla vasta Plaza Principal, conosciuta anche come Plaza de los Martires del 2 de Enero, dove ammirare il Palacio Municipal, e dall’adiacente Plaza de los Fundadores, mentre il quartiere delle pelletterie è la Zona Piel, al centro della quale c’è la stazione degli autobus. Il consiglio è quello di visitare Leon in concomitanza con uno dei tanti eventi che la animano ogni anno, dalla Fiera Statale di Guanajuato, in programma tra gennaio e febbraio, al festival culturale Cervantino, che inizia a metà ottobre, senza dimenticare il Festival del Globo, un appassionante raduno di mongolfiere in calendario tra novembre e dicembre.
La maggior parte dello stato di Guanajuato si trova in condizioni climatiche di tipo semiarido, con poche piogge che si concentrano durante la stagione estiva e temperature mediamente miti, difficilmente inferiori a 5 gradi e quasi mai superiori a 30. Il mese più caldo dell’anno è giugno, quando le temperature oscillano in media tra 29 e 16 gradi, mentre quello più freddo è gennaio, caratterizzato da valori medi pari a 22 e 7 gradi. La quasi totalità delle precipitazioni cade tra la fine di maggio e l’inizio di ottobre, un periodo bagnato da poco meno di 400 mm di pioggia, di cui una piccola parte cade sotto forma di neve solo sulle cime più alte.
L’unico scalo aereo importante dello stato è l’Aeropuerto Internacional del Bajio, situato 30 chilometri ad ovest di Guanajuato, a metà strada tra Leon e Silao; qui atterrano e partono molti voli da/verso gli Stati Uniti e tutte le maggiori destinazioni nazionali, tra cui Città del Messico. Nonostante la morfologia del territorio, gli spostamenti via terra sono regolati da una rete di autobus piuttosto efficiente che consente di muoversi rapidamente e a prezzi bassi tra tutte le migliori località turistiche, mentre i trasporti locali constano di un gran numero di taxi e minibus, con l’alternativa sempre valida di noleggiare un’automobile.
La storia dello stato è strettamente legata a quella della sua capitale, dove, nel 1558, fu scoperta una delle vene d’argento più ricche del pianeta: La Valenciana. Attratti dall’enorme potenzialità del sito, gli spagnoli vi si stabilizzarono fondando quella che oggi è la città di Guanajuato, teatro nel 1810 dello scoppio della guerra di indipendenza guidata da Miguel Hidalgo. Dopo 11 anni di aspri combattimenti e migliaia di morti sia tra le fila spagnole che ribelli, nel 1821 il Messico proclamò la propria indipendenza dalla Spagna, conferendo maggiore libertà ai magnati dell’argento che ebbero la possibilità di accumulare ulteriori ricchezze con le quali finanziarono la costruzione di numerosi palazzi, chiese e teatri. Sul finire degli anni ’90 del secolo scorso, lo stato di Guanajuato ha vissuto un momento di grande prosperità grazie alla lungimirante guida del governatore Vicente Fox Quesada, che ridusse la disoccupazione ai minimi nazionali e triplicò l’esportazione.
La capitale e la città simbolo dello stato è Guanajuato, che sporge fuori da un burrone accidentato e si arrampica su spoglie colline che in passato fornivano un quarto della produzione d’argento del Messico. Grazie agli enormi guadagni, i padroni delle miniere hanno abbellito le tortuose vie e le piazze del centro con magnifiche residenze coloniali, chiese barocche e neoclassiche e sfarzosi palazzi pubblici tuttora ben conservati. Quasi tutti i luoghi di interesse si annidano intorno a Avenida Juarez, che attraversa il cuore della città caratterizzato dall’intersecarsi di ripidi callejones (vicoli) che si inerpicano sulla collina. Tra le cose da non perdere ricordiamo il Jardin de la Union, dominato dalla sagoma neoclassica del teatro Juarez, l’Alhondiga de Granaditas, che oggi ospita il più importante museo della città, l’Iglesia de La Valenciana, situata 5 chilometri fuori dal centro sulla strada per Dolores Hidalgo, ed i più piccoli musei Iconografico del Quijote, Diego Rivera e del Pueblo.
A circa un’ora di autobus da Guanajuato sorge la città di Dolores Hidalgo, appollaiata a quasi 2.000 metri di quota e famosa per aver fatto scattare la scintilla del movimento di indipendenza nazionale. Alle 5.00 del mattino del 16 settembre 1810, infatti, Miguel Hidalgo, il parroco locale, chiamò a raccolta la popolazione in chiesa pronunciando il cosiddetto “Grito de Dolores”, passato alla storia come “Grito de Independencia”, che in breve tempo contagiò la vicina Guanajuato. Oggi Hidalgo è uno degli eroi più amati del Messico e Dolores è stata ribattezzata in suo onore nel 1824. Tralasciando le ragioni storiche, Dolores Hidalgo è comunque una bella località turistica sviluppata intorno alla graziosa Plaza Principal, sulla quale si affacciano la Parroquia de Nuestra Senora de Dolores, la Presidencia Municipal, la Casa de Visitas e la statua di Hidalgo, che si erge in cima ad un’alta colonna. Al di fuori della piazza si possono visitare il Museo de la Independencia Nacional, che offre molte informazioni sulla storia e le ragioni che diedero vita al movimento indipendentista, ed il Museo Casa de Hidalgo, dove visse il celebre parroco divenuto eroe nazionale.
40 chilometri a sud-est di Dolores Hidalgo c’è San Miguel de Allende, probabilmente la più bella città dello stato di Guanajuato. Ad attirare le migliaia di turisti che ogni anno la scelgono per un soggiorno di almeno un paio di giorni sono i tanti edifici di epoca coloniale, gli incantevoli vicoli lastricati e la magnifica cornice paesaggistica che solo una città incastonata a quasi 2.000 metri di quota tra le montagne può avere. Nel 2008, ad attestare il valore storico e artistico di San Miguel de Allende è stato l’UNESCO, che ha inserito la città tra i Patrimoni dell’Umanità. A convincere la prestigiosa agenzia internazionale è stata soprattutto Plaza Principal, chiamata anche El Jardin, che rappresenta il fulcro del centro storico, sulla quale si affacciano le guglie neogotiche della Parroquia de San Miguel Arcangel ed il museo dedicato a Ignacio Allende. Altre attrattive da non perdere sono poi la casa del Mayorazgo de Canal, il Templo de San Francesco, la Capilla de la Tercera Orden e l’Oratorio de San Felipe Neri, sebbene la cosa migliore da fare in città sia perdersi per le sue stradine acciottolate lasciandosi guidare dalla fantasia.
Nei dintorni di San Miguel de Allende si possono visitare alcune bellezze meno conosciute, ma non per questo di minor valore. Un esempio emblematico sono le sorgenti termali sparse un po’ dappertutto intorno alla città; tra queste ricordiamo: Taboada, distante una decina di chilometri dal centro verso nord-ovest e famosa per la sua piscina olimpionica; il parco acquatico per famiglie Balneario Xote, a 3 chilometri dalla statale che porta a Taboada; Escondido Place, che offre sette piccole piscine all’aperto e tre piscine coperte collegate tra loro; e La Gruta, la cui piscina più calda si trova sul fondo di una grotta profonda quasi 30 metri. Molto belli sono poi il Santuario de Atotonilco, posto 11 chilometri a nord di San Miguel, dove nel 1802 si celebrarono le nozze di Ignacio Allende, ed il villaggio di Pozos, antico centro di estrazione mineraria oggi in declino, presso il quale i turisti possono esplorare edifici in rovina e miniere abbandonate magari a cavallo o in mountain-bike.
La città più popolosa di Guanajuato è Leon, dove risiedono all’incirca 1.500.000 persone. Le cose da vedere non sono molte, ma Leon è famosa tra i messicani come una delle migliori città del paese per il rapporto costo-beneficio che si trae dai numerosi prodotti in vendita. Questo centro industriale, infatti, è il paradiso dello shopping, ed in particolare del mercato della pelletteria, approvvigionato dalle numerose industrie del settore che operano in città. Il cuore dell’insediamento è rappresentato dalla vasta Plaza Principal, conosciuta anche come Plaza de los Martires del 2 de Enero, dove ammirare il Palacio Municipal, e dall’adiacente Plaza de los Fundadores, mentre il quartiere delle pelletterie è la Zona Piel, al centro della quale c’è la stazione degli autobus. Il consiglio è quello di visitare Leon in concomitanza con uno dei tanti eventi che la animano ogni anno, dalla Fiera Statale di Guanajuato, in programma tra gennaio e febbraio, al festival culturale Cervantino, che inizia a metà ottobre, senza dimenticare il Festival del Globo, un appassionante raduno di mongolfiere in calendario tra novembre e dicembre.
La maggior parte dello stato di Guanajuato si trova in condizioni climatiche di tipo semiarido, con poche piogge che si concentrano durante la stagione estiva e temperature mediamente miti, difficilmente inferiori a 5 gradi e quasi mai superiori a 30. Il mese più caldo dell’anno è giugno, quando le temperature oscillano in media tra 29 e 16 gradi, mentre quello più freddo è gennaio, caratterizzato da valori medi pari a 22 e 7 gradi. La quasi totalità delle precipitazioni cade tra la fine di maggio e l’inizio di ottobre, un periodo bagnato da poco meno di 400 mm di pioggia, di cui una piccola parte cade sotto forma di neve solo sulle cime più alte.
L’unico scalo aereo importante dello stato è l’Aeropuerto Internacional del Bajio, situato 30 chilometri ad ovest di Guanajuato, a metà strada tra Leon e Silao; qui atterrano e partono molti voli da/verso gli Stati Uniti e tutte le maggiori destinazioni nazionali, tra cui Città del Messico. Nonostante la morfologia del territorio, gli spostamenti via terra sono regolati da una rete di autobus piuttosto efficiente che consente di muoversi rapidamente e a prezzi bassi tra tutte le migliori località turistiche, mentre i trasporti locali constano di un gran numero di taxi e minibus, con l’alternativa sempre valida di noleggiare un’automobile.