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La fioritura dei fiori di loto a Mantova, con i barcaioli del Mincio

Mantova è considerata da secoli una città ideale, è stata aggiunta da anni, insieme con Sabbioneta, alla lista dei luoghi italiani iscritti al Patrimonio mondiale dell’UNESCO e offre ai viaggiatori in tutte le stagioni innumerevoli luoghi e scorci dal fascino senza tempo.

Fra le esperienze più interessanti che IlTurista vi propone c’è la gita sull’acqua per andare alla scoperta delle antiche vie fluviali, da sempre solcate da barcaioli e pescatori, ma anche dai signori e nobili della famiglia Gonzaga, in cerca di un luogo magico e di un tempo per rilassarsi e ammirare le meraviglie che la natura intorno sa offrire.

Guardando la città dal Ponte di San Giorgio si scorge uno dei profili più belli di Mantova, quello appoggiato lungo le rive dei laghi. Basta seguire la strada verso il Palazzo Ducale e le indicazioni verso il Lago Superiore per vivere una favola, ovvero il tour in battello nella Riserva Naturale delle Valli del Mincio in cerca di aironi cenerini, falchi di palude e cigni reali, per immortalare scorci unici e ideali che gli amanti della fotografia o del birdwatching adoreranno.

In questo giardino sull’acqua è incredibile la vista, lungo le distese dei fiori di loto, che durante alcuni mesi affiorano in superficie, rendendo romantiche tutte le crociere che attraversano le campagne e i piccoli comuni della zona.

Ad accompagnare i turisti fra canali e ninfee ci sono gli uomini d’esperienza del Consorzio I barcaioli del Mincio, navigatori esperti e guide naturalistiche sensibili alla ricchezza della flora e fauna, che durante il percorso svelando ai curiosi tutti i segreti e le specie che popolano il parco, che variano di stagione in stagione.

Dall’imbarcadero più comodo, che si trova a pochi minuti a piedi dal Palazzo Ducale di Mantova, i tour percorrono il Lago Superiore, spingendosi fino al molo di Curtatone, un comune molto caro ai mantovani, dove sorge il celebre Santuario della Beata Vergine delle Grazie, chiesa quattrocentesca costruita per volere di Francesco I Gonzaga (come voto alla Madonna negli anni della peste), considerato da sempre luogo miracoloso, come testimoniano al suo interno le numerose statue lignee, ornate di ex-voto e i numerosi quadri e le cornici che decorano ogni angolo della sacrestia, con fotografie e doni dei fedeli che hanno ricevuto la grazia.

I bambini adoreranno ascoltare la leggenda del coccodrillo che è appeso nella chiesa: in verità non si tratta di un mostro pescato sulle rive del fiume come tanti vogliono far credere, ma di un esotico ex-voto, esposto forse in modo stravagante sulla navata centrale.

Il periodo più affollato per visitare il Santuario è sicuramente la settimana del Ferragosto, quando in occasione della Fiera delle Grazie, tutti gli abitanti dei paesi vicini accorrono: è il 15 agosto la data della festa in cui è possibile ammirare e votare le opere dei Madonnari, pittori e artisti, che con gessetti colorati si ispirano alla Vergine Maria, realizzandone centinaia di ritratti sul pavimento della piazza antistante la chiesa.

Quando assistere alla fioritura del loto sul Mincio?

L’estate, e precisamente i mesi di luglio e agosto fino ai primi di settembre, sono quindi il periodo migliore per un tour e per non perdere la fioritura del fiore di loto, ma le escursioni dei Barcaioli del Mincio, si possono organizzare tutto l’anno, soprattutto in giornate di sole, prenotando anche per piccoli gruppi per una gita privata e anche per grandi gruppi fino a 100 persone, che possono montare su tre imbarcazioni diverse, comprese le persone diversamente abili e i ciclisti che potranno sfruttare il trasporto biciclette.

La maggior parte delle escursioni si tengono da maggio a novembre e durano fra le 2 e le 4 ore.
Fra le più richieste c'è la gita Plenilunio sul fiume, che viene organizzata nelle notti estive di luna piena, ideali per cogliere il viaggio nel silenzio della riserva, fra discreti voli d’aironi, quando le ninfee brillano di una luce argentata e l’atmosfera incantata sembra più simile a un sogno che alla realtà.

Un altro stop si può fare a Rivalta, dove un antico edificio che si affaccia su un’ansa del fiume ospita il museo etnografico dei mestieri e alle Bertone, il bosco-giardino che raccoglie alberi secolari provenienti da tutto il mondo, dove è presente un centro di reintroduzione della cicogna bianca, una destinazione ideale anche per chi non rinuncia alla gita in battello, a anche al pranzo in una delle trattorie tipiche, che tramandano la tradizionale cucina mantovana, con menù ricchi di tortelli di zucca, generose fette di sbrisolona e gustosi salami a chilometro zero, da assaporare magari sorseggiando qualche calice di lambrusco mantovano della zona.

Anche in inverno la riva del fiume Mincio può riservare alcune sorprese: fra le iniziative di dicembre c’è il tradizionale presepe vivente organizzato sul sagrato del Santuario, da visitare con i bambini e ancora più suggestivo quando le barche e l’acqua vengono accarezzati da un manto soffice di neve e il parco è un’oasi di pace e silenzio, rotto solo dall’eco dei canti natalizi che risuonano in lontananza.

Contatti e informazioni

I Barcaioli del Mincio, Porticciolo di Grazie (c/o Parco retro Santuario) 46010 Grazie di Curtatone (MN), Tel. 0376 349292, www.fiumemincio.it

Altre notizie aggiornate sulla programmazione fluviale sono dsiponibili sul sito del Comune di Mantova.
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