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Visitare Palazzo Ducale a Mantova, un tempo residenza della famiglia Gonzaga

Alla scoperta di Palazzo Te, a Mantova un tour tra le sale della sfarzosa residenza dei Gonzaga.

Un viaggio a Mantova non può prescindere da una visita del suo Palazzo Ducale, il luogo dove sono state tenute le redini della città per almeno 5 secoli, e che ha suggellato il dominio della famiglia Gonzaga. La visita del complesso richiede in teoria quasi una giornata intera, tale è il numero e la vastità degli ambienti, che vanno a coprire una superficie complessiva di 35.000 metri quadri. Una grande residenza che si estende ad est della Piazza Sordello che ha visto qui i Gonzaga regnare dal 1328 fino al 1707, ma anche la presenza reale di Maria Teresa d'Asburgo che aveva anche questo palazzo nella sua lunga lista di possedimenti reali.

Già dalle rive del Mincio, che qui a Mantova si estende a formare 3 laghi, quello superiore, l'inferiore, e a metà dei due quello di mezzo, il complesso del Palazzo Ducale appare in tutta la sua imponenza, con il Castello di San Giorgio a catturare gli sguardi ammirati dei turisti. Una volta entrati in città, superando il Ponte San Giorgio, il percorso stradale che porta al centro di Mantova conduce alla monumentale piazza Sordello, dove si trova l'ingresso al Palazzo Ducale di Mantova, nel loggiato del cosiddetto Palazzo del Capitano, mentre l'altro elegante palazzo alla sua sinistra è la Magna Domus, più antica. Di fronte alle due si erge la Cattedrale di Mantova.

Non stupitivi di trovare code alla biglietteria, specialmente nei giorni festivi: assieme al Palazzo Te il Palazzo Ducale è una delle attrazioni imperdibili di Mantova, al punto di essere stato uno dei motivi fondamentali dell'iscrizione di Mantova, e la vicina Sabbioneta, nel novero dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO dell'Italia. Subito all'interno della cosiddetta Corte Vecchia, vi trovate di fronte alla monumentale Scalone delle Duchesse: da qui la visita prosegue nella Sala del Morone dove un dipinto ci svela come era la piazza Sordello nel 15° secolo. Si supera la Sala di Gustalla, quella del Pisanello con opere mirabili di Antonio Pisano.

Oltrepassata la sala dei Papi la visita prosegue nella cosiddetta Galleria Nuova, che ospita numerose opere d'arte ed una collezione di pale d'altare. La visita si fa più interessante quando si varca la soglia della Sala degli Arcieri, magnifica, e che ospita tra i suoi tesori anche un'opera di Rubens che ha dipinto la famiglia dei Gonzaga di fronte ad una Trinità. La visità è però ancora lunga, e allora dopo una rapida deviazione per la galleria degli Specchi, sempre dalla Sala degli Arcieri ci si inoltra negli appartamenti Ducali: dopo la sala di Giuditta si entra nel cosiddetto Labirinto, chiamato così per il particolare soffitto, poi si susseguono un dopo l'altra la sala del Crogiuolo, la cappella Ducale, la sala di Amore e Psiche (non così intensa come quella di Palazzo Te), un camerino e il corridoio dei Mori, da cui poi si ridiscende al piano terra.

Qui si può percorrere il corridoio della Galleria di Santa Barbara che in pratica unisce la Corte Vecchia alla Corte Nuova. L'adiacente piazza Santa Barbara si apre sull'omonima bella Basilica, caratterizzata da un elegante campanile, che però a causa del terremoto del 2012, ha perso la lanterna che lo coronava. Anche il vicino Castello di San Giorgio ha subito danni dallo sciame sismico del maggio 2012, ed è al momento non visitabile. Si può però salire, con una rampa a forma di elica, al cosiddetto piano nobile: all'interno si trova la famosa Camera Picta, o Camera degli Sposi, quest'ultima si visitabile, ma solamente su prenotazione. E' considerata uno dei capolavori assoluti di Andrea Mantegna, uno dei manifesti del Rinascimento Italiano, e merita una visione attenta per i numerosi dettagli pittorici, è sicuramente il capolavoro assoluto del palazzo Ducale.

La visita poi tocca gli ambienti principali della Corte Nuova, come la sala del Manto, e la Sala dei Cavalli dove si possono ammirare opere di Giulio Romano, come pure nella magnifica sala di Troia, con scene magnifiche che descrivono passi di Omero e di Virgilio. Si prosegue poi nella galleria dei Mesi e da qui un altro ambiente che era ricco, al tempo dei Gonzaga, di opere memorabili: parliamo della galleria della Mostra, in cui erano esposti grandi pittori, dal Mantegna a Tiziano, da Giulio Romano a Breuguel, un'opera del Guercino ed un Caravaggio ora tutti esposti nei principali musei del mondo. La visita prosegue nella galleria del Passerino (o delle metamorfosi) che comunica con il giardino dei Semplici.

La visita volge al termine non prima di aver ricordato la camera dei Falconi con affreschi, e la contigua Sala dello Zodiaco, con una volta ricca di costellazioni boreali che spiccano sullo sfondo blu del cielo. Lo spettacolo non è finito in quanto da qui si entra nella sala dei Fiumi, vero capolavoro rococò, con le allegorie di sei corsi d'acqua della zona. Dopo un'occhiata al giardino pensile si può proseguire nelle quattro stanze degli Arazzi dove ci sono 9 grandi arazzi il cui disegno originale è opera del Raffaello. Sono pere di ottima fattura e grande valore storico, e rappresentano l'ultimo grande cimelio dei tanti tesori del Palazzo Ducale di Mantova.

Informazioni utili
Il Museo di Palazzo Ducale si trova in piazza Sordello n° 40
E' aperto dal martedì alla domenica, dalle 8:15 alle 19:15
Chiuso il Lunedì, eccetto Pasquetta
Biglietto d'Ingresso € 6,50 , ridotto € 3,25
Camera degli sposi 1 € con prenotazione obbligatoria (tel. 041 2411897)
E' visitabile con la Mantova Musei Card (€ 15)
Disponibili audioguide al costo di € 4
Sito ufficiale: www.mantovaducale.beniculturali.it/

 Pubblicato da il 12/10/2013 - 33.482 letture - ® Riproduzione vietata

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