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La Mostra di Gauguin a Parigi, Grand Palais

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Impressionista, espressionista, simbolista: un artista unico, dal carattere sanguigno, irrequieto e difficile. Dall’11 Ottobre 2017 al 22 Gennaio 2018, il Grand Palais di Parigi celebra uno dei più grandi artisti del XIX secolo con la mostra monografica “Gauguin, l’alchimiste”.

Le mostre monografiche sono sempre una bella occasione per conoscere, non solo le opere, ma anche la vita di un artista e vi assicuriamo che in questo caso ne vale davvero la pena! La vita di Gauguin è stata ricca di avventure ed affascinante come un romanzo di Emilio Salgari, tra viaggi in località esotiche, amicizie turbolente e improvvise fughe dalla società (famiglia e figli compresi).

Una mostra imponente per raccontare un artista irrequieto

La mostra del Grand Palais di Parigi si propone come una delle rassegne più esaustive sul pittore francese, ospitando nelle sue sale circa 200 opere dell’artista (55 pitture, 30 ceramiche, 30 sculture e oggetti in legno, 15 incisioni su legno, 60 stampe e 35 disegni).

Il percorso espositivo è diviso in sei sezioni che si sviluppano in ordine cronologico, raccontando di volta in volta le varie fasi artistiche di Gauguin.

Le sei sezioni del percorso espositivo al Grand Palais

Si parte con le opere dei suoi esordi, ospitati nella sezione “Le laboratoire des formes”. Gauguin cominciò a dipingere verso i ventitré anni, dopo aver sposato la danese Mette Sophie Gad (da cui ebbe cinque figli) e aver accettato un lavoro stabile come agente di cambio. A dare un percorso più “professionale” alla sua carriera fu l’amicizia stretta con Pissarro nel 1925. L’artista lo introdusse nel gruppo degli impressionisti, a cui Gauguin aderì ma senza troppa convinzione. Pur partecipando a diverse mostre del gruppo infatti, le pennellate di Gauguin rimasero sempre molto distanti da quelle dei colleghi.

La seconda sezione, “Le grand atelier” è invece dedicata al periodo in cui Gauguin si trasferì con la famiglia in Bretagna, in seguito al crollo della Borsa di Parigi del 1883 che gli fece perdere il posto di lavoro come agente di cambio e lo spinse a prendere il mare per andare a lavorare alla costruzione del golfo di Panama. A quel viaggio ne seguì un secondo a Martinica.

La terza sezione “Du sujet au symbole” racconta i cambiamenti avvenuti tra il 1886 e il 1889 quando Gauguin si avvicinò al Simbolismo, movimento fondato dal poeta Jean Moréas nel 1886, con la pubblicazione del “Manifesto simbolista” sul quotidiano francese “Le Figaro”. A questo periodo risale l’opera di Gauguin Visione dopo il sermone (1888) che costituisce uno dei punti più alti raggiunti dall’arte simbolista.

La quarta sezione, “L’imagier des tropiques” racconta uno dei periodi fondamentali nella vita di Gauguin: il suo viaggio e la sua permanenza a Tahiti, isola che ispirerà molte delle sue opere più conosciute. Quadri come Manao tupapau (1892) e la Orana Maria (1891) sono autentici capolavori che raccontano un mondo lontano, avvolto da una natura ancestrale e misteriosa.

Proprio questi temi saranno protagonisti della sezione quinta: “Mythes et réinventions”, che analizza il ruolo che ebbero le leggende e i miti dell’isola polinesiana nella produzione artistica del pittore francese, ispirandogli quella che forse è la sua opera più famosa, ossia Lo spirito dei morti veglia.

La mostra si chiude con l’ultima sezione, “En son décor”, che racconta l’ultimo periodo di Gauguin, in cui l’arista apparriva ossessionato dalla ricerca in campo decorativo.

Il percorso propone anche una sala dedicata al manoscritto di Noa Noa, presentato al pubblico molto di rado, oltre ad una interessante rappresentazione digitale forma di ologramma della Maison du Jouir, l'ultima casa-atelier di Gauguin.

Tre motivi per vedere la mostra

1. Perché è una grande mostra su un grande artista
Di rado vi capiterà di vedere riuniti in un unico percorso espositivo oltre 200 opere di un artista come Paul Gauguin.

2. Per conoscere la sua vita
Le biografie degli artisti sono tutte interessanti, ma quella di Gauguin lo è un po’ di più: i suoi viaggi, l’amicizia e gli scontri con van Gogh, le sue scelte rivoluzionarie. Più che una biografia, la storai della vita di Gauguin sembra un romanzo.

3. Per viaggiare in un mondo lontano
Ammirare i dipinti di Gauguin è come viaggiare in isole lontane, dove sembra che non esista il tempo e dove l’uomo può ritrovare le radici si sé stesso, fondendosi con una natura ancestrale.

Informazioni utili, date, orari, prezzo dei biglietti

Mostra: “Gauguin, l’alchimiste”
Dove: Grand Palais di Parigi, 3 Avenue du Général Eisenhower
Date: dall’11 Ottobre 2017 al 22 Gennaio 2018
Orari: domenica, lunedì e martedì dalle 10.00 alle 20.00, mercoledì, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.00, chiuso il martedì
Biglietti: € 14 intero, € 10 ridotto
Maggiori informazioni: sito ufficiale

Per saperne di più sull’artista leggete anche, su Due Minuti di Arte: Paul Gauguin, vita e opere riassunte in 10 punti

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 Pubblicato da il 12/10/2017 - - ® Riproduzione vietata

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