Giardini Agdal: 400 ettari di bellezza nel cuore di Marrakech
Agdal gardens si trovano a fianco del palazzo Reale a sud della Medina di Marrakech.
La civiltà marocchina è naturalmente portata all'arte del giardinaggio. Fra i giardini "segreti", perchè un tempo privati, di Marrakech, un posto d'onore, anche se meno conosciuti dei Giardini Majorelle, spetta ai giardini Agdal o Aguedal, situati all'interno dei possedimenti che circondano il Palazzo Reale (Dar-el-Makhzen), a sud del cuore della Medina, la città vecchia. Nel 1985, assieme ai Giardini Menara e alla Medina, sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Per questo, la loro apertura è limitata al venerdì, giornata di festa per la tradizione musulmana, e la domenica, preferibilmente quando il Re non si trova a palazzo. Il nome Agdal deriva dalla lingua berbera e significa "prato racchiuso da muri", e sicuramente i giardini sono una delle attrazioni da non perdere a Marrakech, anche se meno conosciute di altre.
La loro origine risale al XII secolo nel periodo in cui il governo del paese era gestito da Abd el Moumen, sovrano della dinastia degli Almohiadi. Inizialmente doveva trattarsi di un frutteto poi convertito a giardino dai regnanti successivi appartenenti alla dinastia Saadi. La bellezza dell'area venne allora protetta dalla recinzione muraria che venne fatta costruire lungo il perimetro.
La superficie occupata è di circa 400 ettari, una enormità, che viene conservata grazie ai sistemi di irrigazione sotterranea, chiamati khettera, che attingono acqua da bacini artificiali alimentati dalla catena montuosa dell'Atlante e dalla Valle di Ourika. Passeggiare al loro interno significa rilassarsi, godendo il meglio che la natura può offrire.
Ciò che si ammira non sono però aiuole fiorite come sorge spontaneo pensare quando si parla di giardini. Nella cultura orientale, il termine giardino indica qualcosa di più strutturato.
Le passerelle sulle quali si passeggia si aprono all'interno dei filari di ulivi, melograni, aranci, albicocchi, fichi e limoni. In particolare gli albicocchi regalano uno spettacolo affascinante, legato al terrazzamento sul quale erano stati originariamente collocati, visibile tutt'ora. Il piccolo padiglione collocato all'interno dei Giardini, conosciuto come Dar el-Hana, si trova accanto al grande lago artificiale, il Sahraj el-Hana o Bacino della Salute, utilizzato un tempo per addestrare i militari all'arte del nuoto.
L'ingresso ai Giardini Agdal è gratuito ed è permesso il venerdì e la domenica dalle 9 alle 16.
Per questo, la loro apertura è limitata al venerdì, giornata di festa per la tradizione musulmana, e la domenica, preferibilmente quando il Re non si trova a palazzo. Il nome Agdal deriva dalla lingua berbera e significa "prato racchiuso da muri", e sicuramente i giardini sono una delle attrazioni da non perdere a Marrakech, anche se meno conosciute di altre.
La loro origine risale al XII secolo nel periodo in cui il governo del paese era gestito da Abd el Moumen, sovrano della dinastia degli Almohiadi. Inizialmente doveva trattarsi di un frutteto poi convertito a giardino dai regnanti successivi appartenenti alla dinastia Saadi. La bellezza dell'area venne allora protetta dalla recinzione muraria che venne fatta costruire lungo il perimetro.
La superficie occupata è di circa 400 ettari, una enormità, che viene conservata grazie ai sistemi di irrigazione sotterranea, chiamati khettera, che attingono acqua da bacini artificiali alimentati dalla catena montuosa dell'Atlante e dalla Valle di Ourika. Passeggiare al loro interno significa rilassarsi, godendo il meglio che la natura può offrire.
Ciò che si ammira non sono però aiuole fiorite come sorge spontaneo pensare quando si parla di giardini. Nella cultura orientale, il termine giardino indica qualcosa di più strutturato.
Le passerelle sulle quali si passeggia si aprono all'interno dei filari di ulivi, melograni, aranci, albicocchi, fichi e limoni. In particolare gli albicocchi regalano uno spettacolo affascinante, legato al terrazzamento sul quale erano stati originariamente collocati, visibile tutt'ora. Il piccolo padiglione collocato all'interno dei Giardini, conosciuto come Dar el-Hana, si trova accanto al grande lago artificiale, il Sahraj el-Hana o Bacino della Salute, utilizzato un tempo per addestrare i militari all'arte del nuoto.
L'ingresso ai Giardini Agdal è gratuito ed è permesso il venerdì e la domenica dalle 9 alle 16.