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Jardin Majorelle, l'oasi verde e l'edificio blu di Marrakech

Si dice Blu Majorelle perchè di questo colore è l'edificio al centro del giardino più famoso di Marrakech, che appartenne al famoso pittore francese, poi divenuto proprietà di Yves Saint Laurent e Pierre Bergè.

Quaranta sono gli anni occorsi al pittore francese Jacques Majorelle, scomparso nel 1962, per riuscire a produrre l'incantevole scenografia offerta dal Giardino che ne porta il nome a Marrakech. Aperto al pubblico dal 1947, anno in cui per far fronte alle spese di manutenzione il pittore decise di permetterne la visita tramite l'acquisto di un biglietto di ingresso, il Giardino Majorelle è uno dei luoghi più visitati, in grado di attirare ogni anno oltre 700.000 visitatori.

Majorelle giunse a Marrakech nel 1917 per motivi di salute. Cresciuto in un ambiente ricco d'arte, con il sostegno del padre Louis, famoso ebanista, aveva frequentato la Scuola di Belle Arti di Nancy e l'Accademia Julien di Parigi. Poi aveva iniziato a viaggiare, prima in Europa poi in Egitto. L'attrazione verso la cultura islamica, unitamente alle esigenze dettate dalle sue condizioni di salute, lo portarono in Marocco, inizialmente a Casablanca. L'umidità del clima lo convinse presto a cercare un ambiente diverso, identificato nella "città rossa" di Marrakech capace di stimolare, con le sue luci ed i suoi colori, la creatività e la passione artistica.

Nel 1923 Majorelle decise di acquistare un terreno di circa un ettaro e mezzo vicino al palmeto della città, il primo nucleo del futuro Giardino destinato ad ampliarsi negli anni successivi. L'interesse per l'arte botanica conquista il cuore del pittore che avvia una fitta corrispondenza con altri esperti mentre implementa senza esitare la sua collezione di piante provenienti da ogni parte del mondo.

Nel frattempo fa costruire all'interno della proprietà, ormai allargata a 4 ettari, una villa sede del suo studio al pianterreno. Cactus, palme, bambù, piante di noci di cocco, cedri, salici, esemplari di robinia, gelsomini, agavi, ninfee, cipressi, bouganville, felci arboree, unitamente a piante esotiche dai nomi particolari popolano con una vivacità sempre maggiore la tenuta che si arricchisce di un ulteriore tocco di colore, il blu, che ricorda l'intensità delle acque oceaniche, scelto dall'artista per dipingere prima il suo studio poi l'intero edificio dal fascino moresco in stile Art Deco. Quella particolare tonalità viene classificata da quel momento in poi, come "blu Majorelle".

La disposizione delle piante segue l'intento di ricavare un'opera pittorica naturale, con la giusta combinazione di colori, ombre, luci e suggestioni. La passione per la botanica si interrompe bruscamente, dopo quarant'anni, a causa delle sue vicissitudini famigliari e di salute. Già nel 1947 per far fronte alle spese di manutenzione del giardino e della casa, aveva aperto i cancelli della proprietà al pubblico pagante. Il grave incidente d'auto di cui resta vittima nel 1955 e che lo costringe a diversi interventi e all'amputazione della gamba sinistra, unitamente al divorzio avvenuto l'anno successivo, fiaccano la sua disponibilità finanziaria fino a costringerlo a vendere la sua quota di proprietà nel 1961.

Cinque anni più tardi, nel 1966, lo stilista Yves Saint Laurent ed il compagno ed industriale Pierre Bergè, scoprono, durante il loro primo soggiorno a Marrakesh, il Giardino di Majorelle e se ne innamorano. Qualche anno più tardi, nel 1980, acquisiscono la proprietà. Il Gardino viene dotato di un nuovo impianto di irrigazione mentre la villa, ribattezzata Oasi, si trasforma nella residenza di Saint Laurent. Le ceneri dello stilista vengono sparse, nel 2008, nel roseto che affianca l'abitazione.

Oggi le varietà di piante che si possono ammirare all'interno della proprietà sono circa 300. Una parte dell'edificio, laddove era collocato lo studio di Majorelle, è stata trasformata nel Museo dedicato alla cultura islamica berbera e nel luogo di esposizione delle collezioni private di Pierre Bergé e Yves Saint Laurent. Il museo, attraverso le aree di approfondimento in cui è suddiviso offre il racconto, il più completo, della storia dei Berberi o Imazighen, primi abitanti del Nord Africa la cui origine risale al proto-Mediterraneo, più di 9.000 anni fa. Nel tempo la lingua e la diversità culturale che li distingue sono rimasti intatti.

Le sezioni in cui si articola la mostra sono tre. La prima è dedicata alla manualità e alle lavorazioni che consentivano di trasformare i vari materiali in oggetti e utensili di uso quotidiano e per i cerimoniali. La seconda privilegia ornamenti e gioielli unitamente ai loro significati evocativi come depositari di credenze e conoscenze accumulate in migliaia di anni. La terza coinvolge gli aspetti della vita sociale attraverso l'esposizione di costumi, armi, tessuti, porte decorate di antichi palazzi. Il patrimonio storico, culturale, ecologico della tenuta che fa capo al Giardino Majorelle è oggi tutelato dalla Fondazione Giardino Majorelle mente l'intera tenuta, compreso il museo considerato ente di pubblica utilità appartiene alla Fondazione Pierre Bergé - Yves Saint Laurent.

Giardino Majorelle è aperto tutti i giorni dell'anno, dal 1° maggio al 30 settembre dalle 8 alle 18, dal 1° ottobre al 30 aprile dalle 8 alle 17,30 e, nel periodo del Ramadan, dalle 9 alle 17. Museo e giardino sono accessibili ai disabili. L'entrata al Giardino costa 70 Dhs e al Museo 30 Dhs. Diverse sono le riduzioni previste. I cittadini marocchini e gli stranieri residenti in Marocco pagano 40 e 10 Dhs per entrare rispettivamente a Museo e Giardino, mentre gli studenti universitari marocchini 25 e 5.

Se gli studenti sono stranieri, il costo si alza a 35 e 25 Dhs. I membri delle organizzazioni no profit pagano 25 e 25 Dhs, mentre entrano gratis i bambini di età inferiore ai 12 anni, le scolaresche nazionali e internazionali se con richiesta scritta, gli agenti e le guide di viaggio dietro presentazione del biglietto da visita, ed i giornalisti su presentazione della tessera professionale

Giardino Majorelle si trova in Rue Yves Saint Laurent a Marrakech, Marocco. E possibile richiedere informazioni telefonando a questi numeri: +212 (0) 5 24 31 30 47; +212 (0) 6 61 75 90 58; +212 (0) 5 24 30 18 94. E' inoltre possibile inviare una mail all'indirizzo: info@jardinmajor e consultare il sito: www.jardinmajorelle.com

 Pubblicato da il 23/10/2015 - 14.728 letture - ® Riproduzione vietata

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