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Oita (Giappone), viaggio nell'importante cittą e nel monte Takasaki

Oita, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Oita dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Capoluogo dell’omonima prefettura situata nella parte orientale della regione di Kyushu, Oita è una metropoli di quasi 500.000 abitanti che rappresenta un importante snodo dei trasporti regionali. Dopo la recente fusione con i comuni limitrofi di Notsuharu e Saganoseki, le dimensioni di Oita hanno raggiunto proporzioni ragguardevoli, rendendola una tra le città più estese del paese; attualmente i confini comunali sono delimitati a nord-ovest da Beppu, rinomatissima località termale, ad ovest da Yufu, a sud-ovest da Taketa, a sud da Bungo-ono e a sud-est da Usuki, mentre la parte settentrionale del centro è affacciata sul Mare Interno di Seto. Negli ultimi anni Oita ha conosciuto un importante sviluppo del settore industriale, che attualmente interessa quasi tutte le aree di prima periferia, mentre il centro storico ed i quartieri dello shopping si trovano a nord della stazione ferroviaria.

Storicamente conosciuto come Fu’nai, l’attuale insediamento di Oita vanta un passato piuttosto ricco di avvenimenti, essendo stato per lungo tempo la capitale di Bungo. Durante il periodo Sengoku, compreso tra il XV ed il XVI secolo, il potente clan Otomo si stabilì a Funai, che divenne ben presto un importante porto commerciale particolarmente trafficato da navi adibite ai traffici tra Portogallo e Cina. Successivamente, Otomo Sorin fu il precursore dell’avvento della cultura occidentale nella città, dove sorse il primo ospedale gestito secondo canoni occidentali ed il primo coro di tutto il Giappone.

Oltre a rappresentare un importante punto di partenza per la visita delle molte bellezze della zona, Oita vanta una serie di attrattive diverse tra loro. Tra queste spicca la montagna Takasaki, che delimita il confine con il comune di Beppu e rappresenta un paradiso naturalistico dove ammirare alcune curiose specie di scimmie selvatiche, tra cui il Macaco Giapponese. Qui si trovano anche il Takasaki-yama park e l’acquario Marine Palace, conosciuto anche come Umi Tamago o Sea Egg.

In centro si trovano numerosi negozi dei marchi più disparati e grandi magazzini ideali per trascorrere una giornata a base di shopping, mentre in periferia si concentrano maestosi centri commerciali di recente costruzione come il Tokiwa Wasada Town ed il Park Place Oita. Ai margini di downtown si erge invece l’imponente Oita Stadium, conosciuto anche come Big Eye o Kyushu Oil Dome, dove gioca la squadra di calcio locale e si tengono importanti eventi artistici soprattutto durante l’estate.

Una trentina di chilometri a sud-est di Oita si trova Usuki, una graziosa cittadina di 43.000 abitanti che ospita una straordinaria collezione di millenarie statue del Buddha suddivise in quattro gruppi scultorei comprendenti 59 statue. Alcune sono complete, mentre di altre sono rimaste soltanto le teste, ma lo stato di conservazione è in generale più che buono; la testa del Buddha Dainichi è considerata la più pregevole effigie in pietra del Buddha di tutto il Giappone. A Usuki ci sono anche numerosi templi e case tradizionali ben conservate, mentre l’ultimo sabato di agosto la città ospita una festa del fuoco cha va ad aggiungersi alle numerose manifestazioni che si susseguono nel corso dell’anno in tutta la prefettura.

Una curiosità che rende Oita famosa in tutto il Giappone e non solo è la possibilità, unica al mondo, di mangiare fugu, ovvero intestino di pesce palla, una pietanza la cui preparazione è assolutamente vietata dalla legge, ma che viene comunque somministrata in alcuni ristoranti del posto. Un'altra specialità locale è il toriten, una frittura di pollo nella quale la carne tagliata, prima di essere cotta, viene immersa nella salsa Ponzu, ottenuta mescolando salsa di soia, senape e aceto.

Il clima è estremamente variabile durante l’anno, così che si passa da estati calde e umide ad inverni piuttosto freddi con temperature notturne prossime allo zero nonostante Kyushu sia più a sud del resto dell’arcipelago giapponese. In autunno si verificano spesso tifoni accompagnati da possenti onde che, nonostante facciano la felicità dei surfisti, mettono in crisi i collegamenti marittimi anche per diversi giorni consecutivi.

L’Oita Airport si trova nelle vicinanze del centro, in località Kunisaki, ed collegato alla città da un veloce servizio di hovercraft che impiegano all’incirca mezz’ora per raggiungere il centro di Oita, un tempo inferiore rispetto a quello che occorre a treni e bus. La stazione ferroviaria principale è la centrale Oita Station, servita dalle linee Nippo Main Line, Kyudai Main Line e Hohi Main Line; da qui partono quasi tutti gli autobus che consentono di muoversi agevolmente in centro e nella fascia di prima periferia. Dall’importante porto cittadino partono invece traghetti diretti a Kansai e Shikoku.
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 Pubblicato da - 25 Agosto 2010 - © Riproduzione vietata

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