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Scandiano (Emilia-Romagna): cosa vedere nella cittą in provincia di Reggio Emilia

Scandiano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Scandiano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Scandiano guarda dal basso l’Appennino Reggiano beneficiando di una posizione geografica già ampiamente strategica nel Medioevo, periodo che la vide nodale realtà storica ed economica. È talmente cresciuta da allora da diventare e permanere oggi la cittadina più popolosa (28.000 abitanti) della provincia di Reggio Emilia, seconda soltanto al capoluogo dal quale dista appena 13 km. È in sostanza una sorta di “piccola capitale” che presiede il panorama culturale dell’Emilia-Romagna grazie a un patrimonio che commistiona generosamente storia e arte.

Storia di Scandiano

La famiglia Boiardo seppe fin dal Quattrocento riconoscerne le enormi potenzialità, inscrivendo Scandiano fra i domini estensi, un controllo che fu preliminare a quello di casate quali i Thiene, i Bentivoglio e la stessa dinastia degli Este, complice di uno riempimento audace e progressivo nei secoli, tale da dotare la città di fortilizi, dimore nobiliari e palazzi in parallelo a un inesorabile sviluppo in ambito agricolo e manifatturiero. Un poeta sensibile come Giosuè Carducci ha colto di questa località l’innata purezza, descritta nei versi di A Scandiano contenuti nella raccolta Rime e Ritmi:

«A te, Scandian, faro gentil che ardi
Ne l'immensa al pensiero epica Teti,
O rocca de' Fogliani e de' Boiardi,
Terra di sapïenti e di poeti.
»

L’antichità del territorio d’insorgenza è rappresentata da una scultura dal particolare valore simbolico, la celebre Venere di Chiozza, in mostra al Museo civico di Reggio Emilia. Scandiano venne fondata ben dopo l’epoca di realizzazione della Venere, partendo da una condizione di prosaico insediamento abitativo duecentesco proliferato intorno al castello, affermatosi con il nome di Rocca dei Boiardo, emblema del potere politico cittadino per oltre otto secoli.

Qui vi nacque il poeta Matteo Maria Boiardo (che insieme a Ludovico Ariosto dà il nome a un’area nota come Parco Culturale dell’Ariosto e del Boiardo, entro cui un percorso riesce a toccare una sequela di luoghi altamente significativi relazionati all’opera dei due eminenti scrittori), vi fece esperimenti Lazzaro Spallanzani (a lui è intitolato l’osservatorio astronomico locale e la sua casa natale, dichiarata ufficialmente Monumento nazionale nel novembre 1939, salta principalmente all’occhio per il possente scalone a tre rampe) e vi alloggiarono alcuni dei più eminenti personaggi dell’orizzonte storico e letterario, da Francesco Petrarca a Giovanni Calvino fino a papa Paolo III.

Cosa vedere a Scandiano

È l’ideale punto di partenza o arrivo di un itinerario che conduce il turista alla scoperta di Scandiano. Il complesso castellare ha il suo fulcro nell’imperiosa torre angolare posta a picco sul fossato perimetrale e si estende su una superficie totale di 5.000 mq. In esso convivono le correnti medievali, rinascimentali e barocche, coese in un abbraccio d’arte caloroso in cui si inscrivono i sapienti affreschi di Nicolò dell’Abate, raffiguranti Scene dell’Eneide e adesso custoditi nella Galleria Estense di Modena. I vari ambienti, lo scalone, il torrione e il cortile danno piena forma a una rocca che sa anche esprimere rara raffinatezza tramite l’Appartamento Estense del piano terra, un’armonia di sale restaurate e valorizzate nel tempo.

Passeggiando per il centro storico si cattura lo stagliarsi disinvolto della quattrocentesca Torre Civica che tutti conoscono come Torre dell’Orologio o, più affettuosamente, come Campanone per la sua campana benedetta nel 1543 da papa Paolo III. Hanno molteplici elementi di stupefazione la Chiesa di San Giuseppe e la Parrocchiale. La prima, con facciata settecentesca progettata da Francesco Iori, s’impone con il proprio campanile a base rettangolare e una sola navata dirige il fedele verso l’altare maggiore, adombrato dal sovrastante Sposalizio di San Giuseppe e Maria dipinto nel 1759 dal Miselli. La seconda si fregia della presenza della torre campanaria dedicata alla Natività di Maria e, fra le sue mura, l’immagine di Santa Caterina d’Alessandria ascritta al Passerotti.

Potrebbe per estetica insidiare il blasone della Rocca dei Boiardo ma per sua sfortuna non ha egual presa sugli avventori: è il Castello di Arceto, fortilizio medievale risalente al X secolo, risparmiato dall’edacità del tempo. In realtà si tratta di un agglomerato di costruzioni in cui contiamo il castello vero e proprio, il borgo e infine l’Oratorio di San Rocco. Si rende necessario acquisire consapevolezza di Piazza Fiume o Piazza Padella, che al lato sud-est accoglie Casa Almansi, sede sia del Ghetto Ebraico che della Sinagoga di Scandiano scomparsa nel 1960.

Proddotti tipici, eventi e manifestazioni

Ritenere Scandiano unicamente un coacervo di architetture e scintille artistiche è un errore poiché, va rimarcato, il "paese allargato" sa inoltre ben rappresentare una terra traboccante di sussulti enogastronomici traducibili in leccornie tipiche, prendiamo il parmigiano reggiano, l’aceto balsamico di origine medievale ed etichette vinicole quali il Colli di Scandiano e di Canossa e il Lambrusco Reggiano.

L’economia scandianese, basata su attività agricole, commerciali e industriali, subisce parzialmente l’influenza della produzione e lavorazione di ceramiche. Il sunto di tale fervore è reso perfettamente dalla centenaria Fiera di San Giuseppe, senza dubbio la più importante mostra agricola, commerciale, industriale e artigianale della regione.

Come arrivare a Scandiano

Dall’Autostrada A1 direzione Bologna, bisogna uscire a Reggio Emilia e procedere seguendo le indicazioni per Reggio Emilia, Sassuolo e Scandiano; giunti alla stazione ferroviaria del capoluogo reggiano, occorre salire sul treno locale della linea Reggio Emilia – Sassuolo e continuare fino a destinazione; l’aeroporto cui fare riferimento è quello di Bologna.
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