Borgo San Giacomo (Lombardia): visita al comune in provincia di Brescia
Borgo San Giacomo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Borgo San Giacomo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Una coltre di mistero avvolge la storia di Borgo San Giacomo, paese a media distanza fra Brescia e Cremona sorto probabilmente nel ‘300 ma privo di qualunque attendibile fonte documentaristica che possa attestarne l’effettiva nascita. Non capita spesso di incappare in un buco nero ma forse proprio per questo motivo il fascino della località è andato accrescendosi, soprattutto quando nel 1863 acquisì l’attuale nome sostituendo l’appellativo Gabiano.
Nei primi anni di insorgenza il maniero non era che una robusta casa torre circondata da un doppio fossato. Da imponente fortezza, risultato di successive modifiche e implementazioni strutturali, ecco declinarsi progressivamente in tenuta nobiliare i cui tratti fondativi si rilevano in uno scalone monumentale, nella splendida sala da ballo e nella Cappella dei Santi Faustino e Giovita. Su una superficie totale di 4.000 mq, si dispiega un novero complessivo di 130 stanze.
Il fortilizio è un bene architettonico – parte dell’Associazione Nazionale Dimore Storiche - visitabile tramite tour guidati organizzati anche in notturna per amplificare la suggestione indotta dalla leggenda della Dama Bianca, individuabile nella persona di Biancamaria, rampolla di un’influente famiglia del XV secolo. La bambina, allora tredicenne, morì il 20 luglio 1480 buttandosi nel vuoto dai merli del castello cercando di inseguire le lucciole in volo. Pare che ogni dieci anni in quella data il suo fantasma ricompaia sullo scalone d’onore con in mano un libro dorato contenente il suo segreto.
Torniamo a esplorare il centro storico di Borgo San Giacomo, dove è buona norma dedicarsi a un’ampia panoramica dei luoghi simbolo a partire dalla Chiesa dell’Immacolata Concezione. La Parrocchiale di San Giacomo, consacrata nel 1625, conserva all’interno diversi preziosi altari, un’Ultima Cena di Giovanni Gandino il Vecchio, la Circoncisione di Gesù dipinta da Francesco Boccaccino e una vasca marmorea collocata nel Battistero.
La Chiesa di San Genesio reca origini addirittura duecentesche, ma dell’epoca di fondazione resta soltanto un portichetto rimaneggiato nel Quattrocento e in fondo al quale è ubicato un Sepolcro attorniato da dieci statue lignee. Risulta ancora visibile il Camposanto del Sagrato, dove si seppellivano i morti fino all’abolizione di tale pratica in città nel 1822. Oggi lo ritroviamo sontuoso chiostro con porticati al quale i gabianesi sembrano ancora molto affezionati.
In frazione Acqualunga sorgono Palazzo Della Volta (sede della mostra ornitologica “Serafino Fiamenghi"), Palazzo Fé d’Ostiani, la Parrocchiale di Santa Maria Maddalena dalle evidenti linee rinascimentali e la Chiesa di San Giuseppe ascrivibile alla fine del XVIII secolo. Stupenda la pala d’altare presente all’interno della Parrocchiale di San Martino in località Farfengo: l’opera raffigura San Martino a cavallo ed è frutto del genio pittorico di Pietro Rosa. Restano da vedere presso Motella la rocca trecentesca, la settecentesca Parrocchiale dei Santi Fabiano e Sebastiano e il mulino medievale ancora perfettamente funzionante.
Il Castello di Padernello
Si sa ogni modo che alla fine del XIV secolo prese pian piano forma una piccola realtà urbana intorno a quello attualmente conosciuto come Castello Martinengo presso Padernello, iniziale residenza dei Conti di Padernello e nel ‘700 destinato a plasmarsi nella forma di elegante villa signorile mantenendo inalterato l’assetto castellare impostato su una marcata pianta quadrata e le quattro torri angolari disposte al fine di espletare al meglio compiti di difesa.Nei primi anni di insorgenza il maniero non era che una robusta casa torre circondata da un doppio fossato. Da imponente fortezza, risultato di successive modifiche e implementazioni strutturali, ecco declinarsi progressivamente in tenuta nobiliare i cui tratti fondativi si rilevano in uno scalone monumentale, nella splendida sala da ballo e nella Cappella dei Santi Faustino e Giovita. Su una superficie totale di 4.000 mq, si dispiega un novero complessivo di 130 stanze.
Il fortilizio è un bene architettonico – parte dell’Associazione Nazionale Dimore Storiche - visitabile tramite tour guidati organizzati anche in notturna per amplificare la suggestione indotta dalla leggenda della Dama Bianca, individuabile nella persona di Biancamaria, rampolla di un’influente famiglia del XV secolo. La bambina, allora tredicenne, morì il 20 luglio 1480 buttandosi nel vuoto dai merli del castello cercando di inseguire le lucciole in volo. Pare che ogni dieci anni in quella data il suo fantasma ricompaia sullo scalone d’onore con in mano un libro dorato contenente il suo segreto.
Cosa vedere a Borgo San Giacomo
In frazione Padernello convivono inoltre la Parrocchiale di Santa Maria in Val Verde, ricostruzione cinquecentesca voluta da Pompilio Martinengo Cesaresco, e la Chiesetta del Santissimo Redentore edificata nel 1833 per accogliere un bel crocifisso venerato fino a quel momento in una cappella cimiteriale tropo costrittiva.Torniamo a esplorare il centro storico di Borgo San Giacomo, dove è buona norma dedicarsi a un’ampia panoramica dei luoghi simbolo a partire dalla Chiesa dell’Immacolata Concezione. La Parrocchiale di San Giacomo, consacrata nel 1625, conserva all’interno diversi preziosi altari, un’Ultima Cena di Giovanni Gandino il Vecchio, la Circoncisione di Gesù dipinta da Francesco Boccaccino e una vasca marmorea collocata nel Battistero.
La Chiesa di San Genesio reca origini addirittura duecentesche, ma dell’epoca di fondazione resta soltanto un portichetto rimaneggiato nel Quattrocento e in fondo al quale è ubicato un Sepolcro attorniato da dieci statue lignee. Risulta ancora visibile il Camposanto del Sagrato, dove si seppellivano i morti fino all’abolizione di tale pratica in città nel 1822. Oggi lo ritroviamo sontuoso chiostro con porticati al quale i gabianesi sembrano ancora molto affezionati.
In frazione Acqualunga sorgono Palazzo Della Volta (sede della mostra ornitologica “Serafino Fiamenghi"), Palazzo Fé d’Ostiani, la Parrocchiale di Santa Maria Maddalena dalle evidenti linee rinascimentali e la Chiesa di San Giuseppe ascrivibile alla fine del XVIII secolo. Stupenda la pala d’altare presente all’interno della Parrocchiale di San Martino in località Farfengo: l’opera raffigura San Martino a cavallo ed è frutto del genio pittorico di Pietro Rosa. Restano da vedere presso Motella la rocca trecentesca, la settecentesca Parrocchiale dei Santi Fabiano e Sebastiano e il mulino medievale ancora perfettamente funzionante.
Eventi, sagre e manifestazioni
Fra gli eventi spicca a fine luglio la Sagra di San Giacomo, occasione di stare insieme assaporando i casoncelli, pizza, pane e salamina con patatine fritte.Come arrivare a Borgo San Giacomo
Prendere l’Autostrada A21 verso Torino, uscire poi a Manerbio, imboccare la SP BS668 e infine seguire le indicazioni per Borgo San Giacomo; dalla stazione ferroviaria di Brescia proseguire in autobus fino al paese; l’aeroporto di Orio al Serio di Bergamo dista ca. 50 km ma è anche comodo quello di Brescia Montichiari, a non più di 36 km dalla località.- HOTEL SCONTATI Borgo San Giacomo
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