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Brienno (Lombardia): cosa vedere nel borgo sul Lago di Como

Brienno, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Brienno dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Piccolo, accogliente, antico: in questi tre aggettivi si racchiude l'essenza di Brienno, borgo storico che si erge sulla sponda occidentale del lago di Como. A prima vista, scorgendo le case che si riversano nelle acque del lago, si quasi l'impressione che esse siano state costruite per salutare da lontano il dirimpettaio comune di Nesso.
Brienno appare come un piccolo paese perduto, un borgo in cui i ricordi si stringono stretti, intrappolati nelle viuzze anguste, ma non soffocanti, costruite in tempi remoti per tenere assieme un centro eretto sul pendio boscoso di una verde collina.

Brienno assomiglia ad una cartolina d'altri tempi: un piccolo centro medievale arroccato sulle pendici di una collina ed avvolto dalle pareti dei monti Briante e San Bernardo. La sua posizione lo rende parte della comunità montana Lario Intelvese, inserita a pieno titolo nel circuito turistico del lago di Como.

La storia del borgo è stata ricostruita nel tempo: il nome rimanda al celtico blein, che significa porto ed i reperti archeologici rinvenuti nei dintorni dell'abitato portano a pensare che ancor prima della dominazione romana ci fosse un centro di origine nordica. I primi documenti storici che fanno riferimento al comune risalgono al XII secolo anche se si dovrà aspettare il 1400 per atti più precisi e soprattutto aventi una maggiore consequenzialità temporale.

Di certo, come molti comuni che giacciono sul lago di Como, anche Brienno è stato coinvolto nelle contese fra il capoluogo e Milano: dapprima dell'imperatore Federico Barbarossa, poi del vescovo di Como e poi sotto il controllo della pieve di Nesso, Brienno passò ancora di proprietà nel '400, entrando nei domini di Lucrezia Crivelli.

La storia della dominazione di Brienno riprende nel 1647 quando la proprietà del feuda viene trasferita alla famiglia Gallio. Un breve periodo di perdita d'autonomia si verifica anche nel XX secolo, tra il 1927 e il '48, quando il borgo viene accorpato alle terre del comune di Laglio.

Al nome e ai natali celtici, corrisponde un grande senso di mantenimento storico ed artistico tipicamente italiani che si rinviene all'ingresso stesso del borgo: ad accogliere il turista saranno dimore antiche che hanno le fondamenta fissate nell'acqua, viuzze tracciate solo per dividere un edificio dall'altro, e poi carruggi, portici enormi e sottopassi. Una preziosità viva abitata da poco più di 400 persone.

Cosa vedere a Brienno
Una volta raggiunte le porte del borgo tutto lo splendore di Brienno si posa dinanzi allo sguardo: la tipicità del comune con le sue case strette e verticali irrompono alla vista. Alte, tetto a spiovente e con tipiche finestre che si affiancano l'una all'altra, le case del borgo sono decorate da fiori esposti sui balconi, non perdendo il loro splendore nemmeno dopo l'alluvione che ha colpito la zona nel 2011, che ha causato danni ancora visibili su diversi edifici che si affacciano direttamente sul lago.

Il primo edificio che accoglie il turista in paese è la chiesa di San Vittore, conosciuta come di Sant'Anna, una struttura vetusta fra le più antiche della valle del Lario. L'importanza storica ed artistico-culturale della chiesa è concentrata nel suo campanile, perfettamente conservato e risalente all'XI secolo in rigoroso stile romanico.

Sebbene quella di Sant'Anna sia la chiesa più antica, quella che ha ottenuto il titolo di parrocchiale è quella dedicata ai S. Nazaro e Celso, situata a picco sul lago. L'ingresso in parrocchiale apre ad un vero e proprio museo d'arte in cui ai dipinti di Gian Paolo Recchi dei '600, corrispondono due vetrate ed una pala d'altare, eseguita quest'ultima da Andrea de' Passeri, risalenti al '500.
Tutto l'edificio, campanile originario a parte, è in perfetto stile barocco.

Uscendo dalla parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso non si può non notare il Monumento bronzeo ai Caduti del borgo: ad esser raffigurato è un alpino mentre stringe una pietra fra le mani; la scena è ripresa dalla memoria storica della guerra in Libia, quando il reggimento Morbegno, il quale contava fra le sue fila numerosi uomini provenienti da Brienno e da tutta la valle del Lario, rimasto ormai senza munizioni contro il nemico si armò di sassi pur di non soccombere inerme all'avversario.

L'ultimo edificio storico di grandissima rilevanza, storica, artistica ma anche paesaggistica è la chiesa della Madonna Immacolata, detta anche la Madonna del Ronco, situata all'uscita del paese nei pressi del cimitero.
La chiesa è stata eretta in posizione privilegiata su uno sperone roccioso, dal quale è possibile avere uno sguardo d'insieme sul lago e i comuni che lo circondano: i residenti e gli appassionati riconoscono questa zona come Puncett. La chiesa della Madonna del Ronco conserva al suo interno diversi affreschi cinquecenteschi ed una dolcissima statua lignea risalente al settecento.
Sotto il sagrato della chiesa si apre un mondo che rimanda alla prima guerra mondiale: nei sotterranei è stata allestita una vera e propria fortificazione, la quale apparteneva alla Linea Cadorna, della quale sono riconoscibili stanze di servizio, pozzi da mina, bunker e gallerie.

Questa fortificazione aveva lo scopo, in caso di invasione conclamata, di interrompere la comunicazione con la cosiddetta via Regina, salvando in questo modo Milano e tutta la Pianura Padana. Come il forte del Puncett ve ne sono molti altri eretti sul monte Bisbino, sul Monte Galbiga, sui colli della Spina Verde ed infine sul Sasso Gordona.


Da non perdere
Se gli amanti delle passeggiate nel silenzio di un piccolo borgo antico, gli intenditori d'arte e di storia, e soprattutto coloro i quali non possono fare a meno di quiete e romanticismo, troveranno in Brienno una meta privilegiata, anche a coloro che hanno la passione delle escursioni en plein air il borgo darà delle soddisfazioni.
Un vero giro nella Natura è il giardino botanico di Brienno, un percorso naturalistico in cui la fanno da padrone specie vegetali e scorci di paradiso che si riflettono sulle acque del lago.
Per compiere il percorso nella sua interezza è necessario partire dalla piazza comunale per poi proseguire, fuori dall'abitato, lungo un'antica mulattiera che conduce ai piedi della Scala Santa. Oltrepassata la scalinata si raggiunge la sorgente Torbole la quale conduce all'interno di un bosco di faggi centenari, piantati ai piedi del Pra' di Cirt.

Proseguendo verso nord si raggiunge il Pian d'Erba che costituisce la vetta più alta del percorso: a 1165 metri d'altezza sarà possibile godere di un'impagabile vista sul lago di Como.
A questo punto sarebbe possibile anche tornare indietro dalla strada che si è percorso per arrivarci, ma per completare il percorso botanico così come è stato ideato è necessario imboccare una mulattiera che conduce agli abitati di Ca' Rosa e Posa, oltrepassati i quali si imbocca una strada che conduce a Schignano.
Per completare il percorso è necessario calcolare almeno 3 ore di cammino.
Percorribile in ogni periodo dell'anno questo percorso offre al turista panorami incredibili: in estate e primavera gli occhi saranno investiti dai colori lussureggianti degli alberi in fioritura, mentre in inverno a dominare sarà il luccichio della neve e della brina sulle foglie.

Da non perdere a tavola la polenta condita con la cacciagione o con i formaggi prodotti nelle Malghe. Prima di partire vale la pena assaggiare i casunsei, ravioli di carne con burro, salvia e formaggio.

Quando visitare Brienno
Clima mite temperato fanno di Brienno un borgo visitabile in ogni periodo dell'anno. Certo è che la percentuale di piovosità annuale che interessa il comune è molto alta, tanto che non mancheranno, anche nei mesi più caldi, delle giornate in cui il tipico acquazzone estivo non mancherà di bussare alle porte del paese.

Come arrivare
Il comune è raggiungibile in auto, in autobus o tramite un suggestivo battello.
Chi arriva da Como dovrà imboccare la statale 340 Regina. Mentre chi arriva da Milano o dalla Svizzera dovrà prendere l'uscita Como Nord.
Il paese è collegato anche alla stazione di Como San Giovanni e di Como Lago dalla quale è possibile prendere la linea Como-Argegno. Al borgo fanno scalo, in piazza Saltieri i battelli della linea Como Bellano.
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