Codevigo (Padova), week end nella laguna veneta
Codevigo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Codevigo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Benché il turismo non sia la risorsa economica principale, e continuino come un tempo a dominare le attività semplici e genuine, legate al territorio, se visitate il Parco Veneto del Delta del Po vale comunque la pena di esplorare il centro di Codevigo, cittadina di circa 6 mila abitanti in provincia di Padova. Il suo nome compare per la prima volta in un documento del 998, e l’antico nome, “Caput Vici”, fa pensare che in passato fosse a capo di altri villaggi romani.
Oggi la cittadina veneta stupisce i visitatori specialmente per il sapore dolce della campagna e per le architetture tradizionali, dalle linee suggestive ed eloquenti, preziose per intuire qualcosa sulla storia locale e gli usi della regione. A Codevigo, infatti, si riconoscono tuttora le vecchie abitazioni rurali, il cui aspetto faceva pensare piuttosto a delle grandi capanne; eppure ci vivevano famiglie numerose, dedite al lavoro nei campi o alla pesca. Particolarmente interessante è il Cason delle Sacche, il casone meglio conservato di questa zona.
Per ammirare uno splendido esempio di ambiente e paesaggio lagunare, in generale, si può isitare la Valle Millecampi, costituita per gran parte del territorio da un ampio lago e da altre ‘velme’, ovvero specchi lagunari più piccoli e bassi, dal fondale argilloso. Quando l’acqua è più scarsa emergono degli isolotti bassi e lisci, in cui prosperano una flora e una fauna molto particolari, tipiche dell’area umida.
Del tutto diversi sono i palazzi signorili che si possono ammirare nel centro: è il caso di Palazzo dei Merli, una delle dimore di Alvise Cornaro, forse quella in cui si fermò nel corso della sua prima visita in città. Il fronte è a capanna , culminante in merli eleganti, e dietro il tetto si prolunga in due grandi falde. Oggi l’edificio, che sorge nella frazione di Cambroso, ospita un prestigioso ristorante.
Tra le chiese spiccano quella di San Zaccaria e quella di Castelcaro. La prima, citata nei documenti ufficiali per la prima volta nel 1173, originariamente era alle dipendenze della Pieve di Sacco, e oggi presenta delle linee tipicamente cinquecentesche che si devono all’intervento del Falconetto, architetto amico di Alvise Cornaro. Nella prima metà del Novecento il campanile subì alcune modifiche, in particolare la sostituzione della guglia finale con un torrione meno svettante, cui è stata apposta l’immagine del redentore.
La chiesa di Castelcaro occupa il territorio che un tempo, tra i XV e il XVI secolo, ospitava un imponente castello. Probabilmente il maniero si ergeva sulle sponde del fiume Bacchiglione, e prende il nome dai Carraresi signori di Padova, che l’avevano realizzato con lo scopo di difendere i confini del Padovano dai Veneziani. Passato però nelle mani di Venezia, il castello fu demolito, e oggi rimane soltanto la chiesa settecentesca finemente restaurata, insieme a una vecchia villa ormai in stato di degrado.
Se poi avrete la fortuna di visitare Codevigo in qualche momento di festa avrete la possibilità di conoscere la cittadina nella sua versione più vivace e accattivante, quando si possono gustare i piatti tipici del territorio e ci si può abbandonare al divertimento. Tra gli appuntamenti più attesi ci sono la festa dell’asparago nella frazione Conche che si tiene dalla metà di aprile all’inizio di maggio, la festa paesana in località Cambroso da fine maggio a inizio giugno, la festa di San Daniele a fine luglio, la festa del Radecio sempre a Conche da fine settembre a inizio ottobre e, per finire, la Festa di San Zaccaria a inizio novembre.
Il tutto calato in un clima piuttosto piacevole, con temperature generalmente miti, estati calde e soleggiate e inverni freddi ma non troppo rigidi. Le temperature medie di gennaio vanno infatti da una minima -1°C a una massima di 6°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 18°C ai 28°C. Le precipitazioni si concentrano in autunno e inverno e toccano il picco massimo in novembre, quando cadono in media 87 mm di pioggia.
Per arrivare a Codevigo ci sono diverse possibilità. Venendo da Padova bisogna percorrere la statale 516 verso Chioggia, da e Ravenna Venezia la statale 309 Romea. L’aeroporto di Venezia è a circa 46 km di distanza.
Oggi la cittadina veneta stupisce i visitatori specialmente per il sapore dolce della campagna e per le architetture tradizionali, dalle linee suggestive ed eloquenti, preziose per intuire qualcosa sulla storia locale e gli usi della regione. A Codevigo, infatti, si riconoscono tuttora le vecchie abitazioni rurali, il cui aspetto faceva pensare piuttosto a delle grandi capanne; eppure ci vivevano famiglie numerose, dedite al lavoro nei campi o alla pesca. Particolarmente interessante è il Cason delle Sacche, il casone meglio conservato di questa zona.
Per ammirare uno splendido esempio di ambiente e paesaggio lagunare, in generale, si può isitare la Valle Millecampi, costituita per gran parte del territorio da un ampio lago e da altre ‘velme’, ovvero specchi lagunari più piccoli e bassi, dal fondale argilloso. Quando l’acqua è più scarsa emergono degli isolotti bassi e lisci, in cui prosperano una flora e una fauna molto particolari, tipiche dell’area umida.
Del tutto diversi sono i palazzi signorili che si possono ammirare nel centro: è il caso di Palazzo dei Merli, una delle dimore di Alvise Cornaro, forse quella in cui si fermò nel corso della sua prima visita in città. Il fronte è a capanna , culminante in merli eleganti, e dietro il tetto si prolunga in due grandi falde. Oggi l’edificio, che sorge nella frazione di Cambroso, ospita un prestigioso ristorante.
Tra le chiese spiccano quella di San Zaccaria e quella di Castelcaro. La prima, citata nei documenti ufficiali per la prima volta nel 1173, originariamente era alle dipendenze della Pieve di Sacco, e oggi presenta delle linee tipicamente cinquecentesche che si devono all’intervento del Falconetto, architetto amico di Alvise Cornaro. Nella prima metà del Novecento il campanile subì alcune modifiche, in particolare la sostituzione della guglia finale con un torrione meno svettante, cui è stata apposta l’immagine del redentore.
La chiesa di Castelcaro occupa il territorio che un tempo, tra i XV e il XVI secolo, ospitava un imponente castello. Probabilmente il maniero si ergeva sulle sponde del fiume Bacchiglione, e prende il nome dai Carraresi signori di Padova, che l’avevano realizzato con lo scopo di difendere i confini del Padovano dai Veneziani. Passato però nelle mani di Venezia, il castello fu demolito, e oggi rimane soltanto la chiesa settecentesca finemente restaurata, insieme a una vecchia villa ormai in stato di degrado.
Se poi avrete la fortuna di visitare Codevigo in qualche momento di festa avrete la possibilità di conoscere la cittadina nella sua versione più vivace e accattivante, quando si possono gustare i piatti tipici del territorio e ci si può abbandonare al divertimento. Tra gli appuntamenti più attesi ci sono la festa dell’asparago nella frazione Conche che si tiene dalla metà di aprile all’inizio di maggio, la festa paesana in località Cambroso da fine maggio a inizio giugno, la festa di San Daniele a fine luglio, la festa del Radecio sempre a Conche da fine settembre a inizio ottobre e, per finire, la Festa di San Zaccaria a inizio novembre.
Il tutto calato in un clima piuttosto piacevole, con temperature generalmente miti, estati calde e soleggiate e inverni freddi ma non troppo rigidi. Le temperature medie di gennaio vanno infatti da una minima -1°C a una massima di 6°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 18°C ai 28°C. Le precipitazioni si concentrano in autunno e inverno e toccano il picco massimo in novembre, quando cadono in media 87 mm di pioggia.
Per arrivare a Codevigo ci sono diverse possibilità. Venendo da Padova bisogna percorrere la statale 516 verso Chioggia, da e Ravenna Venezia la statale 309 Romea. L’aeroporto di Venezia è a circa 46 km di distanza.