Refrontolo (Veneto): visita al villaggio sulla Strada del Vino Prosecco
Refrontolo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Refrontolo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Già dal nome si comprende al meglio la sua posizione geografica: Refrontolo si perde dolcemente fra colline boschive, ubicazione indicata dall’unione dei termini Ronco e Frontulo, la cui somma origina il significato “villaggio fra i boschi”.
Nel centro storico del borgo, ad esempio, si consiglia una sosta presso l’antica Osteria al Forno, preparatoria alla visita di splendide residenze quali Villa Battaglia Spada, seicentesca, coeva al Molinetto della Croda (che conserva la vecchia macina ed è ora un museo etnografico) e al Tempietto Spada.
Si aggiungono la cinquecentesca Villa Capretta Uberti Orlandi Colles-Lorenzon e Villa Ticozzi Aliprandi Meneghetti Pasinetti Ciardi Macari datata XVIII secolo.
D’insigne postura si rivela la Parrocchiale di Santa Margherita, risalente all’anno Mille ma ricostruita nel Quattrocento prima di essere rifatta a titolo definitivo nel Novecento. Il suo tesoro più prezioso è la pala dipinta dalla scuola di Paris Bordone.
Storia
Di questo ameno paese di appena 1.800 abitanti in provincia di Treviso si fa menzione per la prima volta nel 1075 (epoca longobarda), sebbene soltanto nel 1540 ne vediamo trascritto in documenti ufficiale l’attuale nome, anticipato da toponimi latini come Roncum Frontulum, Ronco Frontulo e Roncofrontolo, adottati nel Medioevo. Nella forma di feudo, Refrontolo rientrò nei domini della curia di Collalto e sotto la giurisdizione dei Conti di Treviso. Nell’era napoleonica il borgo saggia per la prima volta il ruolo di comune autonomo, definitivo a partire dal 1946 a seguito dei turbinii causati dalla Seconda Guerra Mondiale.La Strada del Prosecco
Anno dopo anno, Refrontolo ha guadagnato una posizione di rilievo nel comparto vitivinicolo trovandosi completamente immerso in un’area di produzione assai rinomata, attraversata dalla Strada del Vino Prosecco Conegliano – Valdobbiadene e incrementata dal cosiddetto “Feudo di Collalto”, anello inclusivo di diversi poderi, Collalto e la stessa località di Refrontolo. Per le sue verdeggianti colline ad alto tasso di fertilità, i suoi lunghi filari di vigne (ancora coltivati a spalliera come da passata tradizione) e un paesaggio dove è il colore dell’uva a spiccare, il paese viene da tempo denominato Isola del Refrontolo Passito DOC, sorta di oasi a misura di sommelier che esalta l’uva Marzemina e il vino dolce e profumato ottenuto dalla sua fermentazione.Cosa vedere a Refrontolo
Forte di una rete sentieristica di stretta sinergia col territorio e percorsi pienamente fruibili, Refrontolo e il suo esteso hinterland rappresentano per i turisti dei tessuti perfetti dal punto di vista escursionistico, avallati dalla presenza di strutture ricettive che fomentano l’enogastronomia, agrituristi, ristoranti e locande.Nel centro storico del borgo, ad esempio, si consiglia una sosta presso l’antica Osteria al Forno, preparatoria alla visita di splendide residenze quali Villa Battaglia Spada, seicentesca, coeva al Molinetto della Croda (che conserva la vecchia macina ed è ora un museo etnografico) e al Tempietto Spada.
Si aggiungono la cinquecentesca Villa Capretta Uberti Orlandi Colles-Lorenzon e Villa Ticozzi Aliprandi Meneghetti Pasinetti Ciardi Macari datata XVIII secolo.
D’insigne postura si rivela la Parrocchiale di Santa Margherita, risalente all’anno Mille ma ricostruita nel Quattrocento prima di essere rifatta a titolo definitivo nel Novecento. Il suo tesoro più prezioso è la pala dipinta dalla scuola di Paris Bordone.