Piove di Sacco (Veneto): visita alla cittą della Saccisica
Piove di Sacco, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Piove di Sacco dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Piove di Sacco e i suoi quasi 20.000 abitanti occupano l’area a sud-est della provincia di Padova, in un territorio denominato Saccisica e crocevia di passaggi di popolazioni che, a partire dagli antichi Veneti, hanno visto avvicendarsi nell’ordine Romani, Longobardi e Franchi.
Fonti autorevoli legate alle origini della cittadina si hanno però solo nel Medioevo: è proprio fra il 900 e il 1000 che il vescovo Gauslino ordinò la costruzione della Pieve di San Martino, sicché Pieve di Sacco si affermò come Piove di Sacco, borgo già all’epoca piuttosto esteso nonché molto ben difeso da un articolato sistema di fortificazioni.
E’ essa una sorta di monumento pienamente accessibile, edificio in mattoni a vista che esprime il viatico storico tramite un trittico di bassorilievi che l’adornano (San Martino che dona il mantello al povero, lo stemma con il Leone di San Marco e lo stemma di uno dei Podestà).
L’arricchimento architettonico e artistico vero e proprio sopraggiunse con la dominazione della Repubblica di Venezia, sotto la quale poté fare il suo corso una reale catarsi dell’abitato sfociante in uno sviluppo a più livelli del corredo urbano ovviamente ispirato dallo stile abbracciato nei secoli dalla Serenissima e diffuso non soltanto a Piove ma anche nei comuni della Saccisica, ad esempio Codevigo, Legnaro, Pontelongo e Bovolenta, insieme a borghi più distanti e frazioni lecitamente dipendenti dalle larghe realtà municipali.
In un contesto dove molte tradizioni rurali sono rimaste a prescindere dal progresso di stampo industriale, la semplicità corrisponde alla chiave di lettura effettiva per tradurre la bellezza di Piove di Sacco, che in fondo ben poco – per fortuna – è cambiata mantenendo un profilo alto in relazione a una sincerità autoctona ben vista e gradita ai turisti.
L’architettura ecclesiastica assume volti diversi ma i suoi esemplari in loco non si differenziano troppo, segno che l’omogeneità di stili ha preso gradualmente il sopravvento evitando di disarmonizzare le zone di cui Piove di Sacco si compone. Il Santuario della Madonna delle Grazie risale al ‘400, sostituisce un antico monastero e si fregia dell’importante raffigurazione della Vergine col Bambino eseguita da Giovanni Bellini; la Chiesa di San Nicolò è dedicata al patrono dei marinai, esiste dal 1165 ed è il frutto di un essenzialismo promosso da barcaioli e pescatori che la eressero con materiali poveri e di recupero: anche in questo caso le opere artistiche non mancano, ergo alcuni affreschi ne nobilitano l’interno creando un chiaro motivo di attrazione.
Più particolari risultano la Pescheria monumentale del primo decennio del ‘900 e il Teatro Filarmonico Comunale, creatura scenografica risalente al 1862, notevole con la sua facciata contraddistinta da stucchi e specchiature in marmo e pietra tenera.
La faccia più minimale di Piove confluisce nei caratteristici Casoni, che nulla hanno a che vedere con il patrimonio indagato finora: questi erano in breve le dimore dei braccianti da sempre destinati all’indigenza, e dunque a occupare abitazioni alquanto modeste messe in piedi con paglia, canne palustri, tronchi di robinia e argilla: attualmente i grandi vecchi sono il Casone Rosso di Corte e il Casone di Via Ramei, sede quest’ultimo del Museo della cultura contadina.
Fonti autorevoli legate alle origini della cittadina si hanno però solo nel Medioevo: è proprio fra il 900 e il 1000 che il vescovo Gauslino ordinò la costruzione della Pieve di San Martino, sicché Pieve di Sacco si affermò come Piove di Sacco, borgo già all’epoca piuttosto esteso nonché molto ben difeso da un articolato sistema di fortificazioni.
Cosa vedere a Piove di Sacco
Di queste oggi abbiamo testimonianza attraverso la Torre Maggiore, risparmiata dall’incedere del tempo e oggi ubicata in Piazzetta Santa Maria dei Penitenti.E’ essa una sorta di monumento pienamente accessibile, edificio in mattoni a vista che esprime il viatico storico tramite un trittico di bassorilievi che l’adornano (San Martino che dona il mantello al povero, lo stemma con il Leone di San Marco e lo stemma di uno dei Podestà).
L’arricchimento architettonico e artistico vero e proprio sopraggiunse con la dominazione della Repubblica di Venezia, sotto la quale poté fare il suo corso una reale catarsi dell’abitato sfociante in uno sviluppo a più livelli del corredo urbano ovviamente ispirato dallo stile abbracciato nei secoli dalla Serenissima e diffuso non soltanto a Piove ma anche nei comuni della Saccisica, ad esempio Codevigo, Legnaro, Pontelongo e Bovolenta, insieme a borghi più distanti e frazioni lecitamente dipendenti dalle larghe realtà municipali.
In un contesto dove molte tradizioni rurali sono rimaste a prescindere dal progresso di stampo industriale, la semplicità corrisponde alla chiave di lettura effettiva per tradurre la bellezza di Piove di Sacco, che in fondo ben poco – per fortuna – è cambiata mantenendo un profilo alto in relazione a una sincerità autoctona ben vista e gradita ai turisti.
Le chiese di piove di Sacco
Semplice si palesa l’Arcipretale di San Martino, voluta da Roberto Coin per ergersi nel Novecento a Duomo della località, il cui valore si apprende entrando per ammirare la pala della Madonna del Carmelo del Tiepolo e l’altare del Santissimo Sacramento realizzato nel 1554 da Jacopo Sansovino. Un affresco della scuola di Giotto si trova invece nella Chiesetta di Santa Maria dei Penitenti.L’architettura ecclesiastica assume volti diversi ma i suoi esemplari in loco non si differenziano troppo, segno che l’omogeneità di stili ha preso gradualmente il sopravvento evitando di disarmonizzare le zone di cui Piove di Sacco si compone. Il Santuario della Madonna delle Grazie risale al ‘400, sostituisce un antico monastero e si fregia dell’importante raffigurazione della Vergine col Bambino eseguita da Giovanni Bellini; la Chiesa di San Nicolò è dedicata al patrono dei marinai, esiste dal 1165 ed è il frutto di un essenzialismo promosso da barcaioli e pescatori che la eressero con materiali poveri e di recupero: anche in questo caso le opere artistiche non mancano, ergo alcuni affreschi ne nobilitano l’interno creando un chiaro motivo di attrazione.
Ville e Palazzi in città
Assai preponderante l’architettura civica, accentuata dalla fierezza di un’elegante sfilza di palazzi degni di nota e di sicuro richiamo. Il Palazzo del Monte di Pietà (1491) rispecchia l’ideologia tipica veneziana e in esso emergono un bel portico ad arcate e sinuose volte a crociera; l’eleganza è pensiero fisso per Palazzo Barbaro Lorenzoni, che si struttura in un piano nobile e una sala centrale che pretende attenzione in accordo al giardino accessibile da una scala a doppia rampa; belli da vedere sono anche il palazzi Sartori, Bertani Doardo, Pinato Valeri, Gradenigo e Badoer Sommer, oltre i quali si susseguono dimore signorili quali Casa Vallini Corazza, Villa Dante, Rosso e Priuli; presiede il consesso architettonico il Palazzo Municipale, progettato da Giuseppe Jappelli nel 1818, un edificio che ha preso il posto dell’antenata struttura medievale e oggi simboleggiato dal melograno, leit motif della sala della Giunta e dell’apparato nel suo inclusivo insieme.Più particolari risultano la Pescheria monumentale del primo decennio del ‘900 e il Teatro Filarmonico Comunale, creatura scenografica risalente al 1862, notevole con la sua facciata contraddistinta da stucchi e specchiature in marmo e pietra tenera.
La faccia più minimale di Piove confluisce nei caratteristici Casoni, che nulla hanno a che vedere con il patrimonio indagato finora: questi erano in breve le dimore dei braccianti da sempre destinati all’indigenza, e dunque a occupare abitazioni alquanto modeste messe in piedi con paglia, canne palustri, tronchi di robinia e argilla: attualmente i grandi vecchi sono il Casone Rosso di Corte e il Casone di Via Ramei, sede quest’ultimo del Museo della cultura contadina.
Come arrivare a Piove di Sacco
La località si può raggiungere in auto da Padova percorrendo la SS 516 Piovese che l’attraversa, oppure la SS 516 dir dei Vivai; la stazione locale si trova lungo la tratta ferroviaria Adria-Mestre; disponibili i bus di linea Busitalia-Sita Nord e ACTV, che collegano anche l’aeroporto di Padova “Gino Allegri”.- HOTEL SCONTATI Piove di Sacco
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