Ficarazzi (Sicilia), la cittą e il mare. Cosa vedere e sapere
Ficarazzi, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ficarazzi dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Per ricostruire la nascita di Ficarazzi bisogna viaggiare molto indietro nel tempo, e immergersi in un epoca di aspre battaglie, esplorazioni stupefacenti, scoperte grandiose e personaggi eroici: era il 1100 a.C. quando i Greci di stirpe dorica invasero Creta e i cretesi, determinati a mantenere la propria libertà, scelsero l’esilio sulla costa occidentale della Sicilia, dando vita a nuove fiorenti città.
Passato di padrone in padrone col passare dei secoli, acquistato come feudo dal principe Giardina nel 1733, Ficarazzi venne riconosciuto ufficialmente come comune nel 1750 e in seguito crebbe grazie alla vicinanza di Palermo. Molti abitanti del capoluogo preferivano lasciare la città e stabilirsi in un centro di dimensioni più piccole, che assicurasse buoni servizi ma anche quiete e ritmi pacati: gli stessi che vi si trovano tuttora, insieme a un mare splendido e a qualche testimonianza storico-artistica di grande valore.
Sul litorale, a breve distanza dal mare, si può ancora ammirare l’antica Torre Cordova, nonostante si presenti piuttosto rovinata rispetto al passato. Costruita a scopo difensivo, ad opera di privati, nel XVI secolo, faceva parte del sistema di 218 torri costiere siciliane e doveva proteggere la foce dell’Eleuterio e le coltivazioni vicine dagli attacchi via mare dei pirati.
Da vedere i due ponti canale ad archi che un tempo attraversavano gli avvallamenti del terreno e trasportavano l’acqua per la città, attingendola a una fonte che dista circa 15 km dai ponti stessi. Il primo, che risale al XV secolo ed è formato da nove archi, portava l’acqua alle coltivazioni di canna da zucchero, mentre il secondo, del XVII secolo, serviva al principe Giardina per rifornire d’acqua i propri poderi.
Tra gli edifici di culto di Ficarazzi spicca la Chiesa di sant’Anastasio, edificata nel 1722 in stile semplice e austero, con una sola ampia navata incorniciata da quattro cappelle su ogni lato. All’interno ci sono opere d’arte pregiate come un crocifisso ligneo del Cinquecento, realizzato probabilmente da Fra’ Umile da Petralia. La facciata esterna è dominata da un portale in pietra sormontato da una finestra circolare, ma ultimamente è stato aggiunto un orologio, insieme all’aggiunta del campanile e della guglia in rame e ottone.
Non mancano le ville signorili: da vedere la Villa dei Caduti, circondata dal Parco della Rimembranza con la lapide dedicata i caduti in guerra, ma anche la settecentesca Villa Merlo, usata come residenza estiva dal conte Giuseppe Merlo e oggi sede di eventi tradizionali, iniziative culturali e manifestazioni di vario tipo.
Storia ed orgine del nome
Tra queste nacque l’odierna Ficarazzi, cittadina siciliana di 12 mila abitanti in provincia di Palermo. Allora si trattava di un piccolo borgo accanto al fiume che nominarono ‘Eleutheros’, ovvero ‘libero’, ‘immune’: era un omaggio all’adorato Giove, che aveva liberato i cretesi dagli oppressori donando loro una nuova terra. Ma a coniare il toponimo ‘Fakarazz’, che significa ‘eccellente’, furono gli arabi, e il primo ad occuparsi dello sviluppo locale fu il viceré Pietro Speciale, attraverso la creazione di piantagioni di canna da zucchero e la costruzione del primo insediamento rurale, protetto da una torre fortificata.Passato di padrone in padrone col passare dei secoli, acquistato come feudo dal principe Giardina nel 1733, Ficarazzi venne riconosciuto ufficialmente come comune nel 1750 e in seguito crebbe grazie alla vicinanza di Palermo. Molti abitanti del capoluogo preferivano lasciare la città e stabilirsi in un centro di dimensioni più piccole, che assicurasse buoni servizi ma anche quiete e ritmi pacati: gli stessi che vi si trovano tuttora, insieme a un mare splendido e a qualche testimonianza storico-artistica di grande valore.
Cosa vedere a Ficarazzi
Chi visita il centro di Ficarazzi scopre alcuni monumenti di rilievo, risalenti soprattutto al periodo medievale: è il caso del Palazzo Giardina, conosciuto più comunemente come Castello, formato dalla una torre quattrocentesca intorno alla quale, con passare degli anni, si raccolse il primo agglomerato urbano. Nata per difendere il litorale dagli attacchi dei pirati, la torre venne completamente ristrutturata nel 1727 per essere trasformata in dimora principesca: ad esempio venne aggiunta una scalinata grandiosa con eleganti balaustre, i saloni furono ampliati e vennero aperte nuove finestre e balconi.Sul litorale, a breve distanza dal mare, si può ancora ammirare l’antica Torre Cordova, nonostante si presenti piuttosto rovinata rispetto al passato. Costruita a scopo difensivo, ad opera di privati, nel XVI secolo, faceva parte del sistema di 218 torri costiere siciliane e doveva proteggere la foce dell’Eleuterio e le coltivazioni vicine dagli attacchi via mare dei pirati.
Da vedere i due ponti canale ad archi che un tempo attraversavano gli avvallamenti del terreno e trasportavano l’acqua per la città, attingendola a una fonte che dista circa 15 km dai ponti stessi. Il primo, che risale al XV secolo ed è formato da nove archi, portava l’acqua alle coltivazioni di canna da zucchero, mentre il secondo, del XVII secolo, serviva al principe Giardina per rifornire d’acqua i propri poderi.
Tra gli edifici di culto di Ficarazzi spicca la Chiesa di sant’Anastasio, edificata nel 1722 in stile semplice e austero, con una sola ampia navata incorniciata da quattro cappelle su ogni lato. All’interno ci sono opere d’arte pregiate come un crocifisso ligneo del Cinquecento, realizzato probabilmente da Fra’ Umile da Petralia. La facciata esterna è dominata da un portale in pietra sormontato da una finestra circolare, ma ultimamente è stato aggiunto un orologio, insieme all’aggiunta del campanile e della guglia in rame e ottone.
Non mancano le ville signorili: da vedere la Villa dei Caduti, circondata dal Parco della Rimembranza con la lapide dedicata i caduti in guerra, ma anche la settecentesca Villa Merlo, usata come residenza estiva dal conte Giuseppe Merlo e oggi sede di eventi tradizionali, iniziative culturali e manifestazioni di vario tipo.