Acquedolci (Sicilia): la spiaggia, il mare, la marina e cosa vedere
Acquedolci, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Acquedolci dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
A metà strada tra Messina e Palermo, la cittadina siciliana di Acquedolci se ne sta protesa verso il mare della Sicilia come una dama elegante, intenta ad assorbire il sole caldo del Mediterraneo e ad ammirare la danza turchese del mare.
Graziosa e semplice allo stesso tempo, Acquedolci è popolata da 5000 abitanti circa, lambita dai torrenti Furiano e Inganno e incorniciata dai Monti Nebrodi, grandiosi e avvolgenti alle spalle dell’abitato. Di fronte, come un immenso tappeto ondeggiante, il Mediterraneo spumeggia contro gli scogli, e si acquieta in qualche caletta o spiaggia accogliente.
Ad agghindare l’insenatura che ospita il borgo ci sono giardini lussureggianti e grandi uliveti, con piante nodose di secoli fa, e a separarlo dal mare c’è un nastro di costa lungo circa 5 km, dal fascino selvaggio e incontaminato.
Il fondo della spiaggia è di tipo misto, cioè con una matrice sabbiosa frammista a ciottoli e pietre. Le sabbie predominano in corrispondenza del lungomare cittadini.
In genere la sua profondità non raggiunge i 20 metri, se si escudono le porzioni urbane più occidentali e orientali dove si arrivano a superare i 50 metri di larghezza.
A vegliare sul centro, invece, c’è il maestoso monte San Fratello, famoso per la Grotta San Teodoro: un sito archeologico molto importante per recuperare la storia faunistica e antropologica della Sicilia.
Altre chiese da non perdere sono quelle di San Giacomo Maggiore, della Beata Vergine Assunta, del Sacro Cuore, di Sant’Anna e Sant’Aniceto.
Ma la parte più antica e suggestiva del borgo è certamente la Marina Vecchia, nucleo storico da cui partì la crescita urbana di Acquedolci. Attraversata dalla via Castello, che unisce il centro alla zona balneare del ‘Buffone’, la Marina racchiude le rovine del castello costiero, in cui si possono tuttora vedere le cantine, i saloni e le stanze private del Barone. All’interno del maniero c’è la chiesetta sconsacrata di San Giuseppe, con un prezioso altare del XVIII secolo.
Accanto alla rocca, nello stesso quartiere, ci sono dimore settecentesche di grande pregio e la piccola chiesa di San Giacomo, lungo la via Antonino di Giorgio, antico percorso di pellegrinaggio verso Santiago de Compostela.
Infine non si può dimenticare la ricchezza di questa terra, che cinge Acquedolci con coltivazioni abbondanti di cereali, fiorenti agrumeti e secolari uliveti: grazie a questi prodotti pregiati, nutriti tutto l’anno da un clima mediterraneo piacevolissimo, la cultura culinaria del luogo vanta prelibatezze senza eguali.
In maggio i festeggiamenti proseguono con la consueta Fiera di Maggio e con la festa di San Giuseppe, che è tra le feste storiche di Sicilia; in agosto è la volta della processione per la Dormitio Virginis, e non bisogna dimenticare i festeggiamenti della Settimana Santa, quando nella chiesa cittadina si allestisce il sepolcro decorato coi ‘laurini’ (piatti colmi di steli di grano, fatti germogliare sull’ovatta in assenza di luce).
Fonte foto wikipedia, cortesia:proloco, azotoliquido
Graziosa e semplice allo stesso tempo, Acquedolci è popolata da 5000 abitanti circa, lambita dai torrenti Furiano e Inganno e incorniciata dai Monti Nebrodi, grandiosi e avvolgenti alle spalle dell’abitato. Di fronte, come un immenso tappeto ondeggiante, il Mediterraneo spumeggia contro gli scogli, e si acquieta in qualche caletta o spiaggia accogliente.
Ad agghindare l’insenatura che ospita il borgo ci sono giardini lussureggianti e grandi uliveti, con piante nodose di secoli fa, e a separarlo dal mare c’è un nastro di costa lungo circa 5 km, dal fascino selvaggio e incontaminato.
La spiaggia di Acquedolci
La cittadina è dotata di un lungo arenile, che si estende con un fronte di oltre 4,5 km, dalla foce del Torrente Furiani fino a quella del Torrente inganno.Il fondo della spiaggia è di tipo misto, cioè con una matrice sabbiosa frammista a ciottoli e pietre. Le sabbie predominano in corrispondenza del lungomare cittadini.
In genere la sua profondità non raggiunge i 20 metri, se si escudono le porzioni urbane più occidentali e orientali dove si arrivano a superare i 50 metri di larghezza.
A vegliare sul centro, invece, c’è il maestoso monte San Fratello, famoso per la Grotta San Teodoro: un sito archeologico molto importante per recuperare la storia faunistica e antropologica della Sicilia.
Cosa vedere ad Acquedolci
Le bellezze della natura sono bilanciare, nel centro di Acquedolci, dalle opere e i monumenti che i suoi abitanti vi hanno disseminato col passare del tempo: tra gli edifici di culto più interessanti, ad esempio, c’è la Chiesa Madre dedicata a San Benedetto il Moro, primo santo di colore della Chiesa Cattolica. Risalente agli anni ’20 del Novecento, la chiesa se ne sta in cima a un terrazzamento e domina la Piazza del Duomo, si presenta in stile neoclassico e all’interno è suddivisa in tre navate, con colonne dai capitelli corinzi preziosi. Belle le vetrate delle navate laterali, che raffigurano gli Apostoli e la Madonna Assunta.Altre chiese da non perdere sono quelle di San Giacomo Maggiore, della Beata Vergine Assunta, del Sacro Cuore, di Sant’Anna e Sant’Aniceto.
Ma la parte più antica e suggestiva del borgo è certamente la Marina Vecchia, nucleo storico da cui partì la crescita urbana di Acquedolci. Attraversata dalla via Castello, che unisce il centro alla zona balneare del ‘Buffone’, la Marina racchiude le rovine del castello costiero, in cui si possono tuttora vedere le cantine, i saloni e le stanze private del Barone. All’interno del maniero c’è la chiesetta sconsacrata di San Giuseppe, con un prezioso altare del XVIII secolo.
Accanto alla rocca, nello stesso quartiere, ci sono dimore settecentesche di grande pregio e la piccola chiesa di San Giacomo, lungo la via Antonino di Giorgio, antico percorso di pellegrinaggio verso Santiago de Compostela.
Infine non si può dimenticare la ricchezza di questa terra, che cinge Acquedolci con coltivazioni abbondanti di cereali, fiorenti agrumeti e secolari uliveti: grazie a questi prodotti pregiati, nutriti tutto l’anno da un clima mediterraneo piacevolissimo, la cultura culinaria del luogo vanta prelibatezze senza eguali.
Eventi,sagre e manifestazioni
Per assaporarle non c’è niente di meglio delle manifestazioni culturali e popolari che si svolgono nell’arco dell’anno, a partire dal caratteristico ‘Carnevale Acquedolcese’ e dai suoi carri allegorici coloratissimi tra i più belli dei Nebrodi.In maggio i festeggiamenti proseguono con la consueta Fiera di Maggio e con la festa di San Giuseppe, che è tra le feste storiche di Sicilia; in agosto è la volta della processione per la Dormitio Virginis, e non bisogna dimenticare i festeggiamenti della Settimana Santa, quando nella chiesa cittadina si allestisce il sepolcro decorato coi ‘laurini’ (piatti colmi di steli di grano, fatti germogliare sull’ovatta in assenza di luce).
Clima e quando andare
Ad assicurare il divertimento e il relax ci sono estati calde e assolate, mitigate dalla brezza marina, che permettono lunghi bagni e passeggiate sulla battigia, e inverni dolci, con temperature eccezionalmente piacevoli. Condizioni che regalano paesaggi insoliti, dove la primavera arriva in anticipo con i suoi fiori e i suoi colori delicati. In gennaio le temperature medie vanno dagli 8°C di minima ai 14°C di massima, mentre in agosto si va dai 23°C ai 31°C.Come arrivare a Acquedolci
Acquedolci si può scegliere tra diverse possibilità. Chi viaggia in auto e viene da Messina deve percorrere l’autostrada A20 Messina-Palermo in direzione Palermo, uscire allo svincolo di Sant’Agata di Militello e proseguire per altri 4 km circa sulla SS113. Chi arriva da Palermo deve invece percorrere la A20 verso Messina e uscire sempre a Sant’Agata di Militello. La stazione ferroviaria è situata nel centro cittadino, mentre gli aeroporti più vicini sono quelli di Catania e Palermo.Fonte foto wikipedia, cortesia:proloco, azotoliquido