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Klaipeda (Lituania), la cittą portuale sulla Laguna Curlandese

Klaipeda, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Klaipeda dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Situata 315 chilometri ad ovest di Vilnius, accanto allo stretto che separa la Laguna Curlandese dai flutti del Mar Baltico, Klaipeda collega la Lituania alla Scandinavia attraverso le rotte dei traghetti passeggeri e di quelli adibiti al trasporto merci. Questa graziosa città portuale è conosciuta principalmente come via d’accesso alla lussureggiante bellezza naturale della Penisola Curlandese, ma contando più di 200.000 abitanti ed essendo il terzo centro della Lituania per dimensioni non può non nascondere anche qualche perla nascosta di per sé. In particolare, Klaipeda fu per un certo periodo una città tedesca, nota con il nome di Memel, ed un qualcosa di quell’atmosfera è sopravvissuto finora, insieme alla magnifica torre campanaria. Sebbene gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, il centro è un luogo piacevole, che ogni anno, a luglio, celebra la propria eredità nautica con una pittoresca Festa del Mare.

Prima che i crociati tedeschi si insediassero nella regione, alla foce del fiume Dane sorgeva probabilmente un villaggio di pescatori abitato dagli antichi balti, ma per quasi tutta la sua storia Klaipeda è stata una città a prevalenti tinte tedesche nota con il nome di Memel. Nel 1252 l’Ordine Livoniano vi costruì un castello, che nel 1328 fu trasferito sotto l’Ordine Teutonico assieme all’insediamento circostante. Alla vigilia della prima guerra mondiale Memel contava 30.000 abitanti, con un numero più o meno equivalente di tedeschi e lituani, ma con il trattato di Versailles, la città e buona parte del territorio limitrofo furono separati dalla Germania diventando “territorio internazionale”. Solo nel 1923 quello che fu presto ribattezzato il “Territorio di Memel” venne annesso alla Lituania, sotto alla quale mutò anche il nome nell’attuale Klaipeda.

A tagliare Klaipeda in due è il letto del fiume Dane, che scorre in direzione ovest attraverso il centro città gettandosi poi nella Laguna Curlandese, a 4 chilometri di distanza dal Mar Baltico. L’arteria cittadina principale è una lunga via diretta da nord a sud che prende i nomi di Manto gatve, Tiltu gatve e Taikos prospektas, mentre il cuore della Città Vecchia si estende in un raggio di 400 metri a sud del fiume, per lo più ad ovest di Tiltu gatve. Smiltyne, l’estremità settentrionale della Penisola Curlandese, si trova a circa 500 metri dalla foce del Dane, al di là del canale che modella quasi tutta la parte nord della laguna.

Gran parte del centro di Klaipeda fu distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, pertanto oggi non rimane molto di autentico della vecchia cittadina tedesca. Tuttavia, nel nucleo storico della città, spiccano alcune vie ottimamente restaurate, come ad esempio Kurpiu gatve e Kepeju gatve, che meritano di essere percorse in quanto fiancheggiate da diverse case perfettamente ricostruite sul modello antico. Il cuore pulsante della città vecchia è Teatro aikste, ovvero la “piazza del Teatro”, sul cui lato settentrionale sorge il Teatro di Klaipeda, un bell’edificio in stile classico costruito nel 1857, danneggiato durante la guerra e da allora più volte restaurato; nel 1939, dal balcone del teatro, Hitler annunciò l’Anschluss (annessione) di Memel alla Germania alla folla assiepata nella piazza. Di fronte al teatro si trova la copia fedele della Fontana di Simon Dach, che prende il nome da un poeta tedesco nato all’inizio del Seicento a Klaipeda, mentre sul piedistallo in mezzo alla fontana svetta la statua di Aennchen von Tharau, soggetto di una canzone tedesca che parla d’amore e di un matrimonio probabilmente scritta dal compositore e organista di cattedrale Johann Albert. Proseguendo ad ovest di Pilies gatve si riconoscerà il sito dell’antico castello di Klaipeda, situato a sud di Zveju gatve e tuttora protetto dal suo fossato, che ha uno sbocco sul lato meridionale del Dane.

Sempre in centro, ad un paio di isolati da Teatro aikste, si deve visitare la Baroti Galerija, ovvero la “Galleria Baroti”, ospitata all’interno di un magazzino del pesce di inizio Ottocento riconvertito. Oltre alle opere dell’allestimento vero e proprio, qui si potrà apprezzare l’ottima esecuzione del cosiddetto stile Fachwerk, il particolare processo di lavorazione del legno a vista tipico della Memel tedesca. In questa parte di città si trovano un paio di altri edifici Fachwerk, tra cui uno particolarmente affascinante in Sukilieliu gatve, mentre dietro l’angolo rispetto alla galleria c’è il Mazosios lietuvos istorijos muziejus, il “Piccolo Museo di Storia Lituana”, all’interno del quale sono esposti più di 50.000 reperti che illustrano la storia della Lituania sin dai tempi più remoti. Tra le decrepite viuzze della città vecchia è aperto anche l’interessante Kalvystes muziejus, il “Museo del Fabbro”, ospitato in quella che un tempo era una vera bottega di un fabbro.

Lungo la sponda nord del fiume Dane, immediatamente ad est del ponte di Tiltu/Manto gatve, si estende un bel parco ideale per trascorrere qualche ora di relax immersi nella natura, mentre per quanto riguarda le attrattive di questa parte di città ricordiamo: la Paveikslu galerija, la “Galleria Fotografica”, adiacente al giardino delle sculture che ospitava il cimitero tedesco; il Laikrodziu muziejus, il “Museo degli Orologi”, dove ticchettano tantissimi esemplari di orologi da quelli gotici a quelli anatomici; e la statua di Martynas Mazvydas, un monumento in granito alto 3 metri dedicato all’autore di Catechisms, il primo libro pubblicato in lituano, che fu posta qui nel 1997 in occasione del 450° anniversario dell’uscita del testo.

La costa occidentale della Penisola Curlandese, lunga quasi 100 chilometri, è interamente fiancheggiata da spiagge di sabbia bianchissima raggiungibili seguendo i bei sentieri che attraversano le fresche pinete poste alla sua estremità, dove la lingua di terra raggiunge una larghezza di circa un chilometro. Per non rischiare di compromettere le griglie di rami intrecciati che trattengono la sabbia è vietato allontanarsi dai sentieri battuti, mentre occorre ricordare che i tratti di spiaggia segnalati con la scritta “Moteru pliazas” sono riservati alle donne, quelli indicati con “Vyru pliazas” agli uomini; sulle spiagge per solo donne o soli uomini i bagnanti prendono generalmente il sole nudi o in topless.

Il clima è oceanico-continentale, contraddistinto da inverni piuttosto lunghi e freddi e da estati miti, ma piovose. In gennaio le temperature sono mediamente comprese tra 0 e -6 gradi, anche se di notte non è raro che si scende fino a -10, mentre tra luglio e agosto le massime pomeridiane si portano oltre i 20 gradi, con le minime generalmente superiori ai 12. Le precipitazioni, sotto forma di neve da dicembre a febbraio, sono abbondanti soprattutto da luglio a novembre, quando cade la maggior parte dei quasi 800 mm di pioggia che in media bagnano Klaipeda ogni anno. Ad accomunare tutte le stagioni è il vento che spira dal mare.

L’aeroporto più vicino a Klaipeda si trova qualche chilometro a nord di Palanga dove partono esclusivamente voli di carattere nazionale. La stazione degli autobus è a 150 metri di distanza da quella ferroviaria, circa 1,5 chilometri a nord del fiume, e consente di partire quotidianamente alla volta di Druskininkai, Kretinga, Nida, Palanga, Riga e Siauliai, mentre in treno è comodo muoversi da e verso Kaunas e Vilnius, raggiungibile in un lasso di tempo compreso tra 5 e 9 ore. Via mare si possono raggiungere Copenhagen, Fredericia e Aarhus, in Danimarca, e Arhus in Svezia, oltre naturalmente a Smiltyne.
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