Bastia (Francia): cosa vedere nella storica cittą della Corsica
Bastia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Bastia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Città di riferimento dell’Alta Corsica poiché forte di quasi 45.000 abitanti che la rendono seconda nell’isola per numero di autoctoni, Bastia rappresenta il maggior porto della regione francese e il principale polo commerciale e industriale.
Bastia venne coinvolta nelle battaglie per l’indipendenza isolana, finendo in una spirale di conflitti che antepose gli indipendentisti corsi ai francesi, con interludi d’occupazione da parte di inglesi, italiani e tedeschi fino al 1943, anno in cui s’impose definitivamente l’amministrazione transalpina.
Ricco bacino di storia e cultura arroccato su una scogliera sul mare che rimira il panorama incantevole, la città compare nella lista delle Villes et Pays d’Art et d’Histoire, redatta dal Ministero della Cultura francese.
Sono innanzitutto gli edifici di culto a primeggiare fra le preferenze dei turisti in visita, con la seicentesca Cattedrale di San Giovanni Battista a far da capofila in quanto edificio sacro più grande dell’intera Corsica; precedente a livello cronologico è la Procattedrale di Santa Maria Assunta, costruita fra il 1604 e il 1620; la Cappella di Nostra Signora di Monserrato è salita alla ribalta per custodire la Scala Santa, concessione di papa Pio VII in ringraziamento all’accoglienza data ai preti romani esiliati da Napoleone I; seguono la Chiesa di San Bartolomeo, il Convento di San Francesco, l’Oratorio della Confraternita dell’Immacolata Concezione e l’Oratorio della Confraternita della Santa Croce.
Passando all’architettura di vestigia civile, si distingue indubbiamente il Palazzo dei Governatori, emancipatosi nel tempo da semplice torre nel 1380 a castello nel ‘400, fino alla consacrazione come palazzo-fortificazione nel XVI secolo. Al suo interno prende posto dal 1952 il museo etnografico, ben 900 mq di collezioni d’arte, esposizioni temporanee e tradizioni popolari che rimandano alla nascita e prosieguo di attività quali l’apicoltura, la pastorizia e l’artigianato, tecniche agricole e attività vitivinicole.
Il tour immersivo nel patrimonio di Bastia prosegue con Palazzo Bronzini de Caraffa, il più grande della cittadina, che rientra in un programma comunale che lo vorrebbe trasformato in museo dell’ottica. Conclude Palazzo dei Nobili Dodici, oggi ospitante la Direzione del Patrimonio del comune.
Bastia si profila all’attenzione un giacimento quasi inesauribile di attrattive che di fatto completano un tessuto alquanto eterogeneo in cui s’inscrivono sculture affermatesi come monumenti – vedesi la Statua di Napoleone e il Monumento ai Caduti – ed elementi che ne conformano la morfologia urbana, divisa in tre quartieri che corrispondono a Place Saint-Nicolas, Terra Vecchia-Vieux Port e Cittadella: il primo si palesa ricca di palme e caffè a cielo aperto, con occasionali mercatini concernenti bancarelle d’antiquariato e artigianato; il secondo, abitato esclusivamente da corsi poiché il più antico, concentra la maggior parte delle chiese barocche, gli stretti vicoli e i palazzi storici; la Cittadella splende d’arte e bellezza che traspirano dalla Cattedrale di Santa Maria e dalla Chiesa di Santa Croce, con il bellissimo Cristo nero e la Corse Miniature, una minuziosa riproduzione in pietra di un villaggio corso degli anni ’40.
Gli amanti del birdwatching possono percorrere un sentiero di ca. 2 km con partenza dal Lido de la Marana, una lingua di sabbia di oltre 20 km che costituisce la spiaggia più grande del litorale, attrezzata con stabilimenti balneari in sequenza, campeggi, centri ippici, parchi avventura e persino una pista ciclabile.
La storia
La sua formazione urbana ha avuto inizio nel lontano 1378, quando il suo sviluppo si legò primordialmente alla presenza di una fortezza a scopo difensivo, con edificazione di relativa cittadella nel 1488. Dal XVIII secolo,Bastia venne coinvolta nelle battaglie per l’indipendenza isolana, finendo in una spirale di conflitti che antepose gli indipendentisti corsi ai francesi, con interludi d’occupazione da parte di inglesi, italiani e tedeschi fino al 1943, anno in cui s’impose definitivamente l’amministrazione transalpina.
Ricco bacino di storia e cultura arroccato su una scogliera sul mare che rimira il panorama incantevole, la città compare nella lista delle Villes et Pays d’Art et d’Histoire, redatta dal Ministero della Cultura francese.
Cosa vedere a Bastia
In effetti il suo patrimonio non lascia indifferenti, contando un folto apparato architettonico in cui rientrano strutture religiose pregevoli e palazzi civili di monumentale rilevanza.Sono innanzitutto gli edifici di culto a primeggiare fra le preferenze dei turisti in visita, con la seicentesca Cattedrale di San Giovanni Battista a far da capofila in quanto edificio sacro più grande dell’intera Corsica; precedente a livello cronologico è la Procattedrale di Santa Maria Assunta, costruita fra il 1604 e il 1620; la Cappella di Nostra Signora di Monserrato è salita alla ribalta per custodire la Scala Santa, concessione di papa Pio VII in ringraziamento all’accoglienza data ai preti romani esiliati da Napoleone I; seguono la Chiesa di San Bartolomeo, il Convento di San Francesco, l’Oratorio della Confraternita dell’Immacolata Concezione e l’Oratorio della Confraternita della Santa Croce.
Passando all’architettura di vestigia civile, si distingue indubbiamente il Palazzo dei Governatori, emancipatosi nel tempo da semplice torre nel 1380 a castello nel ‘400, fino alla consacrazione come palazzo-fortificazione nel XVI secolo. Al suo interno prende posto dal 1952 il museo etnografico, ben 900 mq di collezioni d’arte, esposizioni temporanee e tradizioni popolari che rimandano alla nascita e prosieguo di attività quali l’apicoltura, la pastorizia e l’artigianato, tecniche agricole e attività vitivinicole.
Il tour immersivo nel patrimonio di Bastia prosegue con Palazzo Bronzini de Caraffa, il più grande della cittadina, che rientra in un programma comunale che lo vorrebbe trasformato in museo dell’ottica. Conclude Palazzo dei Nobili Dodici, oggi ospitante la Direzione del Patrimonio del comune.
Bastia si profila all’attenzione un giacimento quasi inesauribile di attrattive che di fatto completano un tessuto alquanto eterogeneo in cui s’inscrivono sculture affermatesi come monumenti – vedesi la Statua di Napoleone e il Monumento ai Caduti – ed elementi che ne conformano la morfologia urbana, divisa in tre quartieri che corrispondono a Place Saint-Nicolas, Terra Vecchia-Vieux Port e Cittadella: il primo si palesa ricca di palme e caffè a cielo aperto, con occasionali mercatini concernenti bancarelle d’antiquariato e artigianato; il secondo, abitato esclusivamente da corsi poiché il più antico, concentra la maggior parte delle chiese barocche, gli stretti vicoli e i palazzi storici; la Cittadella splende d’arte e bellezza che traspirano dalla Cattedrale di Santa Maria e dalla Chiesa di Santa Croce, con il bellissimo Cristo nero e la Corse Miniature, una minuziosa riproduzione in pietra di un villaggio corso degli anni ’40.
I dintorni di Bastia
Nei dintorni si possono compiere gite ed escursioni a suggellare giornate speciali: da vedere assolutamente la Riserva naturale dello Stagno di Biguglia, il più grande specchio d’acqua della Corsica e culla perenne di oltre cento specie diverse di uccelli che periodicamente migrano lungo la tratta Europa-Africa, compresi aironi rossi e fenicotteri.Gli amanti del birdwatching possono percorrere un sentiero di ca. 2 km con partenza dal Lido de la Marana, una lingua di sabbia di oltre 20 km che costituisce la spiaggia più grande del litorale, attrezzata con stabilimenti balneari in sequenza, campeggi, centri ippici, parchi avventura e persino una pista ciclabile.