Colmar (Francia), vacanza nella piccola Venezia di Alsazia
Colmar, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Colmar dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Un libro di fiabe nordiche a cielo aperto. La piccola Venezia di Alsazia. Un villaggio di bambole dove le case sembrano di marzapane, e alle finestre gli gnomi hanno disposto grappoli di fiori dalle tinte accese. Queste le impressioni che suscita Colmar in chi la visita per la prima volta, cittadina francese di 65.000 abitanti incastonata tra le vigne e le foreste, protetta dal massiccio dei Vosgi e vegliata dalle cicogne che spesso la scelgono per nidificare.
All’epoca in cui Carlo Magno ne possedeva il territorio e l’utilizzava per allevare le sue colombe, l’agglomerato di case e viottoli si chiamava Columbaria e non era altro che un piccolo mite villaggio; in seguito, con l’arrivo di artigiani e operai, il borgo crebbe e nel Medioevo raggiunse un momento particolarmente fiorente, grazie alla produzione e al commercio di un vino celestiale. Tuttora il passato spira nell’aria tra le case a graticcio e le antiche insegne che si affacciano sulle strade, rivelando le due anime che pulsano nel cuore di Colmar: è stata la storia a decidere l’identità francese del paese, ma non è riuscita a soffocare del tutto lo spirito tedesco, vivo nello stile di case e palazzi, nella lingua parlata, nelle scritte gotiche fuori dai locali, nei cognomi delle famiglie e nei nomi dei vini.
Colmar è un’isola felice, il luogo più curato e meglio conservato dell’intera Alsazia. Spicca ad esempio tra i gioielli della città il quartiere che orla il canale, la Petite Venise, dove le vecchie case tradizionali puntano le finestre direttamente sul corso d’acqua, sporgendosi da ambo le sponde, e il porto turistico incanta i visitatori con il fascino dei luoghi di passaggio. Sarà rilassante passeggiare lungo la zona pedonale, passando in rassegna i negozi di souvenir e giocattoli, ma il miglior modo per godere della bellezza della Piccola Venezia è la gita in battello, il tipico “bateau” che dal quartiere Tanners scivola placido verso la Rue des Tanneurs.
Bella e raccolta, intima e luminosa, è la Place de l’Alsacienne su cui si erge il Koifhus, il vecchio edificio che un tempo ospitava la dogana e ancora oggi è ornato dalle incantevoli decorazioni in stile Burgundi, popolo tribale di origine germanica. Un concentrato di splendidi capolavori architettonici è costituito dal quartiere di Place de la Cathédral, ricco di palazzi del XVI secolo che conservano ancora oggi le locandine tipiche di un tempo. Un fastoso portale gotico invita poi, poco lontano, a violare il cuore della splendida chiesa di St.Martin. Un’altra chiesa che merita l’attenzione dei turisti è l’Eglise Dominicains, che contiene la bellissima “Vierge au Buisson de Roses” realizzata nel 1473 dal famoso pittore nativo di Colmar, Schongauer.
Non mancano i musei ricchi di interessanti mostre: primo tra tutti il Museo Bartholdi, che ci offre una panoramica completa sulla vita di un celebre architetto e scultore del XIX secolo, Frederic Bartholdi, anch’egli nato in città e ricordato soprattutto per la copia della Statua della Libertà e del Leone di Belfort. Una nutrita collezione di dipinti prodotti nella zona renana è contenuta nel Museé Unterlinded, allestito in un affascinante monastero dominicano. Tra le opere di maggiore interessa va ricordata la splendida Pala d’altare di Issenheim del XVI secolo, parte di una realizzazione di Matthias Grunewald; inoltre non meno suggestive sono le tele di Monet, i pezzi di Schongauer e i reperti archeologici che fanno luce sul passato remoto di Colmar. Da non perdere, infine, il delizioso Museé du Jouet: si tratta di un museo di giocattoli, che farà sognare i più piccoli ma regalerà dei momenti di magico ritorno al passato anche ai più grandi.
L’atmosfera dolcemente ingenua e dai toni pastello è una costante di questa cittadina, che pare la creazione di un illustratore di libri per bambini. Tuttavia la magia raggiunge l’apice nel periodo del Natale, quando una cascata di luci si riversa sulle strade andando ad agghindare tetti, porte e finestre; i cinque mercatini di Colmar si dispongono ad animare le piazze della città e i canti tradizionali risuonano nell’aria, mentre i pattini dei ragazzi scivolano sulle piste di ghiaccio. A primavera si replica in due piazze del centro storico con I mercatini di Pasqua.
Oltre alle iniziative legate al periodo delle feste, Colmar è sede di uno dei più prestigiosi festival internazionali d’Europa, il Festival International de Colmar, in occasione del quale artisti provenienti da tutto il mondo si esibiscono in esclusive performances di musica classica e moderna. Da non perdere i mercatini di Natale.
Ancora più suggestive sono le vie glassate di neve, fenomeno non così raro in una zona dove le temperature invernali del mese di gennaio oscillano tra i -2°C di minima media e i 3°C di massima. L’estate regala temperature piacevoli, che nel mese più caldo, luglio, variano tra i 13°C di minima e i 25°C di massima. Le precipitazioni si distribuiscono in maniera piuttosto uniforme nell’arco dell’anno: ogni mese si contano dai 12 ai 15 giorni medi di pioggia, ma Colmar è la città più secca di Francia, grazie all’azione dei Vosgi che bloccano le nuvole mantenendole sul versante della Lorena.
Per raggiungere Colmar in aereo ci si può servire dell’Aeroporto di Colmar-Houssen, mentre chi preferisce il treno può fare affidamento sulla TER che collega la città ai maggiori centri regionali.
Fonte foto, cortesia: Office de tourisme de Colmar
All’epoca in cui Carlo Magno ne possedeva il territorio e l’utilizzava per allevare le sue colombe, l’agglomerato di case e viottoli si chiamava Columbaria e non era altro che un piccolo mite villaggio; in seguito, con l’arrivo di artigiani e operai, il borgo crebbe e nel Medioevo raggiunse un momento particolarmente fiorente, grazie alla produzione e al commercio di un vino celestiale. Tuttora il passato spira nell’aria tra le case a graticcio e le antiche insegne che si affacciano sulle strade, rivelando le due anime che pulsano nel cuore di Colmar: è stata la storia a decidere l’identità francese del paese, ma non è riuscita a soffocare del tutto lo spirito tedesco, vivo nello stile di case e palazzi, nella lingua parlata, nelle scritte gotiche fuori dai locali, nei cognomi delle famiglie e nei nomi dei vini.
Colmar è un’isola felice, il luogo più curato e meglio conservato dell’intera Alsazia. Spicca ad esempio tra i gioielli della città il quartiere che orla il canale, la Petite Venise, dove le vecchie case tradizionali puntano le finestre direttamente sul corso d’acqua, sporgendosi da ambo le sponde, e il porto turistico incanta i visitatori con il fascino dei luoghi di passaggio. Sarà rilassante passeggiare lungo la zona pedonale, passando in rassegna i negozi di souvenir e giocattoli, ma il miglior modo per godere della bellezza della Piccola Venezia è la gita in battello, il tipico “bateau” che dal quartiere Tanners scivola placido verso la Rue des Tanneurs.
Bella e raccolta, intima e luminosa, è la Place de l’Alsacienne su cui si erge il Koifhus, il vecchio edificio che un tempo ospitava la dogana e ancora oggi è ornato dalle incantevoli decorazioni in stile Burgundi, popolo tribale di origine germanica. Un concentrato di splendidi capolavori architettonici è costituito dal quartiere di Place de la Cathédral, ricco di palazzi del XVI secolo che conservano ancora oggi le locandine tipiche di un tempo. Un fastoso portale gotico invita poi, poco lontano, a violare il cuore della splendida chiesa di St.Martin. Un’altra chiesa che merita l’attenzione dei turisti è l’Eglise Dominicains, che contiene la bellissima “Vierge au Buisson de Roses” realizzata nel 1473 dal famoso pittore nativo di Colmar, Schongauer.
Non mancano i musei ricchi di interessanti mostre: primo tra tutti il Museo Bartholdi, che ci offre una panoramica completa sulla vita di un celebre architetto e scultore del XIX secolo, Frederic Bartholdi, anch’egli nato in città e ricordato soprattutto per la copia della Statua della Libertà e del Leone di Belfort. Una nutrita collezione di dipinti prodotti nella zona renana è contenuta nel Museé Unterlinded, allestito in un affascinante monastero dominicano. Tra le opere di maggiore interessa va ricordata la splendida Pala d’altare di Issenheim del XVI secolo, parte di una realizzazione di Matthias Grunewald; inoltre non meno suggestive sono le tele di Monet, i pezzi di Schongauer e i reperti archeologici che fanno luce sul passato remoto di Colmar. Da non perdere, infine, il delizioso Museé du Jouet: si tratta di un museo di giocattoli, che farà sognare i più piccoli ma regalerà dei momenti di magico ritorno al passato anche ai più grandi.
L’atmosfera dolcemente ingenua e dai toni pastello è una costante di questa cittadina, che pare la creazione di un illustratore di libri per bambini. Tuttavia la magia raggiunge l’apice nel periodo del Natale, quando una cascata di luci si riversa sulle strade andando ad agghindare tetti, porte e finestre; i cinque mercatini di Colmar si dispongono ad animare le piazze della città e i canti tradizionali risuonano nell’aria, mentre i pattini dei ragazzi scivolano sulle piste di ghiaccio. A primavera si replica in due piazze del centro storico con I mercatini di Pasqua.
Oltre alle iniziative legate al periodo delle feste, Colmar è sede di uno dei più prestigiosi festival internazionali d’Europa, il Festival International de Colmar, in occasione del quale artisti provenienti da tutto il mondo si esibiscono in esclusive performances di musica classica e moderna. Da non perdere i mercatini di Natale.
Ancora più suggestive sono le vie glassate di neve, fenomeno non così raro in una zona dove le temperature invernali del mese di gennaio oscillano tra i -2°C di minima media e i 3°C di massima. L’estate regala temperature piacevoli, che nel mese più caldo, luglio, variano tra i 13°C di minima e i 25°C di massima. Le precipitazioni si distribuiscono in maniera piuttosto uniforme nell’arco dell’anno: ogni mese si contano dai 12 ai 15 giorni medi di pioggia, ma Colmar è la città più secca di Francia, grazie all’azione dei Vosgi che bloccano le nuvole mantenendole sul versante della Lorena.
Per raggiungere Colmar in aereo ci si può servire dell’Aeroporto di Colmar-Houssen, mentre chi preferisce il treno può fare affidamento sulla TER che collega la città ai maggiori centri regionali.
Fonte foto, cortesia: Office de tourisme de Colmar