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Argentat (Francia): le gabarre sulla Dordogna e cosa vedere

Argentat, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Argentat dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Siamo in Francia, per la precisione nel dipartimento della Corrèze in Nuova Aquitania, ed è in questo voluttuoso territorio che sorge l’ammiccante Argentat, città di oltre 3.000 abitanti conosciuta sul suolo transalpino per i tetti di ardesia che risaltano proprio all’ingresso dell’ampia Valle della Dordogna.

Le gabarre della Dordogna

La sua prospera esistenza ha beneficiato di una posizione geografica ideale allo sviluppo del comparto commerciale, perché non è da tutti trovarsi ai confini di ben tre regioni, Limousin, Alvernia e Midi-Pirenei. Fatto sta che Argentat si è sviluppata enormemente già a partire dal periodo gallo-romano e le sue vecchie chiatte testimoniano lo slancio economico di matrice portuale: le chiatte, per chi non avesse idea di come siano fatte, sono prosaicamente delle barche a fondo piatto che i locali chiamano courpets o gabarre (per tale motivo Argentat è nota come Capitale dei Gabarrieri), costruite per trasportare principalmente materiali come carassoni e doghe in legno lungo il corso del fiume Dordogna (oggi divenuto Riserva Mondiale della Biosfera a tutela UNESCO) verso Bordeaux, al tempo uno dei maggiori siti urbani della nazione.

Troverete interessante compiere le gite organizzate sulle gabarre in direzione della diga di Chastang, un’esperienza notevole che si può fare da ottobre ad aprile partendo dal molo della diga del Sablier. Il borgo dovette nel Medioevo guardarsi dalle minacce delle guerre di religione e perciò improntò un sistema di difesa che implicava mura fortificate coeve all’erezione un trittico di conventi cattolici. L’ex convento dei Recolletti risale al Seicento ed è ora una scuola privata.

Cosa vedere a Argentat

Le case del centro abitato donano un colpo d’occhio spettacolare sfoggiando i tetti in pietra di losa e balconi in legno alquanto caratteristici, tipici dell’architettura di vallata e maturati nell’arco di una secolare storia esplorata e raccontata alla Maison du Patrimoine in avenue Gilbert Dillange, contenente anche vestigia archeologiche, testimonianze numismatiche e artigiane. In città sono presenti peraltro la Chiesa di San Pietro, eretta nel XIX secolo sui resti di edifici religiosi andati distrutti nel corso dei due conflitti mondiali, e antichi palazzi nobiliari adibiti ad alberghi, vedesi l’Hotel de Turenne.

D’impatto la Casa di Pachino, sorta nel Cinquecento. Vale comunque indugiare nella poc’anzi citata Chiesa di San Pietro, dove si ammirano il lustro dello stile neogotico, gli arredi liturgici lignei seicenteschi e decorazioni in vetro macchiato moderno. La storia ritorna nella Heritage House, mostra inserita nel rurale contesto di un fienile ristrutturato.

L’hinterland di Argentat conta un paesaggio sinceramente accomodante, perfetto per praticare passeggiate e giri in mountain bike, escursioni all’aperto e tanti sport outdoor. Gettonati anche i tour in fuoristrada e l’entrata al Parco Acquatico Splash attivo a luglio e agosto, i mesi nei quali va in scena il pittoresco mercato notturno insieme ad altri singoli eventi di richiamo popolare.

Come arrivare

In auto la località è raggiungibile con l’autostrada Parigi – Bordeaux - Tolosa; in treno conviene arrivare alla stazione di Tulle, distante 28 km dal borgo; gli aeroporti di Aurillac-Tronquières e Brive si trovano a 54 km dal paese.

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