Brema (Germania), visitare la cittą dei musicanti
Brema, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Brema dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Importante città (entro l’omonimo Land) della Germania, Brema si trova a nord della teutonica nazione, in un punto di grande peculiarità geografica poiché a 60 km dal mare e sulle rive di una nodale via fluviale, il Weser, su cui il nucleo urbano ha imbastito fin dal 1619 un porto rendendolo in poco tempo fulcro commerciale, foriero di un'implementante ricchezza già in buona parte acquisita dal litorale nordico.
Occupata dagli Alleati insieme alla neonata Bremerhaven nel 1945 (dopo vari bombardamenti e attacchi che, a fronte di quasi 900.000 bombe sganciate sulla città, causarono la quasi totale distruzione del centro storico e ben 3.562 vittime, un bilancio perciò pesantissimo e altissimo prezzo da pagare per le malefatte belliche naziste), va a formare solo due anni più tardi il Land Brema, stato membro della Repubblica Federale di Germania.
La statua fu costruita dapprima in legno poi, subita la distruzione perpetuata da alcuni dissacranti mercenari, riscolpita in pietra e posta nella Marktplatz, proprio davanti alla monumentale quanto antichissima Cattedrale di San Pietro, edificio gotico nato a metà ‘200 assecondando l'esigenza di avere in città un inamovibile riferimento per il culto religioso in sostituzione della chiesetta in pietra arenaria, a sua volta erede dell’antesignana in legno datata 789. Il definitivo risultato architettonico s’adorna di una facciata d’impatto estremizzata da due torri (una delle quali annovera ben 265 scalini che conducono alla sua sommità) tra le quali campeggia un rosone centrale da cui filtra la luce direzionata all’interno per illuminare il bel fonte battesimale.
Di luce naturale non ha bisogno la Bleikeller, la cripta ove giacciono le salme mummificate di personaggi rimaste nella posizione di dipartita, vedesi la contessa svedese e il soldato con la bocca aperta, quasi a voler urlare suscitando nel visitatore una certa soggezione. L’ambiente plumbeo conserva una piuttosto macabra atmosfera ma va esplorato in quanto unico nel suo genere. Nella chiesa si osservano alcune apparentemente dissacranti liturgie abitudinali che, tuttavia, fanno parte della tradizione e non devono recarvi disturbo: è infatti consueto per i bremesi spazzare gli scalini della chiesa e per le bremesi lucidare le maniglie della cattedrale, tutto ciò per trovare un uomo o una donna che li liberi dal pesante onere con un bacio.
Fin qui nulla di troppo strano, fuorché la consuetudine di molti avventori a sputare su una pietra del pavimento in Piazza del Duomo: il motivo si riconduce direttamente al ricordo dell’esecuzione pubblica di Gesche Gottfried, salita alle cronache come l’avvelenatrice di Brema, assassina seriale di oltre 15 persone perite per aver ingerito arsenico a loro insaputa.
Sempre nel centro storico s’erge la Chiesa di Nostra Signora di Brema (Liebfrauenkirche), di dimensioni ridotte rispetto al Duomo ma detentrice del primato che la vuole edificio religioso più antico del complesso urbano, realizzato nel XI secolo quando ancora compariva dedicata a San Vito. La cripta affrescata è uno spettacolo, come lo sono le finestre a vetrata decorate dall’artista transalpino Alfred Manessier e prodotte dai maestri vetrai di Charles. Su una delle pareti esterne sta indefesso l’emulo scultoreo raffigurante Hemmuth von Moltke, famoso Capo di Stato Maggiore prussiano.
Dopo questo dittico ecclesiastico ci spostiamo nuovamente nella Marktplatz (dove sono ubicati, tra l’altro, il Rathaus – municipio cittadino – e, nella parte retrostante e cioè in Westerstrasse, la storica cioccolateria Hachez) su cui s’affaccia mastodontico il palazzo dell’antica gilda, meglio affermatosi come Schütting, sede della Camera di Commercio di Brema, un colosso architettonico eretto in stile fiammingo fra il 1537 e il 1538, antitetico al moderno Parlamento del Land e della città di Brema (anni ’60).
Fra questi protagonisti della scena si frappongono case storiche, dimore rococò e la farmacia di fine ‘800 nota come Ratsapotheke. Nelle immediate vicinanze sorge il Ratskeller, ristorante popolarissimo nonché cantina che conserva oltre 600 etichette diverse di vino, ivi compreso il prezioso nettare contenuto nella botte più vecchia della Germania, appannaggio di pochi eletti.
Non è ancora il momento di riposare mente e gambe perché rimane da visitare il meraviglioso quartiere di Schnoor, reticolo formato da viuzze e stradine le cui maglie imbrigliano docilmente graziose casupole quattrocentesche e diversi locali pubblici. La sensazione è quella di trovarsi in un fiabesco villaggio d’altri tempi, ed effettivamente questo era in epoca medievale, popolato da artigiani (producevano prevalentemente corde e funi chiamate schnoor, cioè fila) commercianti e pescatori.
Il caratteristico vicolo di Lange Wieren porta alla Chiesa di Propsteikirke St. Johann, opera francescana di gran risalto attorniata da casettine color pastello. La Casa degli Sposi di Brema – la Hochzeitshaus – si trova nell’angolo chiamato Wüste Stätte: nella dimora dovevano un tempo soggiornare per una notte le coppie di forestieri neosposi a Brema. La Packhaus St. Jacobus è l’antico magazzino che i pellegrini in viaggio verso Santiago di Compostela scelgono quale rifugio durante il lungo cammino sacro.
Si rivela invece molto mondano e marcatamente turistico il Lungofiume di Schlachte, ricettacolo fibrillante di pub, ristoranti e mercatini presi letteralmente d’assalto in attesa di seguire i tanti eventi e le esibizioni concertistiche serali. Di giorno l’occasione è propizia per navigare il fiume a bordo di una barca, magari sorseggiando una birra fresca a marchio rigorosamente Beck’s (lo stabilimento si trova poco fuori la città e conviene visitarlo poiché il biglietto d’ingresso include 3 bicchieri di birra).
Memorabili i mercatini di Natale, nei quali s’addensano tipicità locali, pezzi d’artigianato e bancarelle variopinte, che di sabato si aggiungono al settimanale mercatino dell’antiquariato e delle pulci.
Il vicolo di Böttcherstrasse concentra in poco più di 110 metri alcune inusuali case in mattoni rossi, disposte qui grazie a un’idea dell’inventore del caffè decaffeinato Ludwig Roselius. All’ingresso della via troneggia il Lichtbringer (tradotto “portatore di luce”), un bellissimo e sgargiante rilievo dorato di Bernhart Hoetger.
Ben distaccato dal centro storico, il quartiere Das Viertel (ufficialmente Ostertor & Steintor) condensa in virtù delle sue arterie ove scorre argento vivo i più bei spettacoli musicali, teatrali e artistici del panorama cittadino, coadiuvati dalle diuturne aperture dei vari locali che sono i fautori della vita notturna, costellata inoltre di negozi in cui è d’obbligo perseverare con lo shopping. Il quartiere accoglie una cultura polivalente che ingloba il Parco di Wallanlagen (il mulino a vento ospita una caffetteria), la Galleria Kunsthalle, la Haus Gerhard Marcks, la Haus Wilhelm Wagenfeld e il Theater am Goetheplatz, in buona compagnia dei Neues Schauspielhaus, Brauhauskeller e il Teatro Moks.
Steintor è invece la zona forse più trasgressiva, dove prende posto la Helenstrasse, la strada a luci rosse. Gli amanti del calcio sicuramente passeranno dallo stadio cittadino, ben consci della grande squadra locale del Werder Brema, da tanti anni team altamente competitivo e partecipante alle massime competizioni europee.
Per respirare dell’aria pulita e praticare sani sport outdoor, l’ideale è recarvi al Bürgerpark, vasto polmone verde della città che si fregia di tanti spazi da percorrere a piedi, di corsa o in bicicletta, e dell’Emma Café affacciato su un incantevole laghetto.
La storia di Brema
Alcuni comprovati documenti storici ne testimoniano l’esistenza almeno a partire dal 782 e solo 5 anni dopo Brema si emancipa a città di enorme rilevanza religiosa grazie alla fondazione della Diocesi da parte di Carlo Magno. Al 1300 risale l’erezione delle mura intorno all’abitato, una protezione che si rende necessaria per quelle che saranno le future guerre, specialmente la Guerra dei Trent’Anni, a seguito della quale Brema viene proclamata “città libera”, pronta ad annettersi alla federazione tedesca in qualità di stato sovrano.Occupata dagli Alleati insieme alla neonata Bremerhaven nel 1945 (dopo vari bombardamenti e attacchi che, a fronte di quasi 900.000 bombe sganciate sulla città, causarono la quasi totale distruzione del centro storico e ben 3.562 vittime, un bilancio perciò pesantissimo e altissimo prezzo da pagare per le malefatte belliche naziste), va a formare solo due anni più tardi il Land Brema, stato membro della Repubblica Federale di Germania.
Cosa vedere a Brema
Oggi Brema è una perla europea a misura di turista, ampiamente visitabile a piedi, ma provvista di adeguati mezzi di trasporto per girarla in lungo e in largo. E’ bene cominciare il tour alla ricerca delle principali attrazioni e cose da vedere calcando il suolo del centro storico, dove sorge fiera la scultura alta 10 metri di Rolando il paladino, eroe cristiano celebrato (con l’alternativo nome di Orlando) nel masterpiece letterario di Ariosto in due parti, l’"Orlando innamorato" e l’"Orlando Furioso". Vi viene raffigurato con una spada brandita dalla mano destra e uno scudo con l’aquila imperiale tedesca a protezione della spalla sinistra: è il simbolo della voglia di libertà e indipendenza collettiva, sorta di apotropaico amuleto garante del libero status da cui Brema sembra non poter prescindere.La statua fu costruita dapprima in legno poi, subita la distruzione perpetuata da alcuni dissacranti mercenari, riscolpita in pietra e posta nella Marktplatz, proprio davanti alla monumentale quanto antichissima Cattedrale di San Pietro, edificio gotico nato a metà ‘200 assecondando l'esigenza di avere in città un inamovibile riferimento per il culto religioso in sostituzione della chiesetta in pietra arenaria, a sua volta erede dell’antesignana in legno datata 789. Il definitivo risultato architettonico s’adorna di una facciata d’impatto estremizzata da due torri (una delle quali annovera ben 265 scalini che conducono alla sua sommità) tra le quali campeggia un rosone centrale da cui filtra la luce direzionata all’interno per illuminare il bel fonte battesimale.
Di luce naturale non ha bisogno la Bleikeller, la cripta ove giacciono le salme mummificate di personaggi rimaste nella posizione di dipartita, vedesi la contessa svedese e il soldato con la bocca aperta, quasi a voler urlare suscitando nel visitatore una certa soggezione. L’ambiente plumbeo conserva una piuttosto macabra atmosfera ma va esplorato in quanto unico nel suo genere. Nella chiesa si osservano alcune apparentemente dissacranti liturgie abitudinali che, tuttavia, fanno parte della tradizione e non devono recarvi disturbo: è infatti consueto per i bremesi spazzare gli scalini della chiesa e per le bremesi lucidare le maniglie della cattedrale, tutto ciò per trovare un uomo o una donna che li liberi dal pesante onere con un bacio.
Fin qui nulla di troppo strano, fuorché la consuetudine di molti avventori a sputare su una pietra del pavimento in Piazza del Duomo: il motivo si riconduce direttamente al ricordo dell’esecuzione pubblica di Gesche Gottfried, salita alle cronache come l’avvelenatrice di Brema, assassina seriale di oltre 15 persone perite per aver ingerito arsenico a loro insaputa.
Sempre nel centro storico s’erge la Chiesa di Nostra Signora di Brema (Liebfrauenkirche), di dimensioni ridotte rispetto al Duomo ma detentrice del primato che la vuole edificio religioso più antico del complesso urbano, realizzato nel XI secolo quando ancora compariva dedicata a San Vito. La cripta affrescata è uno spettacolo, come lo sono le finestre a vetrata decorate dall’artista transalpino Alfred Manessier e prodotte dai maestri vetrai di Charles. Su una delle pareti esterne sta indefesso l’emulo scultoreo raffigurante Hemmuth von Moltke, famoso Capo di Stato Maggiore prussiano.
Dopo questo dittico ecclesiastico ci spostiamo nuovamente nella Marktplatz (dove sono ubicati, tra l’altro, il Rathaus – municipio cittadino – e, nella parte retrostante e cioè in Westerstrasse, la storica cioccolateria Hachez) su cui s’affaccia mastodontico il palazzo dell’antica gilda, meglio affermatosi come Schütting, sede della Camera di Commercio di Brema, un colosso architettonico eretto in stile fiammingo fra il 1537 e il 1538, antitetico al moderno Parlamento del Land e della città di Brema (anni ’60).
Fra questi protagonisti della scena si frappongono case storiche, dimore rococò e la farmacia di fine ‘800 nota come Ratsapotheke. Nelle immediate vicinanze sorge il Ratskeller, ristorante popolarissimo nonché cantina che conserva oltre 600 etichette diverse di vino, ivi compreso il prezioso nettare contenuto nella botte più vecchia della Germania, appannaggio di pochi eletti.
I musicanti di Brema
Altro gioiello di zona, la statua bronzea dei Musicanti di Brema si fa apprezzare dal 1951 e si ispira ai protagonisti della favola dei fratelli Grimm, nell’ordine un asino, un cane, un gatto e un gallo posti l’uno sopra l’altro per organizzare un concerto dagli esiti imprevedibili. I turisti impazziscono per questa scultura e smaniano per accarezzare le parti più lucide, ovverosia il naso dell’asino e le gambe anteriori che, se toccate, porterebbero fortuna. La fiaba viene rappresentata in primavera, estate e autunno a mezzogiorno preciso.Non è ancora il momento di riposare mente e gambe perché rimane da visitare il meraviglioso quartiere di Schnoor, reticolo formato da viuzze e stradine le cui maglie imbrigliano docilmente graziose casupole quattrocentesche e diversi locali pubblici. La sensazione è quella di trovarsi in un fiabesco villaggio d’altri tempi, ed effettivamente questo era in epoca medievale, popolato da artigiani (producevano prevalentemente corde e funi chiamate schnoor, cioè fila) commercianti e pescatori.
Il caratteristico vicolo di Lange Wieren porta alla Chiesa di Propsteikirke St. Johann, opera francescana di gran risalto attorniata da casettine color pastello. La Casa degli Sposi di Brema – la Hochzeitshaus – si trova nell’angolo chiamato Wüste Stätte: nella dimora dovevano un tempo soggiornare per una notte le coppie di forestieri neosposi a Brema. La Packhaus St. Jacobus è l’antico magazzino che i pellegrini in viaggio verso Santiago di Compostela scelgono quale rifugio durante il lungo cammino sacro.
Si rivela invece molto mondano e marcatamente turistico il Lungofiume di Schlachte, ricettacolo fibrillante di pub, ristoranti e mercatini presi letteralmente d’assalto in attesa di seguire i tanti eventi e le esibizioni concertistiche serali. Di giorno l’occasione è propizia per navigare il fiume a bordo di una barca, magari sorseggiando una birra fresca a marchio rigorosamente Beck’s (lo stabilimento si trova poco fuori la città e conviene visitarlo poiché il biglietto d’ingresso include 3 bicchieri di birra).
Memorabili i mercatini di Natale, nei quali s’addensano tipicità locali, pezzi d’artigianato e bancarelle variopinte, che di sabato si aggiungono al settimanale mercatino dell’antiquariato e delle pulci.
Il vicolo di Böttcherstrasse concentra in poco più di 110 metri alcune inusuali case in mattoni rossi, disposte qui grazie a un’idea dell’inventore del caffè decaffeinato Ludwig Roselius. All’ingresso della via troneggia il Lichtbringer (tradotto “portatore di luce”), un bellissimo e sgargiante rilievo dorato di Bernhart Hoetger.
Ben distaccato dal centro storico, il quartiere Das Viertel (ufficialmente Ostertor & Steintor) condensa in virtù delle sue arterie ove scorre argento vivo i più bei spettacoli musicali, teatrali e artistici del panorama cittadino, coadiuvati dalle diuturne aperture dei vari locali che sono i fautori della vita notturna, costellata inoltre di negozi in cui è d’obbligo perseverare con lo shopping. Il quartiere accoglie una cultura polivalente che ingloba il Parco di Wallanlagen (il mulino a vento ospita una caffetteria), la Galleria Kunsthalle, la Haus Gerhard Marcks, la Haus Wilhelm Wagenfeld e il Theater am Goetheplatz, in buona compagnia dei Neues Schauspielhaus, Brauhauskeller e il Teatro Moks.
Steintor è invece la zona forse più trasgressiva, dove prende posto la Helenstrasse, la strada a luci rosse. Gli amanti del calcio sicuramente passeranno dallo stadio cittadino, ben consci della grande squadra locale del Werder Brema, da tanti anni team altamente competitivo e partecipante alle massime competizioni europee.
Per respirare dell’aria pulita e praticare sani sport outdoor, l’ideale è recarvi al Bürgerpark, vasto polmone verde della città che si fregia di tanti spazi da percorrere a piedi, di corsa o in bicicletta, e dell’Emma Café affacciato su un incantevole laghetto.