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Sanlúcar de Barrameda, il Coto de Doñana e il pellegrinaggio del Rocío

Sanlucar de Barrameda, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sanlucar de Barrameda dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

  • Vergine del Rocio
  • Coto de Doñana
Sanlúcar de Barrameda, il suo nome deriva da un antico tempio denominato lucero (stella) dedicato a Venere, dea venerata dai Tartessi. A seguito della conversione al cristianesimo del luogo, il nome venne trasformato in San Lúcer. Da qui a Sanlúcar il passo fu breve.

Strettamente legata ai viaggi in America, dalle sue spiagge partì anche Magellano per il primo viaggio intorno al mondo, portato a termine da Elcano. Nella parte alta, sorgono dei conventi che paiono palazzi, enormi cantine e dimore signorili. Spicca la chiesa di Santa María de la O, con retablo churrigueresco e facciate in stile mudéjar. Città ripida, le sue vie si diramano dall'antico castello di Santiago, oggi in rovina, fin giù al quartiere di Bajo de Guía sulle rive del Guadalquivir, dove aprono i loro battenti celebri ristoranti di buon pesce.

In passato, Siviglia era raggiungibile da Sanlúcar solcando il fiume Guadalquivir. La stessa rotta viene oggigiorno ripercorsa da navi mercantili e yacht di lusso, quantunque la gente preferisca i collegamenti stradali. Si potrà anche raggiungere Sanlúcar da Puerto Santa María percorrendo il litorale e passando da Rota e Chipiona.

Nelle vicinanze si trova Rota, divenuta più cosmopolita grazie alla presenza della base navale, è da sempre centro marinaro e luogo di villeggiatura. Vi approdarono i fenici, i romani e gli arabi. Sul fronte dei monumenti, oltre ai resti delle antiche mura di cinta, conserva il castello di Luna nonché le chiese di Nuestra Señora de la O, risalente al XV sec., e quella di San Roque in stile neoclassico. Delle sue spiagge, ricordiamo La Castilla e Punta Candor. Lungo il medesimo litorale, a 16 km, sorge Chipiona, attorniata da vigneti ove si coltivano uve pregiate da cui si ricava un celebre moscatello. Oltre per l'ampia spiaggia, è celebre per il Santuario de Nuestra Señora de Regla, risalente al XIV sec., molto venerato in zona, la chiesa di Nuestra Señora de la O, il Faro e il monumento alla Cruz del Mar.

Attraversando il fiume Guadalquivir a bordo di un'imbarcazione, si accede al Coto de Doñana, uno dei parchi nazionali più belli della Spagna. Oltre a uno dei complessi di dune più rilevanti di tutt'Europa, vi trovano rifugio specie in via d'estinzione che giungono in stormi di migliaia di uccelli, all'inizio della primavera. È uno spettacolo davvero grandioso. L'unica traccia lasciata dall'Uomo su una spiaggia lunga 32 km è Torre Carboneras, una torre di vedetta di piccole dimensioni, del XVI sec. Nell'entroterra, iniziano a scorgersi le dune e le pinete. A inizio secolo, l'archeologo tedesco Schulten trascorse vari anni sul cosiddetto cerro del trigo (collinetta del frumento), alla ricerca della mitica città di Tartesso.

A Doñana si possono ancora intravedere, nascoste tra i pini, delle capanne dal tetto di paglia, simili a quelle utilizzate, come alloggio, dagli antichi abitanti della riserva, che vivevano praticamente della pesca e della produzione di carbone. All'altra estremità del parco, si trova il Centro accoglienza visitatori di Acebuche dove si potranno richiedere informazioni, optare per una visita guidata nel parco e acquistare dei souvenir. Giunti a Matalascañas, la costa comincerà a popolarsi per la presenza di quartieri residenziali.

Sanlúcar è una ottima meta per chi ama la gastronomia ed il buon vino. Una delle migliori occasioni per i turisti è quella di trascorrere qualche ora al Sanlúcar Tapas Fiera, un concorso tipico di gastronomia. Altre manifestazioni sono: la Feria de la Manzanilla a fine maggio, che si svolge all'inizio della stagione flamenco di Noches de Bajo de Guía, e concerti estivi di musica classica e jazz festival. L'estate è anche il periodo delle corse dei cavalli in spiaggia: ad agosto gli splendidi purosangue di razza andalusa si mostrano in spettacolari corse sulla spiaggia di Sanlucar.

Un'agevole strada asfaltata conduce al vicino santuario de El Rocío. L'omonimo abitato è un luogo tranquillo con qualche bar e ristorante. Immagine questa alquanto diversa da quella offerta in occasione del pellegrinaggio di Pentecoste, cui partecipa circa un milione di fedeli per inneggiare alla Vergine Maria - popolarmente soprannominata la Blanca Paloma - ivi apparsa nel XIII sec. e divenuta una delle figure più venerate di tutta l'Andalusia.

Fonte: Ufficio Spagnolo del Turismo
Milano 02/72004617 - Roma 06/6783106
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