Ponferrada (Spagna): la cittadella romana, il castello e Las Médulas
Ponferrada, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ponferrada dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
L'antico e il moderno si incontrano a Ponferrada, città spagnola di 70 mila abitanti nella Comunità autonoma di Castiglia e León. Situata a 543 metri di altitudine, su un verde altopiano alla confluenza dei fiumi Sil e Boeza, intorno al XII secolo era formata da un possente castello, un ponte e poco più. Fu proprio quel ponte di pietra e ferro sul corso del Sil, che i pellegrini diretti a Santiago de Compostela varcavano a piedi o a cavallo, a dare il nome a Ponferrada; ed è proprio quell'antico castello, impettito in cima alla città, a ricordare ai turisti un passato glorioso.
Il turismo, a dire il vero, è solo una delle risorse economiche di Ponferrada, che è prima di tutto una città industriale. Anche l'agricoltura, poco praticata nel centro, è invece fiorente nella regione circostante, dove si coltivano ortaggi e mele e si producono vini pregiati.
Nel I secolo a.C. i romani preferivano sfruttare i giacimenti auriferi, mediante la tecnica cosiddetta "ruina montium", ovvero "crollo dei monti": si faceva scorrere un getto d'acqua attraverso cunicoli scavati nel suolo, in modo che erodesse la roccia e raccogliesse le pagliuzze d'oro, da selezionare pazientemente dopo aver convogliato l'acqua in apposite vasche. Questa pratica, complici gli agenti atmosferici, ha originato il paesaggio suggestivo di Las Médulas, più simile a un canyon che a una miniera d'oro, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1997.
Dopo questa "età dell'oro", caduto l'impero romano, le scorrerie dei Vandali sembrarono condannare Ponferrada all'abbandono, finché il vescovo di Astorga, nel XII secolo, non decise di costruire il già citato ponte per i pellegrini. Conquistato un ruolo strategico, la città fu contesa nei secoli da vari padroni, e giunse infine nelle mani della Corona di Spagna. Trascorse pacificamente i suoi anni sino al XX secolo, quando divenne la città industriale che conosciamo.
I ritmi e le attività moderne non hanno cancellato le tracce del passato. Il Castillo di Ponferrada, dichiarato Monumento Storico e Culturale, è un complesso imponente di torri, mura, ponti e merli che si stagliano fieri contro il cielo e serbano un mistero in ogni pietra. Fondato nel XII secolo, più volte rimaneggiato nei secoli seguenti, il castello sul Sil è oggi accessibile dal versante meridionale, dove un ponte levatoio consente di superare il fossato. Giunti all'ingresso ci si trova al cospetto di una facciata grandiosa, incorniciata da due torrioni, e lungo il cortile interno si scoprono gli ambienti delle antiche corti medievali, dove circolavano signori, cavalieri e funzionari: dalle scuderie alla sala delle armi, all'ombra del maschio e delle torri, non è difficile immaginare la vita di secoli e secoli fa.
Il centro storico di Ponferrada è proprio ai piedi del castello. Potete visitarlo a partire dalla via del Reloj, così chiamata per la Torre del Reloj (Torre dell'Orologio). Fu Carlo I a farla costruire nel Cinquecento, in corrispondenza di un antico accesso alle mura.
A breve distanza ci sono il Convento delle Madres Concepcionistas, realizzato dal 1565 ad opera di Francisco Samper, e il Museo del Bierzo, allestito nell'antico Carcere reale, con una collezione permanente di pezzi storici e artistici della zona e uno spazio per le mostre temporanee. Particolarmente interessante è il piano terra, dedicato periodo compreso tra il Paleolitico e l'età romana, ma non manca una bella sezione di dipinti, statue e oggetti preziosi di epoca medievale. Degli ultimi anni si ripercorrono i cambiamenti socio-economici e si illustrano le caratteristiche della flora e della fauna regionali.
Tra gli edifici religiosi di Ponferrada spicca la Basilica dell'Encina, situata nell'omonima piazza, tradizionalmente adibita al mercato. Fondata nel 1573 secondo il gusto tipico del Rinascimento, arricchita di una torre barocca cinquanta anni dopo, la chiesa custodisce varie pale d'altare, tra cui una tavola cinquecentesca dipinta da Mateo Flores, e una pregevole scultura della Vergine dell'Encina, anche detta "La Morenita", essendo una delle antiche Madonne nere di Spagna. Secondo la leggenda fu un cavaliere Templare a trovare sotto una quercia (in spagnolo, appunto, "encina") la statua, che vi era stata nascosta per proteggerla dalle ruberie dei musulmani.
Per finire ammirate la Casa Consistorial di fine Seicento, l'Ospedale della Reina in stile rinascimentale e la chiesa di San Andrés, in stile barocco, custode di un Cristo dei Templari.
Nei dintorni della città potrete visitare tante altre località interessanti. Oltre alle già citate miniere d'oro di Las Medulas, dal paesaggio spettacolare, non perdete la chiesa di san Tomas de las Ollas, dichiarata Monumento Storico Artistico, la chiesa romanica di Santa Maria de Vizbayo a Otero e i vari monasteri mozarabici della cosiddetta Valle del Silencio.
Splendidi il centro di San Pedro de Montes, tutelato come complesso storico urbano, i ruderi del castello di Bembibre e la cattedrale di Astorga.
Non dimenticate che Ponferrada si trova lungo il Cammino di Santiago, quindi in zona potrete incontrare pellegrini e ostelli fatti apposta per loro, sempre animati da un allegro viavai di gente di ogni età e provenienza. L'itinerario taglia la provincia di León passando per tante mete interessanti come Cacabelos o Villafranca del Bierzo.
Infine, se siete amanti della natura, apprezzerete gli scenari del Parco Nazionale dei Picos de Europa, tra i migliori della Cordigliera Cantabrica, con percorsi panoramici come la Ruta del Cares o il Naranco de Bulnes.
Ovunque, nella regione, potrete gustare le squisitezze di una cucina genuina e saporita. Nel territorio del Bierzo e in particolare a Ponferrada assaggiate il botillo con cachelos, un insaccato affumicato servito con le patate, magari sorseggiando un buon bicchiere di vino della zona.
Ogni momento è buono per un peccato di gola, ma durante le feste la gastronomia tipica si fa ancora più ricca. Per fortuna le occasioni per festeggiare non sono poche: l'autunno è particolarmente vivace, con le Fiestas de la Encina della prima metà di settembre, e El Magosto di ottobre-novembre, ma non bisogna dimenticare le grandi celebrazioni della Settimana Santa, con le solenni processioni tradizionali.
Il clima di Ponferrada è mediterraneo continentale, con inverni miti, estati abbastanza fresche e precipitazioni piuttosto frequenti, con un picco nel periodo invernale. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 7 a una massima di 13°C, mentre quelle di luglio e agosto variano tra i 15 e i 25°C.
Ponferrada è servita dall'autostrada A6 che unisce Madrid a La Coruña (uscita 388 se si procede verso Madrid, uscita 382 se si va verso La Coruña): dalla capitale a Ponferrada ci sono circa 390 km. L'aeroporto di León, in località Virgen del Camino, è un centinaio di chilometri a est: una volta atterrati si può raggiungere Ponferrada con un'ora e 45 minuti di autobus o un'ora e 30 di viaggio in treno. Da Madrid Ponferrada è raggiungibile in 4 ore e mezza di autobus o almeno 5 ore e mezza di treno.
Il turismo, a dire il vero, è solo una delle risorse economiche di Ponferrada, che è prima di tutto una città industriale. Anche l'agricoltura, poco praticata nel centro, è invece fiorente nella regione circostante, dove si coltivano ortaggi e mele e si producono vini pregiati.
Nel I secolo a.C. i romani preferivano sfruttare i giacimenti auriferi, mediante la tecnica cosiddetta "ruina montium", ovvero "crollo dei monti": si faceva scorrere un getto d'acqua attraverso cunicoli scavati nel suolo, in modo che erodesse la roccia e raccogliesse le pagliuzze d'oro, da selezionare pazientemente dopo aver convogliato l'acqua in apposite vasche. Questa pratica, complici gli agenti atmosferici, ha originato il paesaggio suggestivo di Las Médulas, più simile a un canyon che a una miniera d'oro, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1997.
Dopo questa "età dell'oro", caduto l'impero romano, le scorrerie dei Vandali sembrarono condannare Ponferrada all'abbandono, finché il vescovo di Astorga, nel XII secolo, non decise di costruire il già citato ponte per i pellegrini. Conquistato un ruolo strategico, la città fu contesa nei secoli da vari padroni, e giunse infine nelle mani della Corona di Spagna. Trascorse pacificamente i suoi anni sino al XX secolo, quando divenne la città industriale che conosciamo.
I ritmi e le attività moderne non hanno cancellato le tracce del passato. Il Castillo di Ponferrada, dichiarato Monumento Storico e Culturale, è un complesso imponente di torri, mura, ponti e merli che si stagliano fieri contro il cielo e serbano un mistero in ogni pietra. Fondato nel XII secolo, più volte rimaneggiato nei secoli seguenti, il castello sul Sil è oggi accessibile dal versante meridionale, dove un ponte levatoio consente di superare il fossato. Giunti all'ingresso ci si trova al cospetto di una facciata grandiosa, incorniciata da due torrioni, e lungo il cortile interno si scoprono gli ambienti delle antiche corti medievali, dove circolavano signori, cavalieri e funzionari: dalle scuderie alla sala delle armi, all'ombra del maschio e delle torri, non è difficile immaginare la vita di secoli e secoli fa.
Il centro storico di Ponferrada è proprio ai piedi del castello. Potete visitarlo a partire dalla via del Reloj, così chiamata per la Torre del Reloj (Torre dell'Orologio). Fu Carlo I a farla costruire nel Cinquecento, in corrispondenza di un antico accesso alle mura.
A breve distanza ci sono il Convento delle Madres Concepcionistas, realizzato dal 1565 ad opera di Francisco Samper, e il Museo del Bierzo, allestito nell'antico Carcere reale, con una collezione permanente di pezzi storici e artistici della zona e uno spazio per le mostre temporanee. Particolarmente interessante è il piano terra, dedicato periodo compreso tra il Paleolitico e l'età romana, ma non manca una bella sezione di dipinti, statue e oggetti preziosi di epoca medievale. Degli ultimi anni si ripercorrono i cambiamenti socio-economici e si illustrano le caratteristiche della flora e della fauna regionali.
Tra gli edifici religiosi di Ponferrada spicca la Basilica dell'Encina, situata nell'omonima piazza, tradizionalmente adibita al mercato. Fondata nel 1573 secondo il gusto tipico del Rinascimento, arricchita di una torre barocca cinquanta anni dopo, la chiesa custodisce varie pale d'altare, tra cui una tavola cinquecentesca dipinta da Mateo Flores, e una pregevole scultura della Vergine dell'Encina, anche detta "La Morenita", essendo una delle antiche Madonne nere di Spagna. Secondo la leggenda fu un cavaliere Templare a trovare sotto una quercia (in spagnolo, appunto, "encina") la statua, che vi era stata nascosta per proteggerla dalle ruberie dei musulmani.
Per finire ammirate la Casa Consistorial di fine Seicento, l'Ospedale della Reina in stile rinascimentale e la chiesa di San Andrés, in stile barocco, custode di un Cristo dei Templari.
Nei dintorni della città potrete visitare tante altre località interessanti. Oltre alle già citate miniere d'oro di Las Medulas, dal paesaggio spettacolare, non perdete la chiesa di san Tomas de las Ollas, dichiarata Monumento Storico Artistico, la chiesa romanica di Santa Maria de Vizbayo a Otero e i vari monasteri mozarabici della cosiddetta Valle del Silencio.
Splendidi il centro di San Pedro de Montes, tutelato come complesso storico urbano, i ruderi del castello di Bembibre e la cattedrale di Astorga.
Non dimenticate che Ponferrada si trova lungo il Cammino di Santiago, quindi in zona potrete incontrare pellegrini e ostelli fatti apposta per loro, sempre animati da un allegro viavai di gente di ogni età e provenienza. L'itinerario taglia la provincia di León passando per tante mete interessanti come Cacabelos o Villafranca del Bierzo.
Infine, se siete amanti della natura, apprezzerete gli scenari del Parco Nazionale dei Picos de Europa, tra i migliori della Cordigliera Cantabrica, con percorsi panoramici come la Ruta del Cares o il Naranco de Bulnes.
Ovunque, nella regione, potrete gustare le squisitezze di una cucina genuina e saporita. Nel territorio del Bierzo e in particolare a Ponferrada assaggiate il botillo con cachelos, un insaccato affumicato servito con le patate, magari sorseggiando un buon bicchiere di vino della zona.
Ogni momento è buono per un peccato di gola, ma durante le feste la gastronomia tipica si fa ancora più ricca. Per fortuna le occasioni per festeggiare non sono poche: l'autunno è particolarmente vivace, con le Fiestas de la Encina della prima metà di settembre, e El Magosto di ottobre-novembre, ma non bisogna dimenticare le grandi celebrazioni della Settimana Santa, con le solenni processioni tradizionali.
Il clima di Ponferrada è mediterraneo continentale, con inverni miti, estati abbastanza fresche e precipitazioni piuttosto frequenti, con un picco nel periodo invernale. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 7 a una massima di 13°C, mentre quelle di luglio e agosto variano tra i 15 e i 25°C.
Ponferrada è servita dall'autostrada A6 che unisce Madrid a La Coruña (uscita 388 se si procede verso Madrid, uscita 382 se si va verso La Coruña): dalla capitale a Ponferrada ci sono circa 390 km. L'aeroporto di León, in località Virgen del Camino, è un centinaio di chilometri a est: una volta atterrati si può raggiungere Ponferrada con un'ora e 45 minuti di autobus o un'ora e 30 di viaggio in treno. Da Madrid Ponferrada è raggiungibile in 4 ore e mezza di autobus o almeno 5 ore e mezza di treno.