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Weekend a Trieste, tour tra i luoghi della letteratura

“Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore”. Da questi versi, con cui Umberto Saba descrive la sua Trieste, si può far partire il viaggio nella Trieste d’autore, sulle tracce di una città che ha affascinato e ispirato scrittori, letterati e intellettuali di tutta Europa che l’hanno scelta come protagonista delle proprie opere o come luogo in cui vivere. Tra questi si annoverano Italo Svevo, Scipio Slataper, Umberto Saba, Giani e Carlo Stuparich, ma anche letterati stranieri come James Joyce e Richard Francis Burton.

Il viaggio nella Trieste d’autore può iniziare proprio andando a scoprire le tre statue dedicate a Svevo, Joyce e Saba disposte in tre punti del centro cittadino: quella di Svevo in Piazza Hortis, quella di Saba in via San Nicolò e quella di Joyce sul ponte del Canal Grande. A Italo Svevo sono legati diversi luoghi della città come lo storico Caffè San Marco, dove lo scrittore si recava abitualmente, la Biblioteca Civica di Piazza Hortis, che ospita il Museo Sveviano dove Svevo amava immergersi nella lettura e nella scrittura o il Giardino Pubblico di via Giulia, dove ha ambientato diverse scene dei suoi romanzi tra cui Senilità.

Per seguire le tracce di James Joyce a Trieste, la città dove vide pubblicare o iniziò a scrivere i suoi romanzi più celebri, non si può prescindere da un passaggio davanti alla “Berlitz School” di via San Nicolò, in cui insegnava inglese e tramite cui conobbe Italo Svevo, al suo appartamento di Piazza Ponterosso o al caffè Stella Polare che abitualmente frequentava. Una curiosità: Joyce a Trieste cambiò addirittura nove case a causa del mancato pagamento dell’affitto.

Trieste è anche la città di Umberto Saba e alcuni luoghi sono resi indimenticabili dai suoi versi come via Rossetti, via del Monte e via del Lazzaretto Vecchio, nominate nelle sue poesie. Ma anche la città vecchia, il ghetto dei suoi antenati ebrei, la sinagoga, il vecchio cimitero ebraico, via San Nicolò - dove si trova ancora la libreria antiquaria che lui stesso gestiva - o il Caffè Tommaseo.

Sir Richard Francis Burton (viaggiatore, orientalista, traduttore, autore e studioso) è un’altra personalità interessante e sfaccettata che visse un lungo periodo a Trieste (fra il 1872 e il 1890) nel ruolo di Console Britannico. Assieme alla moglie Isabel si dedicò principalmente alla scrittura di numerosi libri sulle sue esperienze di viaggiatore ed esploratore e alla traduzione di opere della letteratura orientale, “Le mille e una notte” e il “Kama Sutra” su tutte. Burton dedicò molto del suo interesse anche al territorio in cui viveva, pubblicando opuscoli e articoli sui castellieri dell’Istria, sulle terme romane di Monfalcone e sul porto di Trieste.

Il miglior modo per godersi il viaggio nella Trieste d’autore è soggiornare in città con il Club di prodotto dell’Agenzia TurismoFVG “Weekend a Trieste” che comprende due notti in camera doppia con colazione inclusa, il pernottamento gratuito in camera con i genitori per un bambino di età inferiore ai 12 anni, una FVG Card da 48 ore - che permette di accedere a sconti o alla gratuità per musei, visite guidate, audioguide, prodotti tipici e trasporti - e un eventuale plus offerto dalla struttura alberghiera.
Fonte: Agenzia Turismofvg
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