Gite domenicali fuori porta in Molise. Dove andare in gita per un giorno
È la regione meno conosciuta d’Italia e forse proprio questo ha permesso di conservare i paesaggi intatti e incontaminati di cui si può godere da queste parti, dove si respira aria pura, si mangiano cibi genuini e si incontrano tradizioni tanto semplici quanto uniche.
Considerato da sempre la “porta del Sud" più profondo, il Molise propone al visitatore occasioni straordinarie di piacevole scoperta, tra borghi antichi, spiagge bianche, musei storici, itinerari nella Natura, sentieri di montagna e modernissimi impianti sciistici.
Ci sono, insomma, tutti gli ingredienti paesaggistici, storici, architettonici e artistici per poter trovare la meta giusta dove andare in gita per un giorno in Molise e rimanere incantati dai tesori che la “regione invisibile” custodisce da millenni; destinazioni magiche, perfette per passare una giornata originale, in coppia,a quattro o a sei zampe, in famiglia o con gli amici.
Questa piccola guida rappresenta un’occasione in più rispetto alla selezione di eventi del Molise che abbiamo già selezionato per voi e che raccontano le tradizioni più autentiche delle regione; il nostro obiettivo è, infatti, di fornirvi una lettura diversa del territorio, più intima, più nascosta, più misteriosa, più “invisibile”, più somigliante, in pratica, a questo splendido lembo di terra timida e bella come poche.
Molto probabilmente nell'antichità si chiamava Bovianum ed era una delle più importante città dei Pentri, la principale tra le tribù sannitiche; è Pietrabbondante, piccolo borgo montano situato sulle pendici del Monte Capraro, nota meta sciistica della regione con i modernissimi impianti di Capracotta. Il borgo oggi conta pochissimi abitanti ma custodisce uno dei complessi archeologici di epoca preromana più importante di tutto lo Stivale.
Non è un caso che i Longobardi abbiamo ribattezzato questa piccola cittadina con il nome di Pietrabbondante, perché proprio con i numerosi massi ricavati dal sito archeologico, ancor oggi meta ambita dai turisti amanti dell’arte, fu costruito il suggestivo e pittoresco centro storico durante il Medioevo, nonché i numerosi monumenti religiosi presenti nel tessuto urbano.
Lo spettacolare sito è composto dalle vestigia di due templi e di un teatro, la cui cavea conserva ancor oggi un’acustica perfetta, nonché da un monumento funerario e da una domus pubblica che doveva essere, viste le dimensioni e la ricchezza delle sue suppellettili, molto importante. Le testimonianze più antiche risalgono addirittura al V secolo a.C. e testimoniano l'importanza centrale che Bovianum aveva per le fiere e coraggiose popolazioni di lingua osca.
Passeggiare lungo il percorso guidato dell'imponente area archeologica suscita un’emozione unica, perché il tempo sembra dilatarsi di fronte all’abbondanza e alla bellezza delle tracce lasciate da persone che qui hanno vissuto quasi due millenni fa, ancora prima che si affermasse la supremazia degli antichi Romani su tutta la penisola italica.
Quando rientrate nel XXI secolo, vi consigliamo di fermarvi in una delle locande cittadine ad assaggiare la “‘mpaniccia”, la tipica pizza di farina di granturco con verdure, uno dei piatti più tradizionali della cucina molisana.
Per la prossima gita abbiamo scelto un vero gioiello, tant’è che ha conquistato il soprannome di Perla del Molise; stiamo parlando di un borgo piccolissimo, aggrappato con forza alla roccia, un pugno di case sparse che si tengono insieme e formano un piccolo presepe permanente, che, di notte, quando è illuminato, mozza il fiato tanto è bello.
Una passeggiata per il centro storico di Bagnoli del Trigno, con il Campanile di San Silvestro che spicca da lontano e il maestoso Castello Longobardo che domina su tutto l'abitato, regala emozioni indimenticabili: mentre ci si arrampica per le stradine che salgono veloci si rimane, infatti, colpiti dalle case e dai palazzi che sembrano edificati sulla roccia, come fossero un tutt'uno con essa. Arrivati in cima, nella zona di “Bagnoli di Sopra”, potrete godere di una vista da brivido sulla valle sottostante e di qualche scorcio suggestivo sui pittoreschi tetti cittadini.
Ovviamente nulla vieta, una volta terminata la visita a quello che è da annoverare tra i più bei borghi del Molise, di avventurarvi in una passeggiata nella rigogliosa natura circostante e, perché no, di fare un bel tuffo rinfrescante, se la stagione lo permette, nelle acque cristalline del fiume Trigno.
Un altro piccolo gioiello incastonato sulle pendici delle montagne, a soli 35 chilometri da Isernia, è il nostro prossimo obiettivo. Andiamo, infatti, a Frosolone, borgo abitato da poco più di 3000 anime dedite soprattutto alla produzione di formaggi squisiti, di prodotti agroalimentari unici e, soprattutto, di coltelli e forbici realizzati secondo le antiche tecniche tradizionali.
Una matassa di stradine tortuose e pittoresche si snodano serene, attraversate ogni tanto da qualche mucca, qualche capra o qualche pecora. Nella piazza principale si rimane colpiti dalla duecentesca Chiesa di Santa Maria Assunta e una visita va spesa anche nel Museo dei Ferri Taglienti, dove sono conservati centinaia di lame e forbici, recuperate nel corso del tempo dai discendenti delle famiglie artigiane che ancor oggi sono in attività e lavorano, forgiandoli anche a mano, coltelli di ogni dimensione. Vere e proprie opere d’arte, non semplici oggetti di uso quotidiano, la cui qualità ha vinto la ribalta internazionale, tant’è che un pugnale di Frosolone non può mancare nella collezione di un appassionato di armi bianche.
Pausa pranzo? In una delle tante trattorie locali, ad assaggiare provoloni, pecorini e tutti i piatti tipici locali, ricchi di gusto e tradizione e, se lo desiderate, nel pomeriggio potete fare un salto a dare un'occhiata a Castelpetroso, una delle più suggestive mete di pellegrinaggio italiane, con il suo imponente e spettacolare Santuario di Maria Santissima Addolorata.
Continuiamo la nostra esplorazione della provincia di Isernia con la visita a un altro sorprendente borgo che si arrampica su queste montagne; ci dirigiamo verso Rocchetta a Volturno, dove si trova il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali, splendido santuario che raccoglie testimonianze preziose dei due eventi bellici che hanno contraddistinto il secolo scorso e lasciato profonde ferite sul territorio italiano e negli occhi dei cittadini di tutto il mondo.
Forsi pochi lo sanno, ma il Molise è stato sanguinoso teatro di quegli anni: qui passavano, infatti, ben quattro linee di fronte e queste montagne sono state il palcoscenico di tragedie e conflitti.
Reperti, documenti, ricostruzioni narrative che raccontano la vita dei soldati in trincea, testimonianze di una memoria che non deve spegnersi, ma che bisogna tenere viva come monito perenne per le generazioni presenti e future. Ubicato in uno splendido frantoio ristrutturato, il museo è una vera eccellenza che meriterebbe un’eco maggiore rispetto a quella che attualmente riesce ad avere; la “Sala delle Armi”, ad esempio, è una vera chicca, perché ospita modelli di armi realmente usate, alcune delle quali decisamente rare e preziose.
Borghi arroccati e musei storici non sono, però, mete ideali se tra i componenti dell’equipaggio in partenza per la gita fuoriporta c’è qualche bambino che di scorci mozzafiato e di storia del secolo scorso ne fa volentieri a meno.
Se siete, quindi, alla ricerca di dove andare la domenica con i bambini in Molise, continuate a leggere questa piccola guida perché abbiamo selezionato per voi un paio di idee che soddisferanno sia le esigenze di grandi e piccini.
Andiamo a Pescolanciano, piccolo borgo di origine normanna noto per l'imponente fortezza il Castello di Alessandro, uno dei più belli di tutta la regione, ma anche per la Riserva MAB di Collemeluccio, polmone verde di particolare pregio, con la sua distesa di preziosi abeti bianchi e la sua ricca fauna.
Proprio nella Riserva vi mandiamo, dove potrete incontrare donnole, volpi, scoiattoli, ghiri, picchi e tante altre specie di animali rari, che sicuramente incanteranno i vostri piccoli; potete, infine, concludere la giornata e fare felici i vostri bambini proponendo loro una bella escursione a cavallo, fermandovi presso uno dei numerosi maneggi presenti, dove potrete mangiare anche un boccone o allestire un simpatico picnic.
Un’altra gita a misura di bambino in Molise è rappresentata da un museo, solitamente luogo poco amato dai più piccoli, ma quello che vi proponiamo riuscirà sicuramente ad attirare la loro attenzione. Stiamo parlando del Museo del Paleolitico di Isernia, sorto intorno all’area archeologica La Pineta, una delle più vaste per quanto riguarda i reperti risalenti alla Preistoria, ancor oggi riportati alla luce dagli scavi continuamente in corso.
Il parco didattico offre un percorso espositivo di grande suggestione, che copre una superficie di circa 700 mq, lungo il quale sarà possibile ammirare, attraverso gli stessi reperti perfettamente restaurati, i documenti e i percorsi multimediali digitalizzati, l’attività svolta dagli archeologi nel corso dei decenni.
Con l’ultimo Padiglione, infine, altri 800 mq di esposizione, viene illustrata la storia dell’evoluzione dell’Uomo: una capanna preistorica, antiche incisioni rupestri e, addirittura, la ricostruzione di un esemplare di Elefante Preistorico, il temibile e mitologico Mammuth lasceranno tutti a bocca aperta. Imperdibile!
Anche quando Giove Pluvio si dà troppo da fare è un problema trovare una meta dove spendere la propria domenica di relax. Ma non vi preoccupate, noi siamo qui a risolvervi il problema; abbiamo, infatti individuato un paio di appetibili posti dove andare quando piove in Molise, in modo che non dobbiate rinunciare alla giusta dose di divertimento che vi siete guadagnati.
Appetibili è proprio l’aggettivo giusto, quantomeno per la prima gita che vi dedichiamo: vi mandiamo, infatti, a mangiare i “v’scuott”, il tipico tarallo di Venafro, delizioso borgo ubicato nell’alta valle del Volturno e da sempre, grazie alla posizione favorevole, importante centro commerciale, religioso e politico delle varie civiltà che in questa ricca zona si sono succedute.
Noi, però, qui vi ci andiamo per dare gioia ai vostri palati, più che per soddisfare i vostri occhi, perché questa è terra di ricche tradizioni culinarie, che potrete sicuramente assaggiare sedendovi al tavolo di una delle numerose trattorie: a parte i friabilissimi taralli, infatti, potrete assaggiare specialità superbe come il baccalà alla m’ntanara, ovvero fritto nel prelibato olio locale, noto fin dai tempi più antichi, il cuanscion, una torta salata con la base di pastafrolla, la polenta ch’ì caurigi, la classica polenta verde locale, e una bella porzione di pastiera di riso, il tutto accompagnato da numerosi calici di vino locale. Vi assicuriamo che se seguirete le nostre indicazioni, della pioggia che batte fuori non vi interesserà più molto. Provare per credere!
Per la seconda gita abbiamo scelto qualcosa di più istituzionale, quantomeno formalmente.
Vi mandiamo, infatti, a Campobasso a visitare il Museo dei Misteri, uno dei poli museali più significativi dell’intero Molise. Attenzione, però, perché il nome potrebbe trarvi in inganno: i Misteri non hanno nulla a che fare con pratiche magiche o misteriose, ma sono delle particolari macchine, nate grazie al genio di Paolo Saverio di Zinnio, importante artista locale, che servono per mettere in scena dei veri e propri quadri viventi durante la notissima Processione dei Misteri, una delle feste più importanti della tradizione popolare molisana: bambini, vecchi, uomini e donne vengono letteralmente appesi ai macchinari e portati in processione mentre rappresentano “ in volo” scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Nel museo sono conservate le tredici macchine che ogni anno sfilano durante la festa ed è possibile ammirarne la splendida fattura, progettuale e materica; in altre sale, attraverso documenti e contributi multimediali, è possibile imparare a conoscere le caratteristiche e le curiosità di questa manifestazione così particolare e suggestiva.
Concludiamo la nostra guida regalando un paio di idee originali ai gitaioli che senza Fido non si muovono di casa. Chiunque abbia la fortuna di vivere la sua giornata con un quattrozampe sa quanto sia bello passare del tempo insieme a lui, ma, altrettanto, sa quanto sia importante trovare luoghi adeguati alla sua voglia di correre, giocare e scoprire.
Partiamo con la prima delle gita con il cane in Molise che abbiamo scelto per voi: il Lago di Castel San Vincenzo, un invaso artificiale realizzato per alimentare una centrale idroelettrica, situato lungo il confine con il Lazio e considerato uno dei laghi più belli del Molise.
Nonostante la sua origine, il lago è perfettamente integrato nella natura intatta che c’è da queste parti e sarà un piacere, sia per voi che per il vostro fedele amico, passeggiare lungo le sue sponde, addentrandosi, magari, sui sentieri che si inoltrano all’interno, un vero paradiso per gli amanti dei percorsi naturalistici.
Un’area ombreggiata e attrezzata per i picnic, infine, si rivelerà perfetta per consentirvi di fare un momento di sosta piacevole e rilassante.
Concludiamo il nostro viaggio con una passeggiata in una delle Oasi WWF più intatte e selvagge, quella di Guardiaregia-Campochiaro, 3135 ettari di spettacolari scenari naturali, tra paesaggi montani e coltivazioni tipiche della collina.
Proprio partendo da Campochiaro si entra nel Parco Comunale delle Fontane e lungo un sentiero meraviglioso si arriva, in circa un’ora di cammino, a Guardiaregia; splendide le fontane che si incontrano sul percorso, ideali anche per dissetare sia i bipedi sia i quadrupedi che fanno parte del team, e incantevoli i profumi e i colori che abbondano ovunque.
La Strada delle Fontane costeggia l'Oasi, all’interno della quale potrete, infine, trovare altri sentieri da percorrere in piena libertà, prestando ovviamente la dovuta attenzione alle specie floro-faunistiche presenti e avendo la cura di non danneggiare gli habitat naturali. Buona passeggiata!
Se ti interessa l'argomento visita anche il nostro canale dedicato agli itinerari in Molise.
Considerato da sempre la “porta del Sud" più profondo, il Molise propone al visitatore occasioni straordinarie di piacevole scoperta, tra borghi antichi, spiagge bianche, musei storici, itinerari nella Natura, sentieri di montagna e modernissimi impianti sciistici.
Ci sono, insomma, tutti gli ingredienti paesaggistici, storici, architettonici e artistici per poter trovare la meta giusta dove andare in gita per un giorno in Molise e rimanere incantati dai tesori che la “regione invisibile” custodisce da millenni; destinazioni magiche, perfette per passare una giornata originale, in coppia,a quattro o a sei zampe, in famiglia o con gli amici.
Questa piccola guida rappresenta un’occasione in più rispetto alla selezione di eventi del Molise che abbiamo già selezionato per voi e che raccontano le tradizioni più autentiche delle regione; il nostro obiettivo è, infatti, di fornirvi una lettura diversa del territorio, più intima, più nascosta, più misteriosa, più “invisibile”, più somigliante, in pratica, a questo splendido lembo di terra timida e bella come poche.
Il Santuario di Pietrabbondante: sulle tracce dei Sanniti
Molto probabilmente nell'antichità si chiamava Bovianum ed era una delle più importante città dei Pentri, la principale tra le tribù sannitiche; è Pietrabbondante, piccolo borgo montano situato sulle pendici del Monte Capraro, nota meta sciistica della regione con i modernissimi impianti di Capracotta. Il borgo oggi conta pochissimi abitanti ma custodisce uno dei complessi archeologici di epoca preromana più importante di tutto lo Stivale.
Non è un caso che i Longobardi abbiamo ribattezzato questa piccola cittadina con il nome di Pietrabbondante, perché proprio con i numerosi massi ricavati dal sito archeologico, ancor oggi meta ambita dai turisti amanti dell’arte, fu costruito il suggestivo e pittoresco centro storico durante il Medioevo, nonché i numerosi monumenti religiosi presenti nel tessuto urbano.
Lo spettacolare sito è composto dalle vestigia di due templi e di un teatro, la cui cavea conserva ancor oggi un’acustica perfetta, nonché da un monumento funerario e da una domus pubblica che doveva essere, viste le dimensioni e la ricchezza delle sue suppellettili, molto importante. Le testimonianze più antiche risalgono addirittura al V secolo a.C. e testimoniano l'importanza centrale che Bovianum aveva per le fiere e coraggiose popolazioni di lingua osca.
Passeggiare lungo il percorso guidato dell'imponente area archeologica suscita un’emozione unica, perché il tempo sembra dilatarsi di fronte all’abbondanza e alla bellezza delle tracce lasciate da persone che qui hanno vissuto quasi due millenni fa, ancora prima che si affermasse la supremazia degli antichi Romani su tutta la penisola italica.
Quando rientrate nel XXI secolo, vi consigliamo di fermarvi in una delle locande cittadine ad assaggiare la “‘mpaniccia”, la tipica pizza di farina di granturco con verdure, uno dei piatti più tradizionali della cucina molisana.
Bagnoli del Trigno: la Perla del Molise
Per la prossima gita abbiamo scelto un vero gioiello, tant’è che ha conquistato il soprannome di Perla del Molise; stiamo parlando di un borgo piccolissimo, aggrappato con forza alla roccia, un pugno di case sparse che si tengono insieme e formano un piccolo presepe permanente, che, di notte, quando è illuminato, mozza il fiato tanto è bello.
Una passeggiata per il centro storico di Bagnoli del Trigno, con il Campanile di San Silvestro che spicca da lontano e il maestoso Castello Longobardo che domina su tutto l'abitato, regala emozioni indimenticabili: mentre ci si arrampica per le stradine che salgono veloci si rimane, infatti, colpiti dalle case e dai palazzi che sembrano edificati sulla roccia, come fossero un tutt'uno con essa. Arrivati in cima, nella zona di “Bagnoli di Sopra”, potrete godere di una vista da brivido sulla valle sottostante e di qualche scorcio suggestivo sui pittoreschi tetti cittadini.
Ovviamente nulla vieta, una volta terminata la visita a quello che è da annoverare tra i più bei borghi del Molise, di avventurarvi in una passeggiata nella rigogliosa natura circostante e, perché no, di fare un bel tuffo rinfrescante, se la stagione lo permette, nelle acque cristalline del fiume Trigno.
Le lame di Frosolone e la Basilica di Castelpetroso
Un altro piccolo gioiello incastonato sulle pendici delle montagne, a soli 35 chilometri da Isernia, è il nostro prossimo obiettivo. Andiamo, infatti, a Frosolone, borgo abitato da poco più di 3000 anime dedite soprattutto alla produzione di formaggi squisiti, di prodotti agroalimentari unici e, soprattutto, di coltelli e forbici realizzati secondo le antiche tecniche tradizionali.
Una matassa di stradine tortuose e pittoresche si snodano serene, attraversate ogni tanto da qualche mucca, qualche capra o qualche pecora. Nella piazza principale si rimane colpiti dalla duecentesca Chiesa di Santa Maria Assunta e una visita va spesa anche nel Museo dei Ferri Taglienti, dove sono conservati centinaia di lame e forbici, recuperate nel corso del tempo dai discendenti delle famiglie artigiane che ancor oggi sono in attività e lavorano, forgiandoli anche a mano, coltelli di ogni dimensione. Vere e proprie opere d’arte, non semplici oggetti di uso quotidiano, la cui qualità ha vinto la ribalta internazionale, tant’è che un pugnale di Frosolone non può mancare nella collezione di un appassionato di armi bianche.
Pausa pranzo? In una delle tante trattorie locali, ad assaggiare provoloni, pecorini e tutti i piatti tipici locali, ricchi di gusto e tradizione e, se lo desiderate, nel pomeriggio potete fare un salto a dare un'occhiata a Castelpetroso, una delle più suggestive mete di pellegrinaggio italiane, con il suo imponente e spettacolare Santuario di Maria Santissima Addolorata.
Museo Internazionale delle Guerre Mondiali
Continuiamo la nostra esplorazione della provincia di Isernia con la visita a un altro sorprendente borgo che si arrampica su queste montagne; ci dirigiamo verso Rocchetta a Volturno, dove si trova il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali, splendido santuario che raccoglie testimonianze preziose dei due eventi bellici che hanno contraddistinto il secolo scorso e lasciato profonde ferite sul territorio italiano e negli occhi dei cittadini di tutto il mondo.
Forsi pochi lo sanno, ma il Molise è stato sanguinoso teatro di quegli anni: qui passavano, infatti, ben quattro linee di fronte e queste montagne sono state il palcoscenico di tragedie e conflitti.
Reperti, documenti, ricostruzioni narrative che raccontano la vita dei soldati in trincea, testimonianze di una memoria che non deve spegnersi, ma che bisogna tenere viva come monito perenne per le generazioni presenti e future. Ubicato in uno splendido frantoio ristrutturato, il museo è una vera eccellenza che meriterebbe un’eco maggiore rispetto a quella che attualmente riesce ad avere; la “Sala delle Armi”, ad esempio, è una vera chicca, perché ospita modelli di armi realmente usate, alcune delle quali decisamente rare e preziose.
Castelli, cavalli e mammuth: in gita con i più piccoli
Borghi arroccati e musei storici non sono, però, mete ideali se tra i componenti dell’equipaggio in partenza per la gita fuoriporta c’è qualche bambino che di scorci mozzafiato e di storia del secolo scorso ne fa volentieri a meno.
Se siete, quindi, alla ricerca di dove andare la domenica con i bambini in Molise, continuate a leggere questa piccola guida perché abbiamo selezionato per voi un paio di idee che soddisferanno sia le esigenze di grandi e piccini.
Andiamo a Pescolanciano, piccolo borgo di origine normanna noto per l'imponente fortezza il Castello di Alessandro, uno dei più belli di tutta la regione, ma anche per la Riserva MAB di Collemeluccio, polmone verde di particolare pregio, con la sua distesa di preziosi abeti bianchi e la sua ricca fauna.
Proprio nella Riserva vi mandiamo, dove potrete incontrare donnole, volpi, scoiattoli, ghiri, picchi e tante altre specie di animali rari, che sicuramente incanteranno i vostri piccoli; potete, infine, concludere la giornata e fare felici i vostri bambini proponendo loro una bella escursione a cavallo, fermandovi presso uno dei numerosi maneggi presenti, dove potrete mangiare anche un boccone o allestire un simpatico picnic.
Un’altra gita a misura di bambino in Molise è rappresentata da un museo, solitamente luogo poco amato dai più piccoli, ma quello che vi proponiamo riuscirà sicuramente ad attirare la loro attenzione. Stiamo parlando del Museo del Paleolitico di Isernia, sorto intorno all’area archeologica La Pineta, una delle più vaste per quanto riguarda i reperti risalenti alla Preistoria, ancor oggi riportati alla luce dagli scavi continuamente in corso.
Il parco didattico offre un percorso espositivo di grande suggestione, che copre una superficie di circa 700 mq, lungo il quale sarà possibile ammirare, attraverso gli stessi reperti perfettamente restaurati, i documenti e i percorsi multimediali digitalizzati, l’attività svolta dagli archeologi nel corso dei decenni.
Con l’ultimo Padiglione, infine, altri 800 mq di esposizione, viene illustrata la storia dell’evoluzione dell’Uomo: una capanna preistorica, antiche incisioni rupestri e, addirittura, la ricostruzione di un esemplare di Elefante Preistorico, il temibile e mitologico Mammuth lasceranno tutti a bocca aperta. Imperdibile!
Taralli e Misteri: dove andare in un giorno di pioggia in Molise
Anche quando Giove Pluvio si dà troppo da fare è un problema trovare una meta dove spendere la propria domenica di relax. Ma non vi preoccupate, noi siamo qui a risolvervi il problema; abbiamo, infatti individuato un paio di appetibili posti dove andare quando piove in Molise, in modo che non dobbiate rinunciare alla giusta dose di divertimento che vi siete guadagnati.
Appetibili è proprio l’aggettivo giusto, quantomeno per la prima gita che vi dedichiamo: vi mandiamo, infatti, a mangiare i “v’scuott”, il tipico tarallo di Venafro, delizioso borgo ubicato nell’alta valle del Volturno e da sempre, grazie alla posizione favorevole, importante centro commerciale, religioso e politico delle varie civiltà che in questa ricca zona si sono succedute.
Noi, però, qui vi ci andiamo per dare gioia ai vostri palati, più che per soddisfare i vostri occhi, perché questa è terra di ricche tradizioni culinarie, che potrete sicuramente assaggiare sedendovi al tavolo di una delle numerose trattorie: a parte i friabilissimi taralli, infatti, potrete assaggiare specialità superbe come il baccalà alla m’ntanara, ovvero fritto nel prelibato olio locale, noto fin dai tempi più antichi, il cuanscion, una torta salata con la base di pastafrolla, la polenta ch’ì caurigi, la classica polenta verde locale, e una bella porzione di pastiera di riso, il tutto accompagnato da numerosi calici di vino locale. Vi assicuriamo che se seguirete le nostre indicazioni, della pioggia che batte fuori non vi interesserà più molto. Provare per credere!
Per la seconda gita abbiamo scelto qualcosa di più istituzionale, quantomeno formalmente.
Vi mandiamo, infatti, a Campobasso a visitare il Museo dei Misteri, uno dei poli museali più significativi dell’intero Molise. Attenzione, però, perché il nome potrebbe trarvi in inganno: i Misteri non hanno nulla a che fare con pratiche magiche o misteriose, ma sono delle particolari macchine, nate grazie al genio di Paolo Saverio di Zinnio, importante artista locale, che servono per mettere in scena dei veri e propri quadri viventi durante la notissima Processione dei Misteri, una delle feste più importanti della tradizione popolare molisana: bambini, vecchi, uomini e donne vengono letteralmente appesi ai macchinari e portati in processione mentre rappresentano “ in volo” scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Nel museo sono conservate le tredici macchine che ogni anno sfilano durante la festa ed è possibile ammirarne la splendida fattura, progettuale e materica; in altre sale, attraverso documenti e contributi multimediali, è possibile imparare a conoscere le caratteristiche e le curiosità di questa manifestazione così particolare e suggestiva.
Gite con il cane in Molise: laghi artificiali e trekking
Concludiamo la nostra guida regalando un paio di idee originali ai gitaioli che senza Fido non si muovono di casa. Chiunque abbia la fortuna di vivere la sua giornata con un quattrozampe sa quanto sia bello passare del tempo insieme a lui, ma, altrettanto, sa quanto sia importante trovare luoghi adeguati alla sua voglia di correre, giocare e scoprire.
Partiamo con la prima delle gita con il cane in Molise che abbiamo scelto per voi: il Lago di Castel San Vincenzo, un invaso artificiale realizzato per alimentare una centrale idroelettrica, situato lungo il confine con il Lazio e considerato uno dei laghi più belli del Molise.
Nonostante la sua origine, il lago è perfettamente integrato nella natura intatta che c’è da queste parti e sarà un piacere, sia per voi che per il vostro fedele amico, passeggiare lungo le sue sponde, addentrandosi, magari, sui sentieri che si inoltrano all’interno, un vero paradiso per gli amanti dei percorsi naturalistici.
Un’area ombreggiata e attrezzata per i picnic, infine, si rivelerà perfetta per consentirvi di fare un momento di sosta piacevole e rilassante.
Concludiamo il nostro viaggio con una passeggiata in una delle Oasi WWF più intatte e selvagge, quella di Guardiaregia-Campochiaro, 3135 ettari di spettacolari scenari naturali, tra paesaggi montani e coltivazioni tipiche della collina.
Proprio partendo da Campochiaro si entra nel Parco Comunale delle Fontane e lungo un sentiero meraviglioso si arriva, in circa un’ora di cammino, a Guardiaregia; splendide le fontane che si incontrano sul percorso, ideali anche per dissetare sia i bipedi sia i quadrupedi che fanno parte del team, e incantevoli i profumi e i colori che abbondano ovunque.
La Strada delle Fontane costeggia l'Oasi, all’interno della quale potrete, infine, trovare altri sentieri da percorrere in piena libertà, prestando ovviamente la dovuta attenzione alle specie floro-faunistiche presenti e avendo la cura di non danneggiare gli habitat naturali. Buona passeggiata!
Se ti interessa l'argomento visita anche il nostro canale dedicato agli itinerari in Molise.