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Le spiagge pių belle della Sardegna del Sud

Le spiagge più belle della Sardegna del Sud incantano e conquistano. Anche quelle del nord, a dire il vero, ma di quelle ne parlano tutti. Non è un caso che la Sardegna sia una delle mete turistiche più apprezzate e visitate dai viaggiatori di tutta Europa.
Mare cristallino e incontaminato, con colori che variano dal blu cobalto al verde smeraldo, spiagge caraibiche di sabbia bianca, calette isolate e nascoste raggiungibili solo via mare, una natura selvaggia, autentica e suggestiva, tradizioni culturali ed enogastronomiche rinomate e abitanti che dimostrano un animo indipendente, generoso e leale, al limite del brusco qualche volta, ma indubbiamente affascinante.

Questi sono gli ingredienti che generalizzando possiamo ritrovare su tutto il vasto territorio dell’isola, quelle caratteristiche che ci spingono a considerare le vacanze spese sul suolo sardo un sogno da realizzare almeno una volta nella vita. Esistono però notevoli differenze tra la la zona a nord, la costa orientale e la parte meridionale dell’isola, che si dimostrano importanti quando si deve scegliere la vacanza che ci somiglia di più e meglio soddisfa le nostre esigenze di viaggiatori.

È interminabile la lista delle località balneari della Sardegna; se la parte occidentale con la Costa Smeralda è quella dei VIP, delle spiagge perfette e del lusso, mentre quella orientale è la regione perfetta per gli amanti dell’avventura e delle escursioni, la costa del sud è la meno conosciuta e quindi la meno turistica, ma, forse proprio per questo, anche la più seducente.

La Sardegna compresa tra il Golfo di Oristano e il Golfo di Cagliari presenta coste meno frastagliate, lunghe spiagge di sabbia bianca e servizi più a misura di famiglia, declinati secondo la tradizione e la semplicità.
La minor “fama” la rende inoltre perfetta per quei viaggiatori che amano le vacanze on the road, in sella a una moto o al volante di un’automobile a percorrere nastri d’asfalto alla scoperta di posti nuovi, spiagge magnifiche, borghi storici e tradizioni che hanno le radici ben piantate in un passato carico di storia e cultura. In fondo è semplice: basta volare su Cagliari e qui noleggiare un'auto all'aeroporto Elmas per vivere il sud della regione in totale libertà.

Quali sono le spiagge più nelle della Sardegna del Sud?

Di seguito potete trovare tre itinerari che hanno l’obiettivo di diventare guida ispiratrice per chi è alla ricerca dell'esperienza più autentica. Sono viaggi tra le spiagge più belle della Sardegna del Sud, dove il mare diventa protagonista indiscusso e i paesaggi immagini da cartolina da appuntare nella memoria, là dove si custodiscono i ricordi più belli.

La zona sud-orientale: da Portu de S’Illixi a Punta Molentis


Partiamo dalla zona sud-orientale, esattamente da quel tratto di costa compreso tra il promontorio di Capo Ferrato e Punta Molentis, 30 km che alternano spiagge di sabbia dorata lambite da specchi d'acqua turchesi a scogli e calette dove le acque si fanno particolarmente trasparenti e cristalline.

A incorniciare tutto una vegetazione rigogliosa e profumata fatta di lentisco, ginepro, mirto e corbezzolo, la classica macchia mediterranea.
Una strada statale diretta consente di percorrere questo tratto con facilità, anche se le più antiche strade interne, un po' tortuose a dire il vero, offrono scorci paesaggistici di notevole fascino.

La prima spiaggia partendo da nord è in località Feraxi, sulla costa di Muravera, a nord rispetto a Capo Ferrato; si chiama Portu de S'Illixi ed è formata da due insenature divise da un promontorio di granito rossastro e protette da un costone roccioso che le abbraccia alle spalle.
La sabbia è dorata, a grana media, e caratterizzata dalla presenza di piccole conchiglie chiare che riflettendo i raggi del sole illuminano la spiaggia, lunga ben 250 metri. Il fondale è sabbioso, qualità che conferisce all'acqua una colorazione verde smeraldo, e diventa velocemente fondo, rivelandosi perfetto per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni.

Come arrivare: Portu de S'Illixi si raggiunge a piedi scendendo dalla scogliera a sud dello stagno Feraxi, dove si può lasciare l'automobile, o, in alternativa, imboccando la Strada Panoramica di Capo Ferrato sulla quale a un certo punto si trova una deviazione che porta fin quasi all'entrata principale della spiaggia. Si consiglia di lasciare la macchina sulla strada e di procedere lungo la stradina sterrata a piedi.

Nei dieci chilometri successivi in direzione sud troviamo Costa Rei, spesso presente nelle classifiche delle spiagge più belle del mondo.
Una lingua di soffice sabbia bianca rosata lunga 8 km accoglie i turisti, i quali rimangono solitamente incantati dalle acque cristalline che vicino agli scogli creano piscine naturali di un colore blu profondo.
Numerose le bellissime spiaggettine presenti che ricordano paesaggi tropicali da sogno e offrono ai bagnanti servizi su misura, quali ombrelloni, sdraio, bar, punti noleggio di gommoni, pedalò e tutto quello che serve per soddisfare le esigenze di grandi e piccini. Per chi non ama invece la confusione ci sono calette più nascoste e spiagge libere, adatte per i viaggiatori più avventurosi e solitari.
Particolarmente suggestivo è lo Scoglio di Peppino, un imponente scoglio piatto di granito grigio chiaro che emerge poco al largo e può essere raggiunto sia a nuoto che a piedi, grazie a una striscia di sabbia che lo collega alla terraferma.

Come arrivare: Costa Rei è facilmente raggiungibile percorrendo la Strada Statale 125 e seguendo le indicazioni. Molti sono i parcheggi presenti all'altezza delle passerelle che portano all’interno della lunga spiaggia.

Proseguendo verso sud per circa 7 km si trova la spiaggia di Cala Sinzias, per avere accesso alla quale bisogna percorrere a piedi un sentiero scavato fra gli eucalipti.
Simile a Cala Rei, sia per l'ampiezza dell'arenile sia per la sabbia bianca ed il mare limpido ed azzurro, Cala Sinzias è famosa per i riflessi cangianti dell'acqua, dovuti ai lastroni piatti di roccia del fondale che riflettono i raggi del sole.
Va ricordato inoltre che le acque antistanti questa spiaggia sono state segnalate da Goletta Verde per la purezza e l'assenza di inquinamento.
Cala Sinzias si rivela quindi particolarmente indicata per le famiglie con i bambini, grazie al fondale particolarmente basso e facile, ma anche agli appassionati del mare e dei fondali ricchi di fauna marina.

Come arrivare: come Cala Rei, anche Cala Sinzias è facilmente raggiungibile dalla Strada Statale Panoramica 125; basta infatti seguire le indicazioni che conducono ai parcheggi ubicati poco prima dell'ingresso al sentiero che deve essere percorso per raggiungere la riva del mare.

Percorrendo altri 12 km sempre in direzione sud si arriva a Punta Molentis, una delle spiagge, forse la più caratteristica, di Villasimius, il rinomato centro turistico.
Punta Molentis deve il suo nome all'asino, che in dialetto sardo si dice "molente"; che veniva infatti utilizzato per le attività estrattive del granito, abbondante in tutta la zona. Situata in un'incantevole insenatura, presenta un arenile fatto di sabbia candida e propone scenari suggestivi che si aprono alle sue spalle, grazie alla collina lussureggiante sulla quale si trovano i resti di un antico nuraghe. La piccola spiaggia di circa 100 metri è meta ideale del turista esigente alla ricerca di silenzio e relax.
Punta Molentis fa parte dell'Area Marina Protetta di Capo Carbonara e infatti offre fondali straordinari che fanno la felicità dell'appassionato di snorkeling e diving.
Rinomato anche il piccolo ristorante che durante i mesi estivi propone, esclusivamente su prenotazione, piatti a base di pesce appena pescato.

Come arrivare: anche Puntas Molentis è raggiungibile percorrendo la Strada Statale 125 e la Provinciale 18, sulla quale è possibile trovare le indicazioni, pochi chilometri prima di Villasimius, che conducono fino all'ingresso della spiaggia.

La zona meridionale: Baia di Chia


Ci spostiamo ora nell'estremo sud della Sardegna, leggermente spostati verso ovest, dopo aver passato il bellissimo Golfo di Cagliari e ci dirigiamo verso la Baia di Chia, tratto di costa di poco meno di 10 km che si è guadagnato, non a torto, l'appellativo di Caraibi della Sardegna.
Siamo infatti di fronte ad un continuo susseguirsi di spiagge, calette, cordoni di dune maestose di sabbia finissima e candida, promontori, isolotti affioranti e pareti a picco sul mare ricoperte di ginepri secolari, pini ed eucalipti, mentre l'entroterra presenta paesaggi intatti e spettacoli unici.
Questo lembo di terra baciato dalla fortuna è infatti la casa dei fenicotteri rosa che stazionano quotidianamente nei numerosi stagni e di quegli animali selvatici che vivono liberi nella Riserva Naturale di Is Cannoneris.
Una suggestiva strada panoramica corre sulla costa e consente di raggiungere agevolmente tutte le spiagge presenti, proponendo anche scorci paesaggistici di notevole bellezza.

Imperdibile è la spiaggia di Su Giudeu con la sua caratteristica forma a mezzaluna, ubicata sulla estrema punta meridionale della costa sarda. Considerata una delle perle della Sardegna, Su Giudeu deve il suo nome al polpo che nuota nelle acque cristalline che bagnano i due scogli antistanti l'arenile, facilmente raggiungibili sia a nuoto che a piedi, lungo un tratto sabbioso a pelo d'acqua.
Sabbia che sembra talco, e per il colore e per la consistenza, ed un mare limpido e turchese, con un fondale sabbioso e poco profondo per parecchie decine di metri sono gli ingredienti magici di questa spiaggia che si rivela perfetta per le famiglie con bambini, grazie alla sicurezza delle sue acque, ai servizi e alle attrezzature presenti, quali chioschi, punti ristoro, parcheggi, possibilità di noleggiare sdraio e lettini e, per chi desidera soggiornare nelle vicinanze, hotel e campeggi.

Come arrivare: arrivare a Su Giudeu è molto semplice: basta percorrere la Strada Statale Panoramica 195 e seguire le indicazioni. Una volta arrivati al parcheggio si deve proseguire a piedi lungo il sentiero che porta direttamente in spiaggia.

Meno di 500 metri più a sud c'è Cala Cipolla, un'altra gemma di questa costa. Più isolata di Su Giudeu e soprattutto meno attrezzata, Cala Cipolla è ideale per i viaggiatori alla ricerca di una vacanza libera a pieno contatto con la natura.
Si tratta di una piccola caletta circondata da rocce granitiche rosate che la proteggono dal vento e la rendono meta ideale per i surfisti. La spiaggia è dominata dall’alta torre del Faro di Capo Spartivento, tuttora funzionante nonostante sia uno dei più antichi della Sardegna, raggiungibile a piedi lungo un sentiero di 4 km che si apre sul lato ovest della spiaggia.

Come arrivare: anche Cala Cipolla si raggiunge percorrendo la Strada Panoramica “Costa del Sud” e seguendo le indicazioni per il parcheggio nelle vicinanze. Gli ultimi 100 metri vanno percorsi a piedi lungo un suggestivo sentiero che passa in mezzo ai pini e dei ginepri.

Concludiamo questa nostra tappa con la Spiaggia di Tuerredda, anch'essa spesso presente nelle top 10 delle spiagge più belle della Sardegna.
Situata tra Capo Malfatano e Capo Spartivento Tuerredda è famosa per la sabbia fine e chiarissima e per le colorazioni che il mare assume via via che ci si allontana dalla riva: dal trasparente come fosse di cristallo nei primi metri al blu intenso più al largo, passando per tutte le sfumature possibili.
Un isolotto affiora poco al largo ed è raggiungibile esclusivamente con una nuotata di pochi minuti. La ricchezza faunistica dei fondali rende la Tuarredda meta ambita per gli appassionati di snorkeling e diving.
Una parte della spiaggia è stata attrezzata con diversi servizi per i bagnanti, mentre l'altra è stata lasciata libera per chi preferisce una vacanza all’insegna della naturalezza.

Come arrivare: anche la Tuarredda si raggiunge percorrendo la Strada Panoramica e seguendo le indicazioni che portano prima al parcheggio e poi a piedi direttamente fino alla spiaggia.

La zona sud-occidentale: l’arcipelago Sulcitano


Per l'ultima tappa ci spostiamo 35 km più a ovest, sul Golfo di Palmas, dove sorgono l'isola di Sant'Antioco, la più grande dell'arcipelago Sulcitano, avamposto fenicio di grande importanza nell'antichità, e l'Isola di San Pietro.
Siamo in una zona della Sardegna di solito esclusa dai circuiti turistici più rinomati, nonostante la presenza di fondali talmente belli che richiamano da tutta Italia i veri appassionati di immersioni marine e di pesca subacquea.

Le spiagge più belle del Sulcis Iglesiente sono variegate: litorali di sabbia si alternano infatti a spiagge di ciottoli, a scogliere naturali e a calette raggiungibili solo via mare; c'è solo l'imbarazzo della scelta per poter soddisfare sia le esigenze di chi preferisce un luogo isolato e più caratteristico, sia quelle di chi invece preferisce una spiaggia organizzata e attrezzata con ogni comfort.

Cominciamo quest'ultimo viaggio con la spiaggia di Porto Pino che si trova ancora sulla costa dell'isola madre.
L'arenile ampio di sabbia bianca finissima è diviso in due da una scogliera artificiale e circondato da una pineta preziosa il cui protagonista è il rarissimo pino d'Aleppo, che secondo una leggenda era il legno preferito dagli etruschi per costruire le loro famose imbarcazioni.
Porto Pino è famosa per le immense dune, le più grandi di tutta la Sardegna, che si levano alle spalle della spiaggia e che possono essere visitate.
Perfetta comunque per le vacanze in famiglia con bambini, grazie al fondale basso e ai numerosi servizi presenti in loco: noleggio sdraio, ombrelloni e pedalò, bar, ristoranti, punti ristoro, hotel e campeggi.
Meta ideale anche per i surfisti per la particolare posizione della spiaggia che viene battuta dal vento per buona parte della giornata.

Come arrivare: la spiaggia di Porto Pino si trova nell'omonima cittadina situata nel comune di Sant'Anna Arresi. Per raggiungere la spiaggia è sufficiente percorrere le indicazioni presenti in città.

La seconda tappa di questo viaggio si trova invece sull'Isola di Sant'Antioco, raggiungibile percorrendo uno stretto istmo lungo ben 5 km, viaggio che si rivela affascinante e suggestivo: sulla destra dell'Istmo si apre infatti il mare, mentre sulla sinistra troviamo lo Stagno di Santa Caterina e la Grande Salina di Stato di Sant'Antioco.
La spiaggia in cui ci rechiamo e quella di Cala Sapone, sulla costa occidentale dell'isola. Dalla tipica conformazione a mezzaluna e protetta da numerosi isolotti che delimitano il mare aperto e la rendono una spiaggia sicura, Cala Sapone presenta un fondo di sabbia a grani grossi e ciottoli, frammisti a conchiglie e schegge di corallo; presenti anche numerosi scogli piatti nelle vicinanze, ricchi di anfratti incantevoli e grotte, raggiungibili a nuoto o a piedi.
Cala Sapone è dotata di attrezzature e servizi ed è dunque perfetta per tutti, sia per le famiglie con bambini, sia per chi ama il mare di scoglio e l'intimità che solo le calette difficilmente raggiungibili possono garantire.

Come arrivare: Cala Sapone si raggiunge partendo da Sant'Antioco città, in centro dell'isola, e percorrendo direttamente la Strada Comunale per Cala Sapone.

L’ultima tappa di questo nostro terzo itinerario è dedicata ai veri viaggiatori: stiamo parlando della spiaggia la Bobba, situata a pochi chilometri dal grazioso borgo di Carloforte; siamo sull'isola di San Pietro, la seconda per grandezza dell'arcipelago Sulcitano. Qui si trovano le dune più alte d'Europa e lo scenario che si apre alle spalle del turista e di una bellezza selvaggia e indomita.
La Bobba ha un fondo di soffice sabbia nivea, è situata in una piccola baia riparata dai venti freddi del nord e ben esposta a quelli caldi di scirocco. Ai lati ci sono numerose scogliere brune che contrastano cromaticamente con il candore della sabbia e dalla spiaggia si vedono i due faraglioni di trachite rossa, noti con il nome “le due Colonne”, simbolo di Carloforte, che ricordiamo essere l’unico centro abitato dell’Isola di San Pietro.
La Bobba è attrezzata con un chiosco e un ristorante che forniscono tutti i servizi principali e le acque azzurre antistanti il litorale sono basse e sicure; si presta dunque anche le famiglie con bambini, ma si rivela particolarmente indicata per chi ama la natura incontaminata e il mare più selvaggio.

Come arrivare: arrivare alla spiaggia di La Bobba non è semplicissimo, in quanto bisogna fare un tratto in traghetto per raggiungere Carloforte poiché non ci sono collegamenti via terra tra Sant’Antioco e l'isola di San Pietro.
Una volta sbarcati però basta seguire la litoranea in direzione “la Caletta” per circa 6 km, finché non si incontra un masso enorme su cui sono incise le indicazioni per arrivare alla spiaggia.
Parcheggiare è estremamente semplice, anche perché vista la difficoltà di raggiungerla, la Bobba è una delle spiagge meno frequentate di questa zona.

Se ti interessa l'argomento, leggi anche il nostro articolo sulle spiagge più belle della Sardegna.
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 Pubblicato da il 26/07/2023 - - ® Riproduzione vietata

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