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Tour dei castelli di Re Ludwig II in Baviera

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Il 25 agosto del 1845 nasceva nel castello di Nymphenburg, a Monaco di Baviera, re Ludwig II della dinastia dei Wittelsbach, legata a Carlo Magno, figura romantica e struggente quanto la sua breve vita terminata in circostanze misteriose a soli 41 anni.

Profondamente legato al compositore Richard Wagner, di cui amava la potenza delle opere e alla dolce cugina Sissi, imperatrice d'Austria, Ludwig salì sul trono della Baviera a soli 19 anni, il 12 marzo del 1864, a seguito della morte del padre.

L'eredità che ha lasciato svela molto del suo animo sognatore e forse anacronistico, sicuramente insofferente alle ritualità e ai doveri di corte, ma ugualmente amato dal popolo.
I castelli di Neuschwanstein - il castello delle favole - Linderhof ed Herrenchiemsee si devono alla sua indomita volontà di proteggere le passioni artistiche, musicali e storiche che lo hanno accompagnato, le stesse che hanno decretato la fine del suo regno.

Le lunghe assenze, le enormi spese legate alla costruzione dei castelli e al sostegno offerto a Wagner portarono al colpo di stato del 7 giugno 1886, ratificato dal governo bavarese. La sua deposizione venne chiesta per infermità mentale, diagnosticata sulla base di testimonianze e mai su conclusioni legate ad accertamenti diretti.

Il giorno successivo all'incoronazione dello zio, il principe Luitpoldo - anni prima anche il fratello di Ludwig, Otto, era stato dichiarato malato di mente - il re venne imprigionato a Berg e sottoposto a una continua sorveglianza.
Il 13 giugno del 1886 ottenne il permesso di fare una passeggiata serale. Ad accompagnarlo c'era lo psichiatra, il dottor Gutten. Qualche ora più tardi entrambi i corpi furono trovati nel lago della tenuta, profondo meno di un metro.

Oggi il corpo di Ludwig riposa nella chiesa di Sankt Michael, sulla Kaufingerstrasse, nel centro di Monaco, mentre il suo cuore è custodito nella Cappella delle Grazie di Altötting.

In viaggio nei luoghi di Re Ludwig tra castelli e palazzi da fiaba

In Germania il tour dei luoghi di Re Ludwig, visitati ogni anno da milioni di turisti, coinvolge ovviamente i castelli che ne hanno segnato l'esistenza, a partire da quello di Nymphenburg, una delle principali residenze estive della famiglia reale a Monaco, dove il re ha visto la luce nella famosa camera da letto verde.

Il "Castello delle ninfee", che fioriscono nel lago antistante, è stato costruito nel 1662 come regalo del principe elettore Ferdinand Maria alla moglie Enrichetta Adelaide di Savoia quando partorì il loro primogenito, Max Emanuel.
Nella Steinerner Saal, uno dei tanti magnifici ambienti interni, si esibì Mozart quando all'età di sei anni, nel 1762, affrontò il suo primo viaggio ufficiale. Qualche anno più tardi, nella stessa sala, venne battezzato re Ludwig.
Il museo delle carrozze di Nymphenburg, il Marstallmuseum, conserva, fra quelle utilizzate dalla famiglia reale per i vari eventi, le straordinarie carrozze da fiaba appartenute a Ludwig unitamente alle slitte con le quali amava affrontare la neve dei pendii durante il periodo invernale.

La vita di corte si svolgeva a Monaco, nella Residenz, dove i Wittelsbach vivevano e governavano. L'enorme palazzo, mai entrato nella lista dei luoghi preferiti di re Ludwig, è stato ricostruito dopo il bombardamento del 1944 che ne aveva pesantemente danneggiato la struttura distruggendo quasi tutti i 23.000 metri quadrati di tetto. È qui, fra le sue mura, i dieci cortili interni, gli sfarzi delle sale rinascimentali e rococò, la sala del tesoro e altri innumerevoli ambienti, che il 12 marzo del 1864 re Ludwig venne incoronato nella sala del trono.

Durante la giovinezza Ludwig amava trascorrere molto del suo tempo nella residenza di Hohenschwangau. Situato al confine con l'Austria, vicino a Neuschwanstein, il castello non rientra fra quelli da lui costruiti. L'origine risale al XII secolo ad opera dei cavalieri di Schwangau, che nel '500 si estinsero lasciando il castello esposto all'incuria. Furono i Wittelsbach a salvarlo. Il padre di Ludwig, il principe Massimiliano, lo acquistò e lo fece restaurare.

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L'ex armeria venne trasformata in una cappella di stile neogotico, dove tutt'ora viene celebrata la santa messa. Le stanze vennero impreziosite da dipinti e da elementi d'arredo originari delle culture orientali dopo i viaggi intrapresi dal principe. Il pianoforte intagliato in legno di acero e collocato nella camera da musica del re era utilizzato da Wagner per i concerti privati dedicati a Ludwig. La stanza più rappresentativa è la Sala degli Eroi che racconta, espressa dai dipinti, la leggenda di Wilkina, e ospita un busto di Ludwig in marmo di Carrara realizzato dalla scultrice americana Elisabeth Ney nel 1869.

Il 5 settembre del 1869 Ludwing, coinvolto dall'atmosfera delle saghe della tradizione germanica alle quali Wagner dava nuova vita attraverso le sue composizioni, avvia la costruzione di Neuschwanstein, il castello delle favole, dove la Bella Addormentata nel Bosco trascorre la sua infanzia. Come luogo sceglie una roccia, sospesa in un paesaggio da fiaba, nelle vicinanze di Fussen, proprio di fronte a Hohenschwangau. Il re l'aveva costruito come rifugio personale. Oggi quel bianco castello attira ogni anno 1,4 milioni di turisti, con una media nel periodo estivo di 6.000 ingressi al giorno ed è una delle tappe principali dell'itinerario lungo la Strada Romantica della Baviera.

Le pitture che decorano le pareti interne sono legate a racconti medievali, benchè si ispirino ai drammi musicali di Richard Wagner al quale Ludwig dedicò il castello. Storie di amori, di battaglie, di alti ideali e di redenzione. Tre sono le figure che più di altre emergono: il poeta Tannhäuser, il cavaliere del cigno Lohengrin e suo padre Parsifal, il re del Santo Graal alle quali si affianca il cigno, simbolo di purezza e animale araldico dei conti di Schwangau, di cui Ludwig si considerava successore.

La sala del trono, alta 15 metri, non è mai stata utilizzata dal re ma esprime, attraverso le decorazioni, in blu e oro di Bisanzio, il senso divino dell'investitura in cui il re credeva fermamente.

L'atmosfera fiabesca viene controbilanciata dalla tecnologia utilizzata per rendere ancora più comoda la residenza. Un sistema centrale ad aria riscaldava le stanze dell'ala reale; ogni piano aveva l'acqua corrente, in cucina c'era sia l'acqua calda sia quella fredda, mentre i bagni avevano degli sciacquoni automatici. Per chiamare la servitù, il re si serviva di un sistema di campanelli elettrici, mentre al terzo e quarto piano c'erano persino dei telefoni. Tutta questa tecnologia però non facilita gli interventi di manutenzione che, frequenti, devono essere effettuati per garantire la stabilità delle fondamenta e lo stato delle facciate in pietra calcarea.

L'anno successivo, nel 1870, Ludwig decise di trasformare Linderhof, il villino da caccia del padre, a Oberammergau, in una "villa reale" in stile rococò.
I lavori terminarono nove anni dopo, nel 1879. La piccola residenza è al centro di un bellissimo giardino ornato da statue e due padiglioni dal sapore orientale, il chiosco moresco e la casa marocchina, fatti arrivare dall'esposizione universale di Parigi del 1867 e del 1878.

Una chicca da visitare è la grotta di Venere, ispirata alla Grotta Azzurra di Capri. In quel luogo, racchiuso in una profonda intimità rischiarata dalla luce della prima centrale elettrica realizzata al mondo, nel 1878, Ludwig si faceva cullare dalle acque su una barca a forma di conchiglia.
Immensa la camera da letto, di 100 metri quadrati, dedicata a Re Sole e sorprendente il montacarichi chiamato "tavolo magico" che veniva inoltrato, alla fine di ogni portata ai servitori, affinchè potessero preparare quella successiva non visti. Linderhof è il castello in cui Ludwig ha vissuto di più; per questo aveva trovato un termine per definirlo, Meicost Ettal, creato dall'anagramma della frase di Re Sole "l'État c'est moi" (lo Stato sono io).

Nel 1873 Ludwig acquistò l'isola di Herren, sullo Chiemsee, lago palustre vicino a Salisburgo, per collocarvi il terzo castello nonché il suo vero palazzo Reale, Herrenchiemsee.
Ispirato alla reggia di Versailles, il progetto sviluppato da Georg Dollman venne preceduto da tredici fasi preparatorie. Lo sforzo finanziario affrontato per dare vita alla celebrazione di Ludwig fu alla base delle successive disgrazie del sovrano. Quando il re morì nel 1886, 71 delle oltre 90 camere previste erano ancora (e lo sono tutt'ora) incompiute. Quelle terminate sono invece incredibilmente ricche.

Il guardaroba costruito utilizzando gusci di tartaruga, una sala degli specchi di oltre 100 metri illuminata da 52 candelabri e 33 lampadari, una vasca da bagno monumentale in grado di accogliere oltre 60.000 metri cubi di acqua decorata da una luce blu applicata al soffitto a forma di luna, sono soltanto alcune delle meraviglie visibili. Il museo annesso alla reggia conserva un dipinto, il più celebre, che ritrae Ludwig appena incoronato. Ed è sempre fra quelle mura che la Storia vide la costituzione della Repubblica Federale Tedesca.

Se ti interessa l'argomento leggi anche il nostro articolo sull'itinerario tra i Castelli della Foresta Nera e visita il nostro canale dedicato agli itinerari in Germania.

 Pubblicato da il 21/01/2021 - - ® Riproduzione vietata

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