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Al Forte di Bard, l'Astrattismo in mostra, da Kandinsky a Malevic

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Appuntamento per gli amanti dell'arte astratta. Il Forte di Bard, in Valle d'Aosta, ospiterà dal 31 gennaio al 2 giugno di quest'anno una collettiva dell'Astrattismo. Il titolo, per l'appunto, è Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevičè. Un appuntamento davvero imperdibile per chi apprezza questo genere d'arte che esprime a pieno una forma di linguaggio e d'espressione sintomo del profondo cambiamento dell'Europa centro-orientale del XX secolo.

La mostra Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevičè aprirà i battenti il giorno 31 gennaio al Forte di Bard, suggestiva fortezza rimasta praticamente intatta dal momento della sua costruzione fino ad oggi, in Valle d'Aosta. In questo scenario di grande impatto visivo verrà allestita la mostra che renderà visibili al pubblico oltre 80 opere di 30 autori del panorama europeo dell'astrattismo.

Disegni, ma anche oli di grande valore, che fanno parte di una collezione privata tedesca di grande prestigio. La collezione, gelosamente custodita, è stata presentata in sole 2 occasioni in Europa, la sua esposizione in Italia sarà invece la prima nel nostro Paese.
Si tratta di una collezione molto preziosa con un tema che schiude aspetti dell'Europa centro-orientale del XX secolo di grande interesse. Al centro dell'attenzione si pongono la nascita della pittura astratta e tutti quei movimenti di arte non figurativa che da essa scaturirono e che di conseguenza si diffusero in modo praticamente capillare in tutta Europa.

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Per fare un breve quadro sulla situazione europea nel momento in cui tali arti si svilupparono, basti pensare al generale clima di rinnovamento, soprattutto per quanto riguarda appunto il linguaggio artistico. Tutte le forme d'arte partono da un assunto di ricerca e sperimentazione. In questo clima, attorno al 1910 prendono corpo, all'interno dei movimenti d'avanguardia, diverse tendenze astratte. Tra gli artisti più interessanti del momento Wassily Kandinsky (Mosca 1866-Neully-sur-Seine 1944). La sua opera contempla vari aspetti dei principali movimenti che si stavano sviluppando nello scenario europeo, ma bisogna citare anche il lavoro di Natalia Goncharova, che potrebbe essere descritto come una particolare espressione del Cubo-futurismo russo.

E ancora il linguaggio plastico di Alexandra Exter che riunisce nelle sue opere influssi del Futurismo e del Cubismo. Interessanti anche i lavori di Alexander Rodchenko, Vladimir Tatlin ed El Lissitzky. Tra i pionieri dell'astrattismo, oltre al già citato Kandinsky, Kasimir Malevič, artista che proviene dall'ambito del Cubo-futurismo russo e che dipinge prevalentemente forme geometriche elementari come sfera, croce, quadrato. Fu lui a inaugurare il movimento del Suprematismo, movimento che si esprime non attraverso l'arte descrittiva, ma attraverso quella meramente spirituale e contemplativa.

Le opere di Lászlo Moholy-Nagy, esponente del Bahuahus tedesco, rappresentano un altro movimento, quello del Costruttivismo. Il linguaggio dell'astrattismo si diffonde anche in Olanda e Svizzera attraverso le opere di Max Bill e Georges Vantongerloo.

Faranno parte di questa interessante mostra anche 44 libri originali del movimento artistico-culturale che ha sovvertito l'idea d'immagine nel Novencento. Ci saranno quindi alcuni pezzi di Wladimir Majakovskij, ma anche alcune opere di Lajos Kassák, Nikolay Punin eKasimir Malevič oltre a due filmati di Hans Richter e Viking Eggeling, quelli che possono essere senza dubbio definiti i pionieri di un astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia. Le loro opere (1921) sono considerate come capisaldi della modernità.

Leggete anche il nostro articolo: mostre da non perdere nel 2015 in Italia.

 Pubblicato da il 28/01/2015 - - ® Riproduzione vietata

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