Musei italiani: gratis minorenni, ma pagano gli over 65. Ingresso libero una domenica al mese
Novità sostanziali per il sistema tariffario dei musei statali e dei siti archeologici del Bel Paese. Le ha anticipate il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini nel corso della terza edizione degli Stati generali della cultura. Il decreto ministeriale che le contiene è stato appena firmato. Tre le principali variazioni che andranno in vigore fra pochi giorni, a partire dal 1° luglio.
Si parte con la revoca dei privilegi riconosciuti fino ad ora agli over 65 che non potranno più entrare gratis. Potranno farlo invece i ragazzi fino ai 18 anni ed alcune categorie come gli insegnanti, per i quali peraltro la misura era già contenuta nel decreto Scuola dell’ex ministro dell’Istruzione Carrozza del 2013. E per i giovani fino a 25 sono previste riduzioni. A determinare il cambio di rotta, l’analisi dei dati sugli ingressi dei musei italiani dove ogni anno più di un terzo dei visitatori non paga il biglietto. Il ministro Franceschini ha per questo deciso di portare una ventata d’Europa allineando il sistema tariffario a quello applicato negli altri paesi Ue.
Lo scotto per gli over 65, categoria di cui fanno parte anche i facoltosi turisti stranieri per i quali la gratuità del biglietto risulta assurda per il Ministro, viene tamponato dall’introduzione della “Domenica al museo”. La seconda delle novità contenute nel decreto prevede che ogni prima domenica del mese, tutti i luoghi della cultura statali siano visitabili gratuitamente. In questo modo, secondo Franceschini, si rende più equa la gratuità, non legandola, con l’unica eccezione degli under 25, ad “anacronistiche fasce d'età che peraltro non corrispondono più alle effettive differenze di reddito”.
Accanto alle “Domeniche al museo”, il decreto introduce, quale terzo punto, il raddoppio durante l’anno, della “Notte dei musei” con apertura notturna dei musei e dei siti archeologici con ingresso ad un euro e una ulteriore apertura serale tutti i venerdì fino alle 22. Rientrano nella lista delle strutture accessibili, oltre ai musei, anche Colosseo, Pompei e Uffizi.
L’intervento sugli orari e sulle tariffe si somma ad altri provvedimenti che il governo sta mettendo in campo per valorizzare il sistema museale italiano, dalla recente norma del decreto ArtBonus, che introduce l'autonomia finanziaria e la figura del manager nei grandi musei fino alle nuove modalità di trasferimento delle risorse che attribuisce ai singoli musei gli importi dei finanziamenti in misura corrispondente ai biglietti effettivamente venduti.
Patrimonio culturale fra le carte vincenti della competitività è lo “slogan” adottato dal Ministro per operare la svolta che in futuro dovrebbe finalmente destinare importanti risorse per valorizzare e tutelare la bellezza del, non a caso definito Bel Paese anche per attrarre non solo turismo ma anche investimenti.
Si parte con la revoca dei privilegi riconosciuti fino ad ora agli over 65 che non potranno più entrare gratis. Potranno farlo invece i ragazzi fino ai 18 anni ed alcune categorie come gli insegnanti, per i quali peraltro la misura era già contenuta nel decreto Scuola dell’ex ministro dell’Istruzione Carrozza del 2013. E per i giovani fino a 25 sono previste riduzioni. A determinare il cambio di rotta, l’analisi dei dati sugli ingressi dei musei italiani dove ogni anno più di un terzo dei visitatori non paga il biglietto. Il ministro Franceschini ha per questo deciso di portare una ventata d’Europa allineando il sistema tariffario a quello applicato negli altri paesi Ue.
Lo scotto per gli over 65, categoria di cui fanno parte anche i facoltosi turisti stranieri per i quali la gratuità del biglietto risulta assurda per il Ministro, viene tamponato dall’introduzione della “Domenica al museo”. La seconda delle novità contenute nel decreto prevede che ogni prima domenica del mese, tutti i luoghi della cultura statali siano visitabili gratuitamente. In questo modo, secondo Franceschini, si rende più equa la gratuità, non legandola, con l’unica eccezione degli under 25, ad “anacronistiche fasce d'età che peraltro non corrispondono più alle effettive differenze di reddito”.
Accanto alle “Domeniche al museo”, il decreto introduce, quale terzo punto, il raddoppio durante l’anno, della “Notte dei musei” con apertura notturna dei musei e dei siti archeologici con ingresso ad un euro e una ulteriore apertura serale tutti i venerdì fino alle 22. Rientrano nella lista delle strutture accessibili, oltre ai musei, anche Colosseo, Pompei e Uffizi.
L’intervento sugli orari e sulle tariffe si somma ad altri provvedimenti che il governo sta mettendo in campo per valorizzare il sistema museale italiano, dalla recente norma del decreto ArtBonus, che introduce l'autonomia finanziaria e la figura del manager nei grandi musei fino alle nuove modalità di trasferimento delle risorse che attribuisce ai singoli musei gli importi dei finanziamenti in misura corrispondente ai biglietti effettivamente venduti.
Patrimonio culturale fra le carte vincenti della competitività è lo “slogan” adottato dal Ministro per operare la svolta che in futuro dovrebbe finalmente destinare importanti risorse per valorizzare e tutelare la bellezza del, non a caso definito Bel Paese anche per attrarre non solo turismo ma anche investimenti.
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