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Jefferson Memorial a Washington DC, il monumento a Thomas Jefferson

Padre fondatore degli Stati Uniti d'America e terzo presindente. Visita al memoriale dedicato a Thomas Jefferson a Washington DC.

John Mason Brown, eminente critico teatrale statunitense, un giorno se ne uscì con un “Più ho osservato Washington, più spesso l'ho visitata, e più persone vi ho intervistato, più ho compreso quanto profetico fosse stato L'Enfant quando la progettò come una città che gira attorno in circoli”. Circoli che, inevitabilmente, pur compiendo spirali assurde e prive, in apparenza, di ogni logica, portano al Jefferson Memorial. Un po’ come il detto che “tutte le strade portano a Roma”. Ecco, qui a Washington DC è la stessa cosa. Solo che anziché di strade, si tratta di circoli. E se avete vissuto a Parigi, con i suoi arrondissement o, molto più semplicemente a Milano, sapete di cosa parlo. Ma, bando alle elucubrazioni topografiche, quando si parla di Jefferson Memorial si menziona uno dei monumenti più conosciuti e visitati d’America. Eretto in memoria del padre fondatore degli Stati Uniti d’America nonché terzo presidente degli USA, Thomas Jefferson, il Memorial è un pregevole ed elegante edificio in stile neoclassico accoccolato sulla sponda del Tinda Basin e, con la sua imponenza, svetta sul panorama di Washington. Ma non è solo questo. Il Thomas Jefferson Memorial, infatti, si trova inserito in quello che ai giorni nostri è anche conosciuto come un Parco Nazionale che si sviluppa su una superficie di circa 19 acri.
Quindi, andando con ordine, se vi trovate a Washington e desiderate visitare il Jefferson Memorial, leggete qui.

L’esterno dell’edificio
Dalla forma circolare e dalla tipica struttura open-air, il Memoriale è stato spesso paragonato al Pantheon di Roma. O meglio, il suo progettatore, l’architetto John Russel Pope, si è evidentemente ispirato al nostro monumento per la costruzione di questo. Sormontano da una cupola che poggia lieve su un colonnato composta da 26 colonne, la pietra scelta per la sua costruzione fu il marmo bianco Danby Imperiale del Vermont. Questo tempio alla memoria poggia su una serie di terrazze a gradoni, anch’essi di marmo, che conducono, eleganti, verso l’ingresso principale. Qui, prima di entrare nel cuore del monumento, si può ammirare sul frontone intagliato una scultura che ritrae i cinque membri della Commissione che delineò la bozza della Dichiarazione d’Indipendenza, sottoposta successivamente al Congresso. Nonostante l’aria antica del Memoriale, lo stesso venne inaugurato solo nel 1943, il 13 aprile.

L’interno
Il materiale che domina, anche qui, è il marmo. Ma quello bianco della Georgia, mentre il pavimento è realizzato in marmo rosa del Tennessee. Per non far torto a nessuno, verrebbe da pensare. Ma, materiali di pregio a parte, ciò che colpisce immediatamente il visitatore (e non sarebbe possibile altrimenti) è l’imponente, gigante, invadente statua di Jefferson, realizzata in bronzo dall’artista Rudulph Evans. L’opera presenta Jefferson nel pieno del suo vigore, con in mano la Dichiarazione d’Indipendenza.
Sulle pareti, a monito e continuo ricordo di ciò che è stato, si trovano scolpite alcune delle parole che il Presidente pronunciò durante la sua vita da attivista politico.
Cosa non potete perdere: sulla parete a nord-ovest, si può leggere un mix di dichiarazioni che Jefferson fece a proposito della schiavitù. Una di queste recita più o meno così: “credo profondamente nella malvagità della schiavitù e nella necessità di educare le masse”.

Il Memorial all’esterno
Il monumento sorge in un’area a sud della riva del Tidal Basin, un lago artificiale creato tra il fiume Potomac e il Washington Channel, area che si trova a due passi dalla Casa Bianca. Prima della costruzione del Memorial l’area venne bonificata e arricchita di piante (tra cui ciliegi giapponesi e pini bianchi) e prati all’inglese. Un tempo, la popolazione di Washington veniva qui per ristorarsi dalla calura estiva e per fare una nuotata nel laghetto. Oggi, il Jefferson Memorial è aperto tutti i giorni, 24 ore su 24 ed è posto sotto la tutale del National Park Service. L’ingresso è gratuito.

Forse non tutti sanno che:
  • Per la realizzazione dell’opera, la cui prima pietra venne posta circa due anni dopo la morte dell’architetto che la progettò, vennero spesi oltre tre milioni di dollari.
  • Per la costruzione del Memorial sono stati usati marmi provenienti da Vermont, Tennessee, Georgia e Missouri.
  • Il monumento a Thomas Jefferson contiene 26 colonne, in rappresentanza del numero degli Stati americani esistenti al momento della morte di Jefferson
  • La distanza dal centro del monumento alla punta massima della cupola è di oltre 39 metri
  • La statua originaria di Thomas Jefferson, a causa del razionamento dei metalli imposto durante la Seconda Guerra Mondiale, venne realizzata in gesso. Successivamente, a conflitto concluso, venne rimpiazzata con una identica, ma in bronzo.
  • I ranger a protezione del parco sono a disposizione tutti i giorni per rispondere alle domande di chi è in cerca di curiosità e dritte storiche o naturalistiche.
Per maggiori informazioni sul Jefferson Memorial, visitare il sito ufficiale www.nps.gov/thje/index.htm
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