Big Ben di Londra: guida alla storia della campana e la torre dell'orologio del Parlamento inglese
Il Big Ben soprannome della Elizabeth Tower (La torre dell'orologio) del Parlamento inglese (Palazzo di Westminster) č uno dei monumenti pių iconici della capitale inglese.
Uno è stato un politico e ingegnere oltre che barone di Llanover, territorio nel sud est del Galles. L’altro un campione dei pesi massimi del 1857, data del suo ultimo incontro di pugilato. Quel che è certo è che ad accomunare questi due importanti personaggi inglesi è il nome – Benjamin. Hall il primo e Caunt il secondo (di cognome) potrebbero avere avuto un ruolo fondamentale sull’origine del nomignolo, tanto caro ai sudditi della monarchia britannica quanto ai turisti di mezzo mondo, con cui ci si riferisce alla campana più grande ospitata da uno dei simboli per eccellenza di Londra: il Big Ben.
Se per alcuni la Great Bell, nome ufficiale della maggiore delle 5 campane dell’orologio londinese, deriverebbe proprio il suo conosciutissimo nickname da Benjamin Hall che in veste di supervisore dei lavori si occupò di controllare la ricostruzione del palazzo di Westminster, altri ritengono invece che a dare il soprannome a questa attrazione del Regno Unito sia stato uno degli sportivi più apprezzati della box inglese, quel tale Benjamin Caunt che di questa specialità divenne un peso massimo.
Che sia stato l’uno o l’altro, la campana ne ha preso il nomignolo dopo esser stata in origine “Royal Victoria” in omaggio all’omonima regina che governò il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e fu imperatrice d’India sino alla sua morte avvenuta nel 1901.
Nonostante indichi realmente solo la campana più grande dell’orologio di una delle torri di Westminster (per esattezza quella nord est), quando oggi si parla di Big Ben si intende anche l’orologio e a volte addirittura la torre intera, quella Clock Tower alta ben 96 metri che nel 2012 è diventata la Elizabeth Tower.
La prima volta in cui le sue 5 campane suonarono fu nel 1859. Dopo alcuni mesi dall’inaugurazione il Big Ben, suo malgrado, divenne protagonista di una frattura dovuta all’utilizzo di un martello di dimensioni troppo grandi. Tre anni più tardi la campana venne risistemata dando origine a quel tono caratteristico che ancora oggi la rende unica e inconfondibile.
La prima “bell”, griffata John Warner & Sons, pesava 16 tonnellate: fu realizzata in base al progetto di Edmund Beckett Denison, orologiaio, che con sir George Biddell Airy aveva ideato i meccanismi dell’intero orologio. Si ruppe però nel 1856 e finì con l’essere sostituita da un’altra, fusa riutilizzando il materiale in metallo della precedente. Più leggera (meno di 14 tonnellate), alta 2,20 metri e larga poco meno di 3 metri, “BB” fu rimessa al suo posto a tempo di record.
Per trasportarla dalla fonderia della Whitechapel Bell Foundry sino a Westminster fu necessario utilizzare un carro trainato da ben 16 cavalli. Il primo tentativo fallì miseramente poiché la campana cadde e richiese un consistente intervento di ristrutturazione. Fortunatamente il secondo tentativo andò a buon fine ma furono necessarie 18 ore per permettere agli operai di issarla sino alla cima della torre. Ufficialmente fu inaugurata alla presenza di un pubblico da grandi occasioni rimanendo la campana più imponente delle isole britanniche sino all’avvento della Great Paul, che con le sue 17 tonnellate troneggia nella cattedrale anglicana di Saint Paul.
Con il nome di Big Ben si intende, anche se erroneamente, l’intero orologio che fu disegnato da Augustus Pugin, famoso architetto e designer dello stile neogotico inglese. “O Signore salva la nostra regina Vittoria I” è la traduzione dell’iscrizione latina riportata alla base di ogni quadrante, ognuno dei quali misura circa 8 metri di diametro ed ha lancette di 2,7 e 4,3 metri di lunghezza, rispettivamente quelle delle ore e dei minuti. Sempre in funzione, ad eccezione di tre volte in cui è stata bloccata e di alcune altre in cui è stata solo privata del rintocco delle campane per motivi di manutenzione, da oltre vent’anni è illuminata da 112 lampadine.
Fra le curiosità che riguardano la campana vi è quella sul primo rintocco trasmesso via radio: avvenne l’ultimo giorno del 1923 a cura della BBC. Poi un microfono venne sistemato in maniera permanente in cima al campanile rendendo così familiare il suono a tutta la popolazione londinese. Pochi sapranno inoltre che la torre ospita al suo interno alcune celle dove, in caso di violazione del privilegio parlamentare, un componente del Parlamento può essere imprigionato (l’ultimo caso risalirebbe al 1880). Ad essere detenuta qui fu anche Emmeline Goulden Pankhurst, l’attivista e politica britannica che guidò il movimento suffragista femminile del Regno Unito.
Ma si può visitare il Big Ben? No, siamo desolati, a meno che non siate residenti inglesi e con più di 11 anni di età non potrete farlo. BB è infatti chiuso al pubblico tranne che a chi risiede in Gran Bretagna e che, tramite la Camera dei Comuni o dei Lords, ottenga l’apposito permesso.
A tutti gli altri non rimane che ammirare dall’esterno la torre campanaria che dopo il tramonto diventa un faro cittadino nello skyline notturno di Londra.
Il sito di riferimento in lingua inglese è www.parliament.uk/bigben dove si possono trovare non solo notizie e curiosità ma anche scaricare e riascoltare i rintocchi delle varie campane.
Se per alcuni la Great Bell, nome ufficiale della maggiore delle 5 campane dell’orologio londinese, deriverebbe proprio il suo conosciutissimo nickname da Benjamin Hall che in veste di supervisore dei lavori si occupò di controllare la ricostruzione del palazzo di Westminster, altri ritengono invece che a dare il soprannome a questa attrazione del Regno Unito sia stato uno degli sportivi più apprezzati della box inglese, quel tale Benjamin Caunt che di questa specialità divenne un peso massimo.
Che sia stato l’uno o l’altro, la campana ne ha preso il nomignolo dopo esser stata in origine “Royal Victoria” in omaggio all’omonima regina che governò il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e fu imperatrice d’India sino alla sua morte avvenuta nel 1901.
Nonostante indichi realmente solo la campana più grande dell’orologio di una delle torri di Westminster (per esattezza quella nord est), quando oggi si parla di Big Ben si intende anche l’orologio e a volte addirittura la torre intera, quella Clock Tower alta ben 96 metri che nel 2012 è diventata la Elizabeth Tower.
La prima volta in cui le sue 5 campane suonarono fu nel 1859. Dopo alcuni mesi dall’inaugurazione il Big Ben, suo malgrado, divenne protagonista di una frattura dovuta all’utilizzo di un martello di dimensioni troppo grandi. Tre anni più tardi la campana venne risistemata dando origine a quel tono caratteristico che ancora oggi la rende unica e inconfondibile.
La prima “bell”, griffata John Warner & Sons, pesava 16 tonnellate: fu realizzata in base al progetto di Edmund Beckett Denison, orologiaio, che con sir George Biddell Airy aveva ideato i meccanismi dell’intero orologio. Si ruppe però nel 1856 e finì con l’essere sostituita da un’altra, fusa riutilizzando il materiale in metallo della precedente. Più leggera (meno di 14 tonnellate), alta 2,20 metri e larga poco meno di 3 metri, “BB” fu rimessa al suo posto a tempo di record.
Per trasportarla dalla fonderia della Whitechapel Bell Foundry sino a Westminster fu necessario utilizzare un carro trainato da ben 16 cavalli. Il primo tentativo fallì miseramente poiché la campana cadde e richiese un consistente intervento di ristrutturazione. Fortunatamente il secondo tentativo andò a buon fine ma furono necessarie 18 ore per permettere agli operai di issarla sino alla cima della torre. Ufficialmente fu inaugurata alla presenza di un pubblico da grandi occasioni rimanendo la campana più imponente delle isole britanniche sino all’avvento della Great Paul, che con le sue 17 tonnellate troneggia nella cattedrale anglicana di Saint Paul.
Con il nome di Big Ben si intende, anche se erroneamente, l’intero orologio che fu disegnato da Augustus Pugin, famoso architetto e designer dello stile neogotico inglese. “O Signore salva la nostra regina Vittoria I” è la traduzione dell’iscrizione latina riportata alla base di ogni quadrante, ognuno dei quali misura circa 8 metri di diametro ed ha lancette di 2,7 e 4,3 metri di lunghezza, rispettivamente quelle delle ore e dei minuti. Sempre in funzione, ad eccezione di tre volte in cui è stata bloccata e di alcune altre in cui è stata solo privata del rintocco delle campane per motivi di manutenzione, da oltre vent’anni è illuminata da 112 lampadine.
Fra le curiosità che riguardano la campana vi è quella sul primo rintocco trasmesso via radio: avvenne l’ultimo giorno del 1923 a cura della BBC. Poi un microfono venne sistemato in maniera permanente in cima al campanile rendendo così familiare il suono a tutta la popolazione londinese. Pochi sapranno inoltre che la torre ospita al suo interno alcune celle dove, in caso di violazione del privilegio parlamentare, un componente del Parlamento può essere imprigionato (l’ultimo caso risalirebbe al 1880). Ad essere detenuta qui fu anche Emmeline Goulden Pankhurst, l’attivista e politica britannica che guidò il movimento suffragista femminile del Regno Unito.
Ma si può visitare il Big Ben? No, siamo desolati, a meno che non siate residenti inglesi e con più di 11 anni di età non potrete farlo. BB è infatti chiuso al pubblico tranne che a chi risiede in Gran Bretagna e che, tramite la Camera dei Comuni o dei Lords, ottenga l’apposito permesso.
A tutti gli altri non rimane che ammirare dall’esterno la torre campanaria che dopo il tramonto diventa un faro cittadino nello skyline notturno di Londra.
Il sito di riferimento in lingua inglese è www.parliament.uk/bigben dove si possono trovare non solo notizie e curiosità ma anche scaricare e riascoltare i rintocchi delle varie campane.