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St Paul's Cathedral, la monumentale chiesa di Londra

Uno dei templi più grande della cristianità, la St Paul's Cathedral è l'opera assoluta di Christopher Wren il famoso architetto britannico. Le sue dimensioni colossali (la 5a chiesa al mondo per grandezza) lasciano spazio ad una grande armonia di forme.

L’edificio religioso più conosciuto di Londra e più caro ai suoi stessi abitanti è St Paul’s Cathedral, il gigantesco oratorio concepito da Christopher Wren con l’obiettivo di rivaleggiare con la basilica di San Pietro a Roma. L’edificio è un vero e proprio inno all’architettura monumentale e la sua celebre cupola, da cui si domina tutta la City, è una specie di osservatorio tra la terra e il cielo. La cattedrale anglicana, sopravvissuta miracolosamente ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ha accolto numerose cerimonie di grande importanza e ancora oggi è sovente teatro di concerti e spettacoli d’organo, tra cui i lunchtime concerts, ai quali si può partecipare gratuitamente durante la settimana.

La prima chiesa costruita su Ludgate Hill per iniziativa dei Sassoni sostituì nel 604 un antico tempio romano. Ricostruita una prima volta nel 675 ed una seconda nel 962, dopo l’invasione danese, la fabbrica fu ridotta in cenere da un incendio nel 1087. Il nuovo edificio, iniziato in stile normanno, fu ultimato secondo canoni gotici nel 1241, venendo coronato da una guglia alta 164 metri. Durante la Riforma la chiesa conobbe un lungo periodo di abbondono, per poi subire gli oltraggi della guerra civile, finché Carlo II non incaricò una commissione che includeva anche il giovane Christopher Wren di elaborare un progetto di rinnovamento. A complicare i lavori fu il Great Fire del 1666, ma a partire dal 1675 Wren si accollò in prima persona l’onere e l’onore di ricostruire St Paul, all’interno della quale riposano le spoglie dell’architetto.

St Paul’s Cathedral lascia a bocca aperta per le dimensioni colossali, 152 metri di lunghezza e la cupola che termina a 110 metri di altezza, e l’armonia delle proporzioni. A conferire teatralità al prospetto principale sono il portico su due livelli a colonne binate e frontone scolpito e le torri tortili, mentre sui lati settentrionale e meridionale balza agli occhi il ricco repertorio decorativo dei palazzi classici. Ad est, il muro dell’abside si incurva come la poppa di una nave, mentre l’enorme mole della cupola, il cui diametro misura 31 metri, campeggia in cima a un tamburo cinto da un peristilio con otto colonne che ispirò gli architetti del Panthéon di Parigi e del Capitol a Washington.

Varcando l’ingresso si entra nella navata centrale, uno spazio spettacolare dove la luce diffusa dalle grandi finestre fa risaltare i costoloni ed i rilievi degli immensi pilastri scanalati dai capitelli ornati di foglie di acanto, senza dimenticare i fregi cesellati con motivi vegetali. Essendo stato realizzato interamente in calcare immacolato, l’insieme evoca in maniera ancor più lampante un disegno di natura classica, mentre l’elemento di rottura è rappresentato dai mosaici e dalle dorature del coro, così come dall’immenso baldacchino in puro stile Wren. Gli stalli sono firmati Grinling Gibbons (1648-1721), come pure la cattedra del vescovo e la cantoria dell’organo. La navata laterale sinistra è dominata dal mausoleo di Wllington, vincitore su Napoleone a Waterloo, ma è soprattutto il fondo del transetto settentrionale ad attirare l’attenzione; qui, infatti, sono collocate due opere di grande valore: il quadro preraffaellita Light of the World (1900) di William Holman Hunt e una Madonna con Bambino (1984) scolpita in marmo da Henry Moore.

Dopo aver visitato il piano terra della cattedrale non resta che cominciare la salita alle gallerie soprastanti e alla cupola. La prima tappa è la Whispering Gallery, realizzata alla base del tamburo, da cui si gode di un’ottima vista dall’alto sulla basilica. La “galleria dei mormorii” deve il proprio nome alle sue curiose proprietà acustiche, dato che parole anche solo bisbigliate rivolgendosi contro il muro sono amplificate e si sentono distintamente dall’altra parte. Da qui si apprezza inoltre una visione ravvicinata dei ricchi mosaici raffiguranti gli evangelisti e alcuni profeti dell’Antico Testamento che decorano l’interno della cupola, poco distanti dagli affreschi monocromi che illustrano la vita di San Paolo eseguiti da James Thornhill tra il 1715 ed il 1717. Continuando l’ascesa si giunge alla Stone Gallery, la “galleria di pietra”, posta all’esterno dell’edificio intorno alla balaustra alla base della cupola; a 53 metri di altezza la vista sulla città è affascinante, ma dopo aver salito tutti i 530 gradini si accede alla Golden Gallery, la “galleria d’oro”, distante ben 85 metri dal suolo e ancor più sbalorditiva.

Prima di definire conclusa la visita a St Paul non resta che scendere fino alla cripta, la più grande d’Europa, all’interno della quale sono onorate e in certi casi inumate alcune tra le maggiori glorie nazionali inglesi del periodo che va dal XVIII al XX secolo. Tra queste ricordiamo Wren e il duca di Wellington, il poeta e pittore William Blake, Joseph Mallord William Turner, lo scultore Henry Moore, i pittori Joshua Reynolds, William Holman Hunt, lo scopritore della penicillina Alexander Fleming e l’ammiraglio Nelson, la cui bara è stata ricavata dall’albero maestro di una nave francese.

St Paul’s Cathedral è aperta da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 16.00. Il biglietto d’ingresso costa 11 £ (intero), 10 £ (anziani), 8.50 £ (studenti) e 3.50 £ (bambini da 7 a 16 anni). La fermata della metro più vicina è St Paul’s. Maggiori info su www.stpauls.co.uk o chiamando 7236 4128

 Pubblicato da il 17/03/2013 - 26.292 letture - ® Riproduzione vietata

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