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Tiberiade (Israele), visita alla cittą santa sul lago omonimo

Tiberiade, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Tiberiade dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

  • Tiberias Archaeological Park
Famosa soprattutto come una delle quattro città sante della tradizione ebraica, Tiberiade (Tverya in ebraico) è la capitale della Galilea, nonché l’unico centro abitato di discrete dimensioni situato sulle sponde dell’omonimo lago anche conosciuto come Mar di Galilea. Nonostante la maggior parte del suo patrimonio artistico e culturale sia andata irrimediabilmente perduta, Tiberiade attira un buon numero di visitatori grazie alla bellezza degli scenari paesaggistici che la circondano, alle sorgenti termali ed al clima perennemente estivo dovuto alla depressione della valle del Giordano. La città, infatti, si trova all’incredibile quota di 210 metri sotto il livello del mare, prerogativa più unica che rara per insediamenti di queste dimensioni a livello mondiale.

Sebbene nella zona siano state rinvenute testimonianze antichissime, la nascita di Tiberiade risale al 18 d.C., quando il tetrarca Erode Antipa, figlio di Erode il Grande, decise di fondare una città in onore dell’imperatore Tiberio. Il sito non fu scelto a caso, dato che l’insediamento sorse all’incrocio tra due grandi vie di comunicazione che collegavano rispettivamente la Siria all’Egitto e l’Oriente al Mediterraneo. Dopo oltre sei secoli di dominazione cristiana, nel 637 Tiberiade cadde in mano agli arabi, sotto cui rimase fino al 1099 rivestendo il ruolo di capitale della Galilea. A partire dall’inizio del XIII secolo e per oltre 200 anni il controllo della città passò più volte dai crociati ai mamelucchi e viceversa, con la conseguente distruzione di quasi tutte le preesistenze più antiche. Il 1562 fu l’anno della rinascita di Tiberiade che, grazie al benestare di Solimano il Magnifico, passò sotto l’amministrazione di Giuseppe, ebreo portoghese sfuggito all’Inquisizione e messosi al servizio dei turchi. A questo periodo risalgono le prime migrazioni di comunità ebraiche, culminate nel 1948 con la dichiarazione d’indipendenza d’Israele.

Quasi tutte le attrattive storiche di Tiberiade risalgono al XVIII secolo. Non fanno eccezione le mura, o quel poco che ne rimane, dato che prima un terremoto (1837) e poi un’alluvione (1934) hanno gravemente compromesso la cinta muraria in basalto voluta da Daher el-Omar. Due sono le sezioni meglio conservate: una a sud, dove sorge anche il monastero degli Apostoli, e una a nord, conosciuta come Crusader Castel, sebbene di crociato non abbia pressoché nulla. Coeva alle mura è la Moschea El-Omri, anch’essa commissionata da Daher el-Omar nel 1743, che purtroppo versa in un cattivo stato di abbandono. In epoca successiva, verso la fine dell’Ottocento, fu costruita la chiesa francescana di S. Pietro, innalzata per commemorare l’episodio della pesca miracolosa sulle sponde del lago sul sito di una basilica crociata del XII secolo. A ricordare l’episodio è soprattutto l’abside triangolare, la cui forma di prua rovesciata si rifà alla barca del pescatore Pietro.

Nel 1934, dopo la demolizione di centinaia di edifici affacciati sul lago a causa dell’alluvione, vennero gettate le basi per la realizzazione di Tayyelet, il lungomare di Tiberiade. Quest’ultimo consta di un lungo viale pedonale, numerosi imbarchi per le gite sul lago e la nuova marina, senza contare che nello stesso periodo venne rivista anche l’intera urbanistica del quartiere alle sue spalle, le cui vie furono tracciate perpendicolari alla rive così da favorire l’eventuale drenaggio delle acque. Tra le maggiori attrattive ricordiamo il Galilee Experience, un centro multimediale sulla storia della Galilea situato presso la nuova marina, e la moschea el-Bahri, un edificio di piccole dimensioni costruito nel 1880 su preesistenze crociate che da qualche anno ospita il Municipal Museum. Tayyelet è anche il fulcro della movida notturna, potendo vantare decine di bar, pub e ristoranti, nonché diversi club.

All’altezza di Tayyelet, ma spostato di qualche centinaio di metri nell’entroterra c’è il Tiberias Archaeological Park, un piccolo parco archeologico dove si possono ammirare resti di varie epoche. Tra i ritrovamenti più importanti ricordiamo le vestigia di una chiesa crociata che pare mostrare diverse analogie con quella di S. Anna a Gerusalemme, una lunga sezione di cinta muraria di epoca araba del VII secolo e soprattutto un’antica sinagoga dal quale è stato staccato un meraviglioso mosaico pavimentale ora esposto all’Eretz Israel Museum di Tel Aviv. Un sito ebraico altrettanto importante è il cimitero Tomb of Maimonides, situato più a nord, all’interno del quale spicca la tomba di Rabbi Moshe Ben-Maimon (1135-1204), personaggio di spicco della cultura medievale non soltanto per gli ebrei.

A sud di Tiberiade, non lontano dalla stazione termale, si trovano le rovine della città biblica di Hammat Teverya, da qualche tempo tutelate all’interno dell’omonimo Parco Nazionale. Prima di accedere all’area archeologica ci si può regalare qualche attimo di relax alle terme, che comprendono due stabilimenti principali: uno antico e particolarmente lussuoso, essendo stato totalmente ricostruito da Ibrahim Pascià nel 1833 con 17 piscine e 44 bagni individuali, ed uno più moderno, in grado di accogliere più di 2.000 persone al giorno. Uscendo dalle terme, sulla destra, un sentiero conduce al mausoleo di rabbi Meir, soprannominato Ba’al HaNes (il taumaturgo), discepolo prediletto di rabbi Aqiva.

Come già accennato in precedenza, a Tiberiade è sempre estate, fa sempre caldo e il sole non conosce rivali. A causa della sua particolare condizione morfologica, infatti, la zona presenta un clima per certi versi mediterraneo, anche se le temperature sono mediamente più elevate e le precipitazioni più scarse. A sbalordire sono soprattutto le condizioni che si registrano d’inverno, quando la temperatura media si attesta sopra i 20 gradi, mentre d’estate le massime sfiorano i 40 gradi. D’estate le piogge sono pressoché assenti, d’inverno qualche sporadico temporale fa si che ogni anno cadano tra i 300 e i 400 mm di pioggia.

L’aeroporto più vicino è il Rosh Pina Airport, situato una ventina di chilometri a nord, ma è più comodo fare riferimento all’Haifa International Airport, distante 46 chilometri da Tiberiade in direzione ovest. Una volta atterrati si può contare su una buona rete di autobus, che mette in comunicazione Tiberiade con le maggiori località d’Israele. Durante il soggiorno è bello regalarsi una rilassante gita in battello sul lago, da dove si gode di una vista mozzafiato.
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 Pubblicato da - 29 Dicembre 2011 - © Riproduzione vietata

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