Harbin (Cina), la cittą della Manciuria e il suo Ice Festival
Harbin, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Harbin dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Situata al centro della smisurata pianura della Manciuria, lungo le rive del fiume Songhua, Harbin è una perla di rara bellezza che vanta tantissime attrattive. Capitale della provincia dello Heilongjiang, la città annovera numerosi interessanti siti storici, prevalentemente dislocati nella zona compresa tra il fiume Songhua, a nord, e la stazione ferroviaria, a sud; il consiglio è quello di visitarla a piedi, così da potersi soffermare con più attenzione su alcuni particolari e su diversi scorci davvero suggestivi.
Due sono le zone di maggior pregio: Daoliqu, che si estende a nord vicino al fiume Songhua, e quella individuata da Zhongshan Dajie, Zhi Jie e Honglun Jie, dove negozi e mercati sono frequentati da molti turisti russi che dopo il crollo sovietico del 1991 vengono sempre più numerosi a Harbin a fare shopping.
Fino agli anni ’90 dell’Ottocento, Harbin non era nient’altro che un tranquillo villaggio nei pressi del fiume Songhua; nel 1896, però, i russi ottennero il diritto di tracciare una linea ferroviaria che collegasse la zona a Vladivostok, così che tantissimi cittadini russi, tra operai e compatrioti in fuga dai bolscevichi, vi si trasferirono. In pochi anni Harbin aumentò esponenzialmente le proprie dimensioni, consolidando al suo interno una prospera comunità russa ben integrata nel tessuto locale. Dopo la seconda guerra mondiale, quello che fino a pochi decenni prima era un pacato villaggio si trasformò in città industriale vera e propria, intensificando ulteriormente i propri rapporti con la vicina Russia.
Non appena messo piede ad Harbin, la prima cosa che balzerà agli occhi sarà l’atmosfera tipicamente russa che si respira in buona parte del centro e soprattutto nelle strade del quartiere Daoliqu, a nord della stazione ferroviaria. Qui si concentrano alcune architetture maestose, il cui esempio più famoso è senza dubbio la Chiesa di Santa Sofia, facilmente distinguibile per la sua caratteristica cupola a cipolla di colore verde e per le sgargianti pareti in mattoni rossi. Terminata nel 1932, la chiesa accoglie una mostra fotografica dedicata all’influenza russa ad Harbin. A ovest della chiesa si allunga Zhongyang Dajie, una via pedonale su cui si affacciano numerosi edifici ben conservati dalla spiccata influenza sovietica, ciascuno dei quali reca una targa esplicativa della propria storia, mentre a nord si estende il Parco Zhaolin che, durante la tradizionale Festa del Ghiaccio di gennaio e febbraio, diventa la sede principale delle sculture di ghiaccio. Ad Harbin è stato costruito anche lo Skidome più grande del mondo, per sciare tutto l'anno in una vasta struttura indoor, che ospita ben 6 piste al coperto.
All’estremità settentrionale di Zhongyang Dajie, il Sidalin Gongyuan, ovvero il “Parco Stalin”, è un popolare punto d’incontro per gli abitanti della zona; la passeggiata all’interno del parco si estende per ben 42 chilometri lungo la riva del fiume, sopra l’alzaia costruita per proteggere la città da eventuali inondazioni, celebrata tra l’altro dal Monumento al Controllo delle Inondazioni, che testimonia il successo riscosso dall’infrastruttura. Durante l’inverno il fiume ghiacciato si trasforma in un’area attrezzata per i tanti praticanti di pattinaggio, bob e vela sul ghiaccio. Oltre il fiume, raggiungibile in barca oppure in funivia, si estende un altro bel parco: il Sun Island Park, che offre una variegata combinazione di giardini, zone boschive e parco acquatico. Nei fine settimana estivi il parco è una meta assai diffusa per gli abitanti di Harbin, mentre d’inverno, quando è raggiungibile anche a piedi, diviene sede di un’esposizione di sculture di neve, l'Harbin International Ice and Snow Sculpture Festival.
Circa 15 chilometri più a nord c’è invece il Dongbei Hu Linyuan, il “Parco della Tigre Siberiana”, istituito per allevare questi animali in pericolo di estinzione in vista di una loro reintroduzione in natura.
A sud della stazione ferroviaria si incontra il museo più noto e interessante della città: il Museo Provinciale, che espone reperti archeologici riguardanti i primi insediamenti umani nella regione. Circa 3 chilometri a nord-est, proseguendo lungo Dongdazhi Jie, sorge una serie di siti buddhisti, il cui esempio più famoso è il Tempio di Jile, il più vasto tempio dell’intera provincia dello Heilongjiang, portato a termine nel 1924 con l’intento di controbilanciare il cattivo feng shui degli edifici di matrice sovietica. Proprio accanto al tempio trova spazio la Pagoda di Qiti Futu, una deliziosa pagoda in pietra a sette piani.
Tra novembre e aprile in questa regione è possibile sciare. Il comprensorio sciistico di Yabuli, lo Yabuli Huaxue Zhongxin, circa 200 chilometri a sud-est di Harbin, è il meglio attrezzato dell’intero paese, avendo ospitato i Giochi Asiatici nel 1996. A garantire l’accesso alle 11 piste di varia difficoltà tracciate sulle pendici del Monte Daguokui sono 3 seggiovie, mentre per raggiungere il comprensorio da Harbin si può prendere un autobus o un treno per un viaggio di circa 3 ore.
Il clima è tremendamente rigido in inverno e mite in estate, anche se la stagione fredda tende a protrarsi per buona parte dell’anno da ottobre a aprile. Il mese più freddo è gennaio, quando la temperatura media è di poco superiore ai -20 gradi, le minime scendono fino a -25 e le massime risultano comprese tra -10 e -15. Tra maggio e settembre quantomeno le ore diurne si fanno più gradevoli fino a far registrare massime di 28 gradi in luglio. Le precipitazioni, a carattere nevoso a partire dalla fine di ottobre fino alla prima metà di aprile, sono piuttosto scarse nell’arco dei dodici mesi dell’anno, per un totale inferiore ai 550 mm di pioggia, di cui almeno la metà cade tra luglio e agosto.
L’Harbin Taiping International Airport, distante 40 chilometri dal centro, è il più grande aeroporto della Cina settentrionale e vanta frequenti collegamenti verso tutte le principali metropoli del paese. In centro il traffico è quasi sempre congestionato, tanto che se si prende un taxi è sempre meglio trattare il prezzo della corsa in modo forfettario e concordare preventivamente che non vi saranno aumenti dovuti alla lentezza del traffico. La stazione ferroviaria è servita da numerosi convogli che ogni giorno consentono di raggiungere in tempi relativamente brevi e a costi ridotti città come Changchun e Shenyang, mentre dal porto, che si trova in Bei Qidao Jie, tra aprile e novembre ci sono collegamenti con Jiamusi, distante 27 ore di navigazione.
Due sono le zone di maggior pregio: Daoliqu, che si estende a nord vicino al fiume Songhua, e quella individuata da Zhongshan Dajie, Zhi Jie e Honglun Jie, dove negozi e mercati sono frequentati da molti turisti russi che dopo il crollo sovietico del 1991 vengono sempre più numerosi a Harbin a fare shopping.
Fino agli anni ’90 dell’Ottocento, Harbin non era nient’altro che un tranquillo villaggio nei pressi del fiume Songhua; nel 1896, però, i russi ottennero il diritto di tracciare una linea ferroviaria che collegasse la zona a Vladivostok, così che tantissimi cittadini russi, tra operai e compatrioti in fuga dai bolscevichi, vi si trasferirono. In pochi anni Harbin aumentò esponenzialmente le proprie dimensioni, consolidando al suo interno una prospera comunità russa ben integrata nel tessuto locale. Dopo la seconda guerra mondiale, quello che fino a pochi decenni prima era un pacato villaggio si trasformò in città industriale vera e propria, intensificando ulteriormente i propri rapporti con la vicina Russia.
Non appena messo piede ad Harbin, la prima cosa che balzerà agli occhi sarà l’atmosfera tipicamente russa che si respira in buona parte del centro e soprattutto nelle strade del quartiere Daoliqu, a nord della stazione ferroviaria. Qui si concentrano alcune architetture maestose, il cui esempio più famoso è senza dubbio la Chiesa di Santa Sofia, facilmente distinguibile per la sua caratteristica cupola a cipolla di colore verde e per le sgargianti pareti in mattoni rossi. Terminata nel 1932, la chiesa accoglie una mostra fotografica dedicata all’influenza russa ad Harbin. A ovest della chiesa si allunga Zhongyang Dajie, una via pedonale su cui si affacciano numerosi edifici ben conservati dalla spiccata influenza sovietica, ciascuno dei quali reca una targa esplicativa della propria storia, mentre a nord si estende il Parco Zhaolin che, durante la tradizionale Festa del Ghiaccio di gennaio e febbraio, diventa la sede principale delle sculture di ghiaccio. Ad Harbin è stato costruito anche lo Skidome più grande del mondo, per sciare tutto l'anno in una vasta struttura indoor, che ospita ben 6 piste al coperto.
All’estremità settentrionale di Zhongyang Dajie, il Sidalin Gongyuan, ovvero il “Parco Stalin”, è un popolare punto d’incontro per gli abitanti della zona; la passeggiata all’interno del parco si estende per ben 42 chilometri lungo la riva del fiume, sopra l’alzaia costruita per proteggere la città da eventuali inondazioni, celebrata tra l’altro dal Monumento al Controllo delle Inondazioni, che testimonia il successo riscosso dall’infrastruttura. Durante l’inverno il fiume ghiacciato si trasforma in un’area attrezzata per i tanti praticanti di pattinaggio, bob e vela sul ghiaccio. Oltre il fiume, raggiungibile in barca oppure in funivia, si estende un altro bel parco: il Sun Island Park, che offre una variegata combinazione di giardini, zone boschive e parco acquatico. Nei fine settimana estivi il parco è una meta assai diffusa per gli abitanti di Harbin, mentre d’inverno, quando è raggiungibile anche a piedi, diviene sede di un’esposizione di sculture di neve, l'Harbin International Ice and Snow Sculpture Festival.
Circa 15 chilometri più a nord c’è invece il Dongbei Hu Linyuan, il “Parco della Tigre Siberiana”, istituito per allevare questi animali in pericolo di estinzione in vista di una loro reintroduzione in natura.
A sud della stazione ferroviaria si incontra il museo più noto e interessante della città: il Museo Provinciale, che espone reperti archeologici riguardanti i primi insediamenti umani nella regione. Circa 3 chilometri a nord-est, proseguendo lungo Dongdazhi Jie, sorge una serie di siti buddhisti, il cui esempio più famoso è il Tempio di Jile, il più vasto tempio dell’intera provincia dello Heilongjiang, portato a termine nel 1924 con l’intento di controbilanciare il cattivo feng shui degli edifici di matrice sovietica. Proprio accanto al tempio trova spazio la Pagoda di Qiti Futu, una deliziosa pagoda in pietra a sette piani.
Tra novembre e aprile in questa regione è possibile sciare. Il comprensorio sciistico di Yabuli, lo Yabuli Huaxue Zhongxin, circa 200 chilometri a sud-est di Harbin, è il meglio attrezzato dell’intero paese, avendo ospitato i Giochi Asiatici nel 1996. A garantire l’accesso alle 11 piste di varia difficoltà tracciate sulle pendici del Monte Daguokui sono 3 seggiovie, mentre per raggiungere il comprensorio da Harbin si può prendere un autobus o un treno per un viaggio di circa 3 ore.
Il clima è tremendamente rigido in inverno e mite in estate, anche se la stagione fredda tende a protrarsi per buona parte dell’anno da ottobre a aprile. Il mese più freddo è gennaio, quando la temperatura media è di poco superiore ai -20 gradi, le minime scendono fino a -25 e le massime risultano comprese tra -10 e -15. Tra maggio e settembre quantomeno le ore diurne si fanno più gradevoli fino a far registrare massime di 28 gradi in luglio. Le precipitazioni, a carattere nevoso a partire dalla fine di ottobre fino alla prima metà di aprile, sono piuttosto scarse nell’arco dei dodici mesi dell’anno, per un totale inferiore ai 550 mm di pioggia, di cui almeno la metà cade tra luglio e agosto.
L’Harbin Taiping International Airport, distante 40 chilometri dal centro, è il più grande aeroporto della Cina settentrionale e vanta frequenti collegamenti verso tutte le principali metropoli del paese. In centro il traffico è quasi sempre congestionato, tanto che se si prende un taxi è sempre meglio trattare il prezzo della corsa in modo forfettario e concordare preventivamente che non vi saranno aumenti dovuti alla lentezza del traffico. La stazione ferroviaria è servita da numerosi convogli che ogni giorno consentono di raggiungere in tempi relativamente brevi e a costi ridotti città come Changchun e Shenyang, mentre dal porto, che si trova in Bei Qidao Jie, tra aprile e novembre ci sono collegamenti con Jiamusi, distante 27 ore di navigazione.