Fiastra (Marche): il lago e le Lame rosse sui Monti Sibillini
Fiastra, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Fiastra dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Fiastra è uno di quei paesi che riescono con estrema facilità a cristallizzare la dimensione onirica legata alle Marche, una regione la cui varietà paesaggistica monopolizza qualunque viaggio si compia tra i limiti fisici della regione. Il borgo di cui parliamo accoglie 700 abitanti appena e nella provincia di Macerata si pone come nobile perla del territorio più ameno che si possa immaginare. Ogni particolarità naturalistica è un inno alla perfezione, un intreccio impeccabile dei quattro elementi fusi a tessere una trama di fulgidi splendori a tinte variegate. Terra e acqua si incontrano, sicché Fiastra è inserito esattamente nel mezzo di questo interessantissimo gioco di colori, luci e disegni che paiono scolpiti sulle verdi colline marchigiane.
Siamo abituati a carpire il viatico storico di una vecchia realtà cercando spasmodicamente la sua rocca identificativa, ma con Fiastra il discorso si fa più articolato, perché qui di castelli ce ne sono abbastanza da formare una caleidoscopica molteplicità agghindante chilometri e chilometri quadrati di superficie limitrofa.
Si tratta per la verità di un bacino artificiale associato ad una grande diga, costruita durante gli anni ’50 per creare energia ed un luogo coniugante molti gusti diversi di villeggiatura: c’è chi pratica sci d’acqua, chi la pesca di trote e chi sfrutta la calura dell’estate per immergersi in cerca di frescura e carezze acquatiche.
Camminando si giunge al cospetto elegante della Parrocchiale di San Paolo Apostolo, più identificabile come abbazia a tre navate che si fregia di una veste romanica e di interni scanditi dalla presenza di opere pittoriche quali la Conversione di San Paolo eseguita dal Baciccia e una Madonna con Bambino scolpita in legno.
La chiesa è riconoscibile in virtù dell’alto campanile eretto nel 1914 per arricchire il comprensorio ecclesiastico che, effettivamente, mancava di una torre campanaria. Più distaccato ma non così lontano, in località Fiegni, attende in lieve sordina il Santuario del Beato Ugolino, dedicato all’omonimo eremita francescano.
Storia
Fiastra emana così una bellezza sparsa, priva di vincoli e destinata all’estensione più libera tra i panorami eccezionali che celebrano l’incontro di esemplari canoni aulici. L’antico Castrum Flastrae è un ricordo dell’XI secolo che si è rivelato nei secoli come uno dei maggiori avamposti fortificati dell’area, sbocciato nella centuria successiva in quanto entrato nei passaggi di proprietà che interessarono famiglie potenti, i Magalotti (di cui rimane il fortilizio sebbene alcune torri non vi siano più), i Da Varano, gli Sforza e persino lo Stato Pontificio subentrato nel 1447 alla guida amministrativa del borgo.Siamo abituati a carpire il viatico storico di una vecchia realtà cercando spasmodicamente la sua rocca identificativa, ma con Fiastra il discorso si fa più articolato, perché qui di castelli ce ne sono abbastanza da formare una caleidoscopica molteplicità agghindante chilometri e chilometri quadrati di superficie limitrofa.
I Monti Sibillini e le Lame Rosse
Tra monti e boschi, le strutture castellari spiccano e suggellano la nuda estetica del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un unicum di arbusti, selve e radure estremamente comunicativo e sgargiante, entro cui si snoda uno degli itinerari meglio conosciuti e frequentati, ovvero l’itinerario delle Lame Rosse, 7 chilometri che si configurano ideali per la pratica del trekking. Apici didattici animano le visite all’interno della Riserva, come il Museo del Camoscio, che si offre come fucina di educazione ambientale da trasmettere alle scolaresche e ai turisti da disciplinare sul delicato tema della preservazione.Il Lago di Fiastra
Si passa obbligatoriamente da qui per poter avviarsi verso i labirinti escursionistici che a cielo aperto rilasciano le più vive emozioni: le Gole del Fiastrone stupiscono per quanto imponenti e poetiche allo stesso tempo, oltre poi appare il lago di Fiastra, uno specchio d’acqua su cui si può quasi dipingere talmente è quieta la sua superficie e riverberante il suo immutabile aspetto.Si tratta per la verità di un bacino artificiale associato ad una grande diga, costruita durante gli anni ’50 per creare energia ed un luogo coniugante molti gusti diversi di villeggiatura: c’è chi pratica sci d’acqua, chi la pesca di trote e chi sfrutta la calura dell’estate per immergersi in cerca di frescura e carezze acquatiche.
Cosa vedere a Fiastra e dintorni
Dalle spiaggette lungo le sponde si ammirano il panorama avvolgente e la bella Chiesa di San Lorenzo, datata XII secolo e custode di preziosi affreschi firmati dal Camerino e dai suoi allievi. I sentieri che tramano serpeggianti reticolati conducono a vecchi rifugi scavati nella roccia e molti di questi sono grotte (emblematica la Grotta dei Frati).Camminando si giunge al cospetto elegante della Parrocchiale di San Paolo Apostolo, più identificabile come abbazia a tre navate che si fregia di una veste romanica e di interni scanditi dalla presenza di opere pittoriche quali la Conversione di San Paolo eseguita dal Baciccia e una Madonna con Bambino scolpita in legno.
La chiesa è riconoscibile in virtù dell’alto campanile eretto nel 1914 per arricchire il comprensorio ecclesiastico che, effettivamente, mancava di una torre campanaria. Più distaccato ma non così lontano, in località Fiegni, attende in lieve sordina il Santuario del Beato Ugolino, dedicato all’omonimo eremita francescano.