Cantagallo (Toscana): cosa vedere nel comune della Val Bisenzio, provincia di Prato
Cantagallo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cantagallo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Fra i laboriosi contrafforti appenninici della Val Bisenzio si estende Cantagallo, località che in provincia di Prato esprime una toscanità esuberante. 3.100 abitanti e un semplice nucleo ordinato di case s’immergono nella vegetazione lussureggiante di un territorio ricoperto di foreste, castagneti e faggete (magnificente il Faggione di Luogomano, che con la sua chioma adombra ca. 900 mq di superficie).
Solo osservando l’impianto stradale e i progetti architettonici, si evidenzia una precisa identità locale che individua nei luoghi di culto i massimi poli aggregativi di un borghetto essenziale ma vivo.
La romanica Chiesa di Santa Maria sorge su un pianoro panoramico a 600 metri di quota e secoli fa risultava racchiusa dalle mura del Castello Averardi. Il campanile a vela introduce alla tranquillità dell’interno, abbellito considerevolmente dalla tela raffigurante una Madonna con Bambino risalente al ‘700.
Su un’altra altura spunta la Chiesa di San Michele, sorta nel Duecento ma garbatamente arricchita cinque secoli dopo. L’altare della Madonna del Rosario accoglie la statua vestita della Madonna col Bambino. La coeva Chiesa di San Biagio mostra un’aula unica e un soffitto a capriate relativamente intonso. Accanto alla struttura, l’Oratorio della Compagnia invita a una visita durante la quale non sfugge allo sguardo la Madonna della Neve, dipinto ascrivibile al Seicento.
La Chiesa di Santa Maria Assunta venne eretta utilizzando pietra locale ed è del secolo scorso, data di nascita 1946. Nell’abside poligonale, Silvestro Pistolesi ha affrescato l’Assunta, gli Evangelisti e il popolo di Dio. Una sorpresa si ritrova nella parte posteriore: l’antica parrocchiale testimoniata fin dal 1189. A Usella si può ammirare l’ex Pieve di San Lorenzo, radicalmente ristrutturata nel 1907: all’interno le tele si sprecano, vediamo infatti campeggiare una settecentesca Madonna del Rosario, una Madonna col Bambino e i santi Lorenzo e Barnaba che trasuda incredibile bellezza e un fonte battesimale in marmo bianco assai manieristico.
Passato il Ponte di Cerbaia, il più antico sul fiume Bisenzio dotato di tre arcate a sesto ribassato cui se ne aggiunge una più piccola (nell’agosto del 1849 lo attraversò Giuseppe Garibaldi in fuga dagli Austriaci), s’apre la vista della Rocca di Cerbaia, castello del XII secolo in cui dimorarono stabilmente gli Alberti che, secondo la leggenda, negarono nell’inverno del 1285 l’accoglienza a Dante Alighieri, il quale cita il maniero nel XXXII canto dell’Inferno. Villa Novellucci si trova a Gricigliana. In località Gavigno ci si può divertire intrattenendosi nel Parco Avventura Bosco Tondo.
Storia
Contrariamente a molti borghi limitrofi, quella appartenente a Cantagallo è una storia con svariati buchi ed estesa latitanza documentale. In breve poco si sa sul periodo antico, parecchio di più riguardo alla parentesi medievale. Il paese già nel 1234 pare fosse un comune di completa organicità amministrativa, centro urbano in grado di caldeggiare una notevole autonomia anche e soprattutto in relazione alla propria sociale sussistenza.Solo osservando l’impianto stradale e i progetti architettonici, si evidenzia una precisa identità locale che individua nei luoghi di culto i massimi poli aggregativi di un borghetto essenziale ma vivo.
Cosa vedere a Cantagallo
Vivi sono edifici che spiccano e fan parlare di sé, per esempio la Chiesa di San Lorenzo edificata nell’XI secolo in frazione Fossato e modificata nell’Ottocento nei termini della propria facciata affiancata da un massiccio campanile quattrocentesco. Entrare nell’ambiente ecclesiastico significa assaporare il rustico aspetto delle tre navate e gli elementi valorizzanti quali il settecentesco crocifisso ligneo apposto sull’altare maggiore nonché la Via Crucis realizzata in maiolica.La romanica Chiesa di Santa Maria sorge su un pianoro panoramico a 600 metri di quota e secoli fa risultava racchiusa dalle mura del Castello Averardi. Il campanile a vela introduce alla tranquillità dell’interno, abbellito considerevolmente dalla tela raffigurante una Madonna con Bambino risalente al ‘700.
Su un’altra altura spunta la Chiesa di San Michele, sorta nel Duecento ma garbatamente arricchita cinque secoli dopo. L’altare della Madonna del Rosario accoglie la statua vestita della Madonna col Bambino. La coeva Chiesa di San Biagio mostra un’aula unica e un soffitto a capriate relativamente intonso. Accanto alla struttura, l’Oratorio della Compagnia invita a una visita durante la quale non sfugge allo sguardo la Madonna della Neve, dipinto ascrivibile al Seicento.
La Chiesa di Santa Maria Assunta venne eretta utilizzando pietra locale ed è del secolo scorso, data di nascita 1946. Nell’abside poligonale, Silvestro Pistolesi ha affrescato l’Assunta, gli Evangelisti e il popolo di Dio. Una sorpresa si ritrova nella parte posteriore: l’antica parrocchiale testimoniata fin dal 1189. A Usella si può ammirare l’ex Pieve di San Lorenzo, radicalmente ristrutturata nel 1907: all’interno le tele si sprecano, vediamo infatti campeggiare una settecentesca Madonna del Rosario, una Madonna col Bambino e i santi Lorenzo e Barnaba che trasuda incredibile bellezza e un fonte battesimale in marmo bianco assai manieristico.
Passato il Ponte di Cerbaia, il più antico sul fiume Bisenzio dotato di tre arcate a sesto ribassato cui se ne aggiunge una più piccola (nell’agosto del 1849 lo attraversò Giuseppe Garibaldi in fuga dagli Austriaci), s’apre la vista della Rocca di Cerbaia, castello del XII secolo in cui dimorarono stabilmente gli Alberti che, secondo la leggenda, negarono nell’inverno del 1285 l’accoglienza a Dante Alighieri, il quale cita il maniero nel XXXII canto dell’Inferno. Villa Novellucci si trova a Gricigliana. In località Gavigno ci si può divertire intrattenendosi nel Parco Avventura Bosco Tondo.