Torrita di Siena (Toscana): visita al borgo della Valdichiana
Torrita di Siena, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Torrita di Siena dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Toscana nell'identità, origine e profondo spirito gagliardamente testardo, Torrita di Siena e i suoi 7.501 abitanti occupano la sommità di una collina nella verde Valdichiana occidentale.
Dapprima identificato in un castello appartenente alla Repubblica di Siena, protetto da possente cinta muraria con quattro torri quadrate e altrettante porte d'accesso (Porta a Pago, Porta Gavina, Porta Nova e Porta a Sole), Torrita si eleva a feudo per merito dell'imperatore Ottone IV e conseguentemente ceduto all'influente famiglia Cacciaconti.
Nel 1260 partecipa alla battaglia di Montaperti contro i Guelfi fiorentini. Legata al destino di Siena in piena dominazione medicea, subisce anche l'occupazione imperiale, trovando nuova vita nel 1700 grazie alle opere di bonifica della Valdichiana compiute dallo stimato architetto Fossombroni su volere dell'arciduca Pietro Leopoldo di Lorena. Nel 1860 entra a far parte del Regno d'Italia insieme a tutto il territorio toscano, grazie a un plebiscito pressochè assoluto. Nel ‘900 si afferma in quanto feconda nelle attività di artigianato e di lavorazione del legno.
L'architettura religiosa completa il dittico strutturale di Torrita di Siena e conta moltissimi edifici dallo spiccato valore simbolico. La Chiesa del Triano sorge a Montefollonico, entro il comune, e risale alla fine del XVI secolo; conservava un affresco del ‘300 intitolato "Madonna col Bambino" e incorniciato insieme alla "Trinità e Angeli adoranti". Parliamo al passato in quanto il dittico di opere è attualmente custodito altrove.
La Chiesa della Madonna dell'Olivo, datata 1425, ospitava una statua della Madonna, poi razziata. Il nome deriva proprio dall'ubicazione di quest'opera, posta sopra la porta di un'oliviera. La Chiesa della Madonna delle Fonti a Giano, seicentesca, commemora l'immagine di una Madonna ritenuta fonte miracolosa. La Chiesa della Madonna delle Nevi custodisce un prezioso tabernacolo e pregevoli affreschi cinquecenteschi realizzati dall'abile Girolamo di Benvenuto.
La Chiesa della Santissima Annunziata ospita un'elegante fonte battesimale in marmo giallo di Siena, installata nel 1843. La Chiesa delle Sante Flora e Lucilla è un esemplare religioso di rarissima bellezza, effluvio di arte decorativa tanto all'interno quanto all'esterno, assolutamente consigliata ai turisti. La Chiesa di Santa Croce, in parallelo alla Collegiata dei Santi Martino e Costanzo e alla Chiesa della Madonna della Pace, completa il viaggio nella fervente sacralità di Torrita da Siena.
Il Teatro degli Oscuri costituisce l'epicentro delle rappresentazioni teatrali a Torrita: risalente come primigenia sala unica al 1776, acquisisce forma e completezza nell'800 con la realizzazione di un palcoscenico fisso e un palchettone per gli accademici. Completeranno l'interno altri 23 palchi e svariate opere pittoriche di valenti autori dell'epoca. Nel periodo fra i due conflitti mondiali viene dotato di schermo per ospitare vere e proprie proiezioni cinematografiche nonchè utilizzato - tempo dopo - come sede della sezione locale del Partito Nazionale Fascista. Restaurato fra il 1982 e il 1986, oggi il teatro tratta anche manifestazioni musicali in accordo al Cantiere internazionale d'Arte di Montepulciano e all'Accademia Chigiana di Siena.
Per finire, una curiosità: a Torrita si pratica il Gioco della palla tamburello, sport derivato dal più antico Gioco del Pallone col Bracciale.
Storia ed origine del nome
Il nome di questo comune risale a un codice amiatino del 1037: proprio il Medioevo ha fatto da culla temporale a questa località caratterizzata da antiche casupole, grulli vicoli e arcate classicheggianti, tutto interamente cinto da mura costruite nel lontano 1100.Dapprima identificato in un castello appartenente alla Repubblica di Siena, protetto da possente cinta muraria con quattro torri quadrate e altrettante porte d'accesso (Porta a Pago, Porta Gavina, Porta Nova e Porta a Sole), Torrita si eleva a feudo per merito dell'imperatore Ottone IV e conseguentemente ceduto all'influente famiglia Cacciaconti.
Nel 1260 partecipa alla battaglia di Montaperti contro i Guelfi fiorentini. Legata al destino di Siena in piena dominazione medicea, subisce anche l'occupazione imperiale, trovando nuova vita nel 1700 grazie alle opere di bonifica della Valdichiana compiute dallo stimato architetto Fossombroni su volere dell'arciduca Pietro Leopoldo di Lorena. Nel 1860 entra a far parte del Regno d'Italia insieme a tutto il territorio toscano, grazie a un plebiscito pressochè assoluto. Nel ‘900 si afferma in quanto feconda nelle attività di artigianato e di lavorazione del legno.
Cosa vedere a Torrita di Siena
Torrita di Siena si fregia di un centro storico antichissimo e invidiabile, ricettacolo florido di monumenti di estremo interesse culturale che identificano in primis un'architettura civile rappresentata prevalentemente da un unico emblema, il Palazzo Comunale (ex Palazzo Pretorio), risalente al XIII secolo e sede nel 1266 del podestà. Da considerare inoltre l'antica cisterna, sita in piazza Matteotti, che forniva acqua all'abitato essendo non di meno centro di interazione civile e religiosa degli abitanti.L'architettura religiosa completa il dittico strutturale di Torrita di Siena e conta moltissimi edifici dallo spiccato valore simbolico. La Chiesa del Triano sorge a Montefollonico, entro il comune, e risale alla fine del XVI secolo; conservava un affresco del ‘300 intitolato "Madonna col Bambino" e incorniciato insieme alla "Trinità e Angeli adoranti". Parliamo al passato in quanto il dittico di opere è attualmente custodito altrove.
La Chiesa della Madonna dell'Olivo, datata 1425, ospitava una statua della Madonna, poi razziata. Il nome deriva proprio dall'ubicazione di quest'opera, posta sopra la porta di un'oliviera. La Chiesa della Madonna delle Fonti a Giano, seicentesca, commemora l'immagine di una Madonna ritenuta fonte miracolosa. La Chiesa della Madonna delle Nevi custodisce un prezioso tabernacolo e pregevoli affreschi cinquecenteschi realizzati dall'abile Girolamo di Benvenuto.
La Chiesa della Santissima Annunziata ospita un'elegante fonte battesimale in marmo giallo di Siena, installata nel 1843. La Chiesa delle Sante Flora e Lucilla è un esemplare religioso di rarissima bellezza, effluvio di arte decorativa tanto all'interno quanto all'esterno, assolutamente consigliata ai turisti. La Chiesa di Santa Croce, in parallelo alla Collegiata dei Santi Martino e Costanzo e alla Chiesa della Madonna della Pace, completa il viaggio nella fervente sacralità di Torrita da Siena.
Il Teatro degli Oscuri costituisce l'epicentro delle rappresentazioni teatrali a Torrita: risalente come primigenia sala unica al 1776, acquisisce forma e completezza nell'800 con la realizzazione di un palcoscenico fisso e un palchettone per gli accademici. Completeranno l'interno altri 23 palchi e svariate opere pittoriche di valenti autori dell'epoca. Nel periodo fra i due conflitti mondiali viene dotato di schermo per ospitare vere e proprie proiezioni cinematografiche nonchè utilizzato - tempo dopo - come sede della sezione locale del Partito Nazionale Fascista. Restaurato fra il 1982 e il 1986, oggi il teatro tratta anche manifestazioni musicali in accordo al Cantiere internazionale d'Arte di Montepulciano e all'Accademia Chigiana di Siena.
Eventi, sagre e manifestazioni
La tradizione folcloristica di Torrita si esprime in tutta la propria esuberanza toscana nel Palio dei somari - nato nel 1966 per omaggiare San Giuseppe, patrono dei falegnami, che si svolge in marzo, e che oltre alla competizione sportiva prevede una sfilata storica in costume - e nel Torrita Blues Festival, grande manifestazione musicale di scena a giugno. Immancabile il mercatino di Natale nel mese di dicembre, dove imperversa una delle specialità offerte in loco, il Vin Santo, di cui i produttori autoctoni sono assai gelosi.Per finire, una curiosità: a Torrita si pratica il Gioco della palla tamburello, sport derivato dal più antico Gioco del Pallone col Bracciale.
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