Duino (Friuli-Venezia-Giulia): il castello, la spiaggia e i dintorni
Duino, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Duino dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Località caratterizzante il comune sparso di Duino-Aurisina, la si riconosce in provincia di Trieste scorgendo in lontananza i due imponenti castelli che nel Friuli-Venezia Giulia sono divenuti istituzioni storiche di sommo livello architettonico.
A Duino convivono il nuovo e il vecchio maniero, simboli di un viatico che ha investito la Riviera delle falesie, due rocche capisaldi di un lungo vissuto determinato dalla loro austera presenza in sincronia. Il gradevole clima mediterraneo le ha rese oasi monumentali immerse nel verde della macchia vegetativa regionale e sempiterni testimoni degli annosi scontri fra Veneziani e Turchi. La posizione ha del vivido romantico, là su una roccia a picco sul mare che tanto somiglia a una donna, una sagoma femminile pietrificata protagonista di una secolare leggenda con il nome di Dama Bianca: si racconta che ella fu vittima della gelosia del consorte, gettata in mare e uccisa mentre ancora risuonavano i pianti della figlioletta adagiata in una culla fra le stanze del castello vecchio.
Il castello ha ospitato i principali fautori del felice sviluppo di Duino, la famiglia Della Torre, ma anche altri illustri personaggi come l’imperatrice Sissi, Eleonora Duse, l’arciduca Francesco Ferdinando e Gabriele D’Annunzio. Nel 1928, tanto per fare chiarezza, il comune di Duino venne prima sciolto, conseguentemente assorbito dalla nuova realtà municipale di Duino-Aurisina insieme appunto a Aurisina, Malchina, San Pelagio e Slivia.
Poco distante s’erge la capofila degli edifici sacri, la Chiesa del Santo Spirito, rinascimentale pezzo di storia religiosa che ha superato la prova del tempo con atteggiamento misoneista in ricordo dell’antico monastero di cui faceva parte. Molto diverso è il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, una scuola internazionale fondata nel 1982 e diventata punto di riferimento per studenti provenienti da tutto il mondo.
A Duino convivono il nuovo e il vecchio maniero, simboli di un viatico che ha investito la Riviera delle falesie, due rocche capisaldi di un lungo vissuto determinato dalla loro austera presenza in sincronia. Il gradevole clima mediterraneo le ha rese oasi monumentali immerse nel verde della macchia vegetativa regionale e sempiterni testimoni degli annosi scontri fra Veneziani e Turchi. La posizione ha del vivido romantico, là su una roccia a picco sul mare che tanto somiglia a una donna, una sagoma femminile pietrificata protagonista di una secolare leggenda con il nome di Dama Bianca: si racconta che ella fu vittima della gelosia del consorte, gettata in mare e uccisa mentre ancora risuonavano i pianti della figlioletta adagiata in una culla fra le stanze del castello vecchio.
Il Castello di Duino
L’emulo è anch’esso ben saldo su una roccia carsica, meraviglioso, ben conservato e più volte restaurato, esteso e rimaneggiato a partire dalla sua presunta costruzione nel 1363, più recente rispetto al vetusto fortilizio sorto nel 1139. Ad attirare i turisti non è tanto la beltà della roccaforte quanto l’opimo desiderio di affacciarsi dalle sue finestre per ammirare un panorama mozzafiato nel quale gli strapiombi acuiscono un piacevole senso di vertigine parallelo all’estasi di osservare il mare mentre bacia armonioso un cielo del medesimo colore in quel del Golfo di Trieste.Il castello ha ospitato i principali fautori del felice sviluppo di Duino, la famiglia Della Torre, ma anche altri illustri personaggi come l’imperatrice Sissi, Eleonora Duse, l’arciduca Francesco Ferdinando e Gabriele D’Annunzio. Nel 1928, tanto per fare chiarezza, il comune di Duino venne prima sciolto, conseguentemente assorbito dalla nuova realtà municipale di Duino-Aurisina insieme appunto a Aurisina, Malchina, San Pelagio e Slivia.
Cosa vedere a Duino
E’ quindi oggi un borgo dal carattere unico, geloso del suo composito centro storico un tempo delimitato da solide mura e attualmente attraversato da angusti ma graziosi vicoli e da un decumano principale ch’è l’ulca, termine emblematico per quanto concerne il rapporto della località con la cultura della vicina Slovenia, capace di permeare parte della vita politica e sociale del paese. Il blasone del castello si fa quotidianamente sentire, è un simbolo peraltro visitabile con il suo eccelso parco nel quale prende posto un bunker utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale.Poco distante s’erge la capofila degli edifici sacri, la Chiesa del Santo Spirito, rinascimentale pezzo di storia religiosa che ha superato la prova del tempo con atteggiamento misoneista in ricordo dell’antico monastero di cui faceva parte. Molto diverso è il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, una scuola internazionale fondata nel 1982 e diventata punto di riferimento per studenti provenienti da tutto il mondo.