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Ragogna (Friuli): la visita alla cittą, il monte, il lago e il museo della Grande Guerra

Ragogna, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ragogna dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il piccolo comune di Ragogna sorge nel cuore delle splendide colline moreniche friulane, in un luogo che è teatro di un vero e proprio spettacolo naturale, in cui i protagonisti sono il fiume Tagliamento, il monte e il lago di Ragogna.

Questa alternanza, in uno spazio ridotto, di così tanti elementi naturali, rende Ragogna una meta prediletta dagli escursionisti, a disposizione dei quali vi è una lunga serie di percorsi e camminate in mezzo alla natura, da coniugare ovviamente con la visita ai numerosi luoghi di interesse storico che caratterizzano questo variegato territorio. Ragogna ha infatti un lunghissimo passato, legato a più riprese non solo alla storia italiana, ma anche a quella germanica e austriaca.

Storia

Nel XII secolo Ragogna divenne proprietà della potente famiglia Von Wallenstein di Carinzia, sotto i quali la città visse un periodo di grande splendore, per poi passare ad altre proprietà e incrociare nuovamente il suo destino con quello tedesco nel corso del ‘900, in particolare della prima guerra mondiale.

Il Monte di Ragogna fu scelto come postazione di difesa per il suo posizionamento strategico e, durante il conflitto, il paese divenne teatro della famosa battaglia di Ragogna, avvenuta nell'ambito della ben più nota e tragica ritirata di Caporetto.
Ragogna si rivelò di importanza fondamentale dal punto di vista strategico e permise all'esercito italiano di effettuare una ritirata efficace. Per questa sua funzione strategica, Ragogna fu poi anche occupata durante la seconda guerra mondiale e fu scenario di altri scontri.
Un passato non trascurabile, dunque, quello di questa cittadina friulana, da non dimenticare ma anzi da valorizzare, per rendere fruibile a cittadini e visitatori un incisivo spaccato della nostra storia.

Cosa vedere e cosa fare a Ragogna

A disposizione dei visitatori vi sono un Museo della Grande Guerra e una serie di percorsi sui luoghi in cui la guerra è stata vissuta, alla scoperta di trincee e reperti storici, in un autentico viaggio nella storia.

La protagonista di questo territorio, però, come già sottolineato, non è solo la storia. Anche la natura ha un ruolo di primo piano qui a Ragogna e ciò è ampiamente dimostrato dal gran numero di itinerari e percorsi disponibili nelle varie aree della zona. Il Monte di Ragogna, ad esempio, luogo estremamente suggestivo per il suo impagabile panorama, ha una particolare rilevanza escursionistica grazie ai tanti sentieri da trekking e mountain bike, ma anche una grande bellezza dal punto di vista naturalistico, per la varietà e la composizione dei suoi fitti boschi e della sua folta vegetazione.

Il Lago di Ragogna, anch'esso luogo molto suggestivo, dispone di un percorso ciclo-pedonabile attraverso cui è possibile ammirare le bellezze naturali di questo lago che spicca per la sua biodiversità tanto nella fauna, quanto nella flora. È infatti possibile ammirare la famosa "castagna d'acqua", oltre alle splendide ninfee che rendono questo scenario lacustre un vero e proprio mosaico di colori.

Un altro itinerario molto apprezzato del territorio è la passeggiata nel campo trincerato austro-ungarico, un emozionante percorso in quelle che furono le fortificazioni difensive durante la Grande Guerra che, oltre ad avere una certa importanza storica, permette anche di ammirare il paesaggio e la vegetazione tipici del Tagliamento, un fiume dalla grande rilevanza storica e politica ma anche apprezzabile per la sua bellezza naturale e il suo particolare ecosistema.

Il Castello di Ragogna

Sulla sponda orientale del Tagliamento sorge il Castello di San Pietro di Ragogna, di cui esistono testimonianze scritte già nel VI secolo d.C. con il nome di Castrum Reunia.
L'attuale castello sorse invece attorno all’anno 1000, anche se la struttura che vediamo ora non è quella originale, perché è stata ripetutamente ricostruita nel corso dei secoli.

Nel 1952 il castello era ridotto a rudere e la contessa Irene da Porcia lo donò al Comune di Ragogna affinché lo ristrutturasse.
In seguito, il terremoto del 1976 distrusse completamente l'edificio, la cui ricostruzione iniziò solo negli anni '90, per terminare nel 2002. Grazie ai lavori, il castello si presenta attualmente nell'aspetto così come doveva essere nella sua ultima fase del XVI secolo, pur con qualche modifica dettata dalle esigenze attuali. Oggi il castello è quindi di proprietà pubblica e, oltre alle aperture per le visite turistiche, ospita anche mostre ed esposizioni.

Il Castello di San Pietro di Ragogna è aperto al pubblico con ingresso gratuito generalmente ogni sabato e domenica da maggio a ottobre dalle 14:30 alle 18:30; per visitarlo durante l'inverno o in orari differenti si può contattare l'associazione di volontariato "Ragogna aiuta Ragogna" che ne gestisce le aperture.

Eventi

A dimostrazione di quanto la natura e l'ambiente siano protagonisti indiscussi di questo bel luogo, vi sono alcuni eventi molto amati, divenuti vere e proprie tradizioni locali. Il più longevo è la Biofesta, ovvero il festival dei prodotti locali, all'insegna del biologico e del chilometro zero. Un percorso nel gusto che consente ogni anno a cittadini e visitatori di assaporare gli squisiti prodotti tipici friulani, rigorosamente biologici, dai formaggi, ai vini, al prosciutto crudo San Daniele.

L'Aperiparko, dal canto suo, è un after dinner estivo nell'area verde di Ragogna, presso cui si possono fare gustosi aperitivi in una location di grande spettacolo naturale.

In inverno, invece, è immancabile l'ìappuntamento con i mercatini di Natale, le cui bancarelle sono allestite presso l'area verde "R.Molinaro".

Come arrivare

Raggiungere Ragogna è piuttosto semplice: dall'autostrada A23 è sufficiente prendere l'uscita Udine Nord e proseguire lungo la SS464 in direzione Spilimbergo. A Fagagna bisogna svoltare a destra sulla SP5 in direzione San Daniele del Friuli e in seguito in direzione Ragogna.
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 Pubblicato da - 17 Novembre 2015 - © Riproduzione vietata

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