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Thiesi (Sardegna): cosa vedere nel comune in provincia di Sassari

Thiesi, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Thiesi dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il suo nome evoca l’antico ellenismo che contribuì a render il vecchio continente culla della civiltà, ma non si tratta di una località greca bensì un paesello della Sardegna nord occidentale (subregione storica del Meilogu), dalla popolazione piuttosto sfoltita. Thiesi in provincia di Sassari incuriosisce intanto per quell’anomala “h”, presunto lascito cipriota affiorato e consolidato all’inizio del secondo ventennio del XX secolo.

Storia ed origine del nome

La denominazione deriva dall’aggettivo tiesu, il cui significato “disteso” ben definisce la geografia del borgo adagiato alle pendici del su Montiju. Circa 350 nuraghi – vedasi il Fronte ‘e Mola - si posizionano intorno all’abitato, suffragando l’antropizzazione dell’intera area in epoca, appunto, nuragica. Il territorio è di quelli che conquistano immediatamente grazie al suo ventaglio di particolarità naturalistiche come i molteplici vulcani spenti (il Colle Santu Bainzu).

Un balzo storico ci porta a considerarne il percorso medievale, l’imperare dei Doria, il mordi e fuggi dei Malaspina e del giudicato di Arborea. Alla fine del Settecento Thiesi partecipò ai moti rivoluzionari sardi antifeudali (vivida testimonianza il murale L’anno dell’assalto realizzato dal pittore Aligi Sassu) eppure, paradossalmente, la caduta del regime tardò qui a verificarsi rispetto al resto d’Italia, capitolando soltanto nel 1839. La data indica la vera e propria nascita del Comune.

Cosa vedere a Thiesi

Oggi abbiamo a che fare prevalentemente con un centro agropastorale la cui evoluzione nel tempo ha visto fiorire e proliferare numerosi stabilimenti caseari specializzati nella produzione di formaggio, elemento principale di una cucina conquistata dai sas impanadas, dal su succu e dal su ghisadu, l’agnello cotto nel sugo di pomodoro.

Loquace l’impianto urbano basato su costruzioni di rilievo religioso, ad esempio la seicentesca Chiesa di Sant’Antonio e l'austera Parrocchiale di Santa Vittoria, esponente del gotico-aragonese. Eretta fra il 1400 e il 1590 dalla famiglia Manca, riporta al suo interno arie rinascimentali attraverso le cappelle, il portale e il presbiterio. Il rosone a raggi rappresenta l’occhio frontale della struttura.

Il comune conta altri tre luoghi di culto, la Chiesa di San Sebastiano, la Chiesa di San Giovanni raggiungibile da una scala in pietra che s’inoltra nella vegetazione della Badde Serena e il Santuario della Madonna di Seunis, una meraviglia del Settecento troneggiante sulla valle del rio Molinu poiché eretta su uno spuntone roccioso.

Più ci si spinge nel cuore di Thiesi, più s’intravedono le vestigia di un lontano passato, cui appartiene la Torre-prigione, in principio baluardo di difesa aragonese fra Quattrocento e Cinquecento, trasformata successivamente in comprensorio detentivo (epoca sabauda). L’archeologia emette un forte richiamo tramite la suggestiva necropoli di Mandra Antine, conglomerato di quattro domus de janas evinte da un costone trachitico. Sorprendente la Tomba dipinta risalente al III millennio a.C., eredità del Neolitico isolano costituita da preziosi affreschi.

Emozione pura l’accesso alla grotta di Monte Majore dal versante orientale della montagna. Una serie di muretti a secco accompagnano in una preliminare discesa fino all’aprirsi di misteriose cavità davvero spettacolari, concrezioni da autentico brivido come l’ampio salone a cupola popolato dai pipistrelli (esiste una colonia di 5000 esemplari) e la camera centrale sfociante dopo vari cunicoli in una vasca piena d’acqua. Lo sviluppo totale è di complessivi 300 metri.

Eventi, sagre e manifestazioni

Tanti eventi e ricorrenze ravvivano il borgo richiamando residenti e curiosi. La Festa della Madonna di Seunis riecheggia nel primo weekend di settembre e la sua scenografia da urlo scalda gli spettatori che assistono alla processione nella quale imperversano gruppi folk e cavalieri del Meilogu in costume tradizionale. Fine giugno è invece tempo della Festa di Santu Juanne. Una sferzata di allegria e divertimento giunge dal Carrasegare in bidda, l’attesissimo Carnevale.

Come arrivare a Thiesi

Dal capoluogo sassarese prendere la SS 131 in direzione Cagliari, uscire a Torralba/Thiesi/Cheremule e procedere infine sulla SS 131Bis; è attivo un servizio navetta arst da Sassari su prenotazione.

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