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Albino (Lombardia): visita alla cittą della provincia di Bergamo

Albino, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Albino dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Prima che diventasse una sfavillante cittadina di 18.000 abitanti (è il sesto comune più popolato della provincia di Bergamo, capoluogo dal quale dista soltanto 13 km ed è collegata da una linea di Tram) incastonata nel tessuto naturalistico dela Val Seriana, Albino non era che un semplice casale in epoca romana, elevato a corte agricola espansa a partire dall’892.

Storia

Così restò per gran parte del Medioevo, in seguito mutò in comune votato alla lavorazione e al commercio dei panni lana: era il tempo della fioritura architettonica, della dilatazione progressiva del nucleo urbano e dell’insorgenza delle chiese sul territorio. Il carattere industriale prese piede con la dominazione austriaca e a Unità d’Italia compiuta stavano seriamente emergendo stabilimenti cotonieri il cui operato seppe superare persino il periodo bellico.

Cosa vedere ad Albino e dintorni

Con l’economia scevra da qualunque preoccupazione, Albino ha potuto diventare una sorta di museo diffuso dedicato all’arte, infatti in ognuna delle nove località in cui si divide il borgo si sono innalzati edifici di pregio e sommo valore, tutti dall’estetica arricchita dalla mano del famoso ritrattista bergamasco Giovan Battista Moroni. C’è un po’ di lui nella Parrocchiale di San Giuliano, che si fregia di una bellissima Crocifissione, uno stendardo della Visitazione e La Trinità. Firmate sempre dal Moroni le pale sacre custodite nella Parrocchiale di Santa Barbara presso Bondo Petello e nel Santuario della Madonna del Pianto. Opere della bottega dei Marinoni sono contemplabili entro le mura della quattrocentesca Chiesa di San Bartolomeo e nella Chiesa di San Pietro che si trova a Desenzano al Serio.

Il culto divampa inoltre nei santuari di Altino e della Madonna del Miracolo, che si accostano all’importanza del Museo della Beata Pierina Morosini (è sacro in confronto al Museo etnografico della Torre, al Museo etnografico Valle del Lujo e al Museo dell’associazione Alpini), allocato a Fiobbio. Al XII secolo è ascritta la fondazione dell’Abbazia di San Benedetto, una costruzione storicamente portentosa che fonde con saggezza architettonica e intatta armonia le concezioni visive della pieve e del monastero, unite dal chiostro centrale che identifica appieno la tipologia di edificio. Considerata la soppressione avvenuta già da tempo, ora l’abbazia è rinata nelle vesti di birrificio artigianale ove si adottano le antiche tecniche monacali.

La Chiesa di Santa Maria della Concezione – anche detta della Madonna del Lupo (per via del presunto miracolo secondo il quale un bambino fu salvato da lupi famelici proprio grazie all’intercessione della Madonna) – s’erge nella parte alta di Albino, esattamente ai piedi del Monte Cereto, facile allora immaginarla persa nel verde, e sullo sfondo l’imponenza di una natura avvolgente e potente, atta a sostenere la solennità di un luogo di culto accresciutosi nei secoli con aggiunte importanti, l’abside poligonale, il portico, il campanile e in ultimo il pulpito. A lato del presbiterio si pone la statua lignea della Madonna del Lupo. Il Convento dei frati Cappuccini, datato 1613, si trova nelle immediate vicinanze e inscrive nel perimetro la Chiesa di San Francesco sul cui altare maggiore è raffigurata la Gloria di San Francesco dipinta da Monzio Compagnoni.

La cinquecentesca Chiesa di San Rocco occupa la zona ove era prima presente un castello ghibellino e il suo gioiello è rappresentato dalla cappella centrale recante l’Ascensione di Cristo. L’architettura religiosa annovera infine il Santuario di Nostra Signora di Guadalupe (XIX secolo), il gotico-lombardo Santuario della Madonna del Miracolo (nel 1440 una ragazza guarì dalle ferite a una gamba pregando la Vergine) e il Convento di Santa Maria della Ripa.

Il centro storico di Albino è un coacervo equilibrato di corti, loggiati, porticati e sontuosi palazzi signorili, su tutti la Casa della Misericordia, Casa Solari e la Casa dei Conti Spini. Lungo via Piazzo si può ammirare il Muro di Remo, un vecchio muro di contenimento divenuto vera attrazione turistica per via delle pietre scolpite ad arte dallo scultore Remo, finora autore di oltre 500 raffigurazioni. Il Ponte romanico sul fiume Serio s’incontra percorrendo la scenografica Ciclovia della Valle Seriana, ricca di sentieri adatti a qualunque tipo di escursione.

Eventi, sagre e manifestazioni

L’evento più atteso dalla popolazione di Albino è la Sagra degli gnocchi ripieni che a luglio porta gusto e allegria nell’abitato. Da non perdere in inverno la Sagra del Biligocc, per chi ama le castagne affumicate e bollite.

Come arrivare ad Albino

Da Bergamo è possibile prendere la SS 671, uscire in direzione di Lovere/Albano Sant’Alessandro e continuare fino a destinazione; Bergamo è collegata ad Albino dalla nuova tramvia della TEB, attiva da giugno 2009; l’aeroporto Orio al Serio di Bergamo è vicinissimo, dista solo 15 km.
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