Ome (Lombardia): visita alla cittadina della Franciacorta
Ome, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ome dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Ome è un paese che ha conservato gelosamente la memoria del passato e per questo si fa molto ben volere dai turisti, accolti sempre con gentilezza e affabilità dai ca. 3.000 residenti. Si trova a 15 km da Brescia nella cosiddetta Franciacorta, ed è fra le località che hanno beneficiato in Lombardia dell’innovazione urbanistica romana pur avendo origini addirittura più antiche.
Il borghetto in questione documenta a cielo aperto il viatico storico relativo alle origini artigiane della regione Franciacorta: il turista si renderà ben conto dell’importanza del raro complesso di fabbricati il cui valore risiede nell’essere ancora in ottimo stato. Dal 1080 esiste la fucina per la lavorazione del ferro ma tutto è ancora perfettamente funzionante cosicché il Maglio viene visitato spesso da scolaresche interessate a carpire gli antichi segreti del mestiere. La Casa Museo Pietro Malossi è intitolata a un famoso incisore e antiquario del luogo il cui lascito si traduce oggi in mobili, arredi, stampe e oggettistica in metallo raccolti in un’esposizione rivelatrice.
Spostandosi nella piazza centrale di Ome, s’impone la vista della Parrocchiale di Santo Stefano, ricca di affreschi quattrocenteschi e orgogliosa di serbare anche una cantoria e una pregevole cassa d’organo intagliata da Andrea Fantoni. Da ammirare inoltre l’altare maggiore realizzato dal Barboncini e le pale d’altare del Santissimo Sacramento, di San Valerio, del Sacro Cuore e del Rosario.
Più defilato in frazione Cerezzata, il superbo Santuario della Madonna dell’Avello sorge su un alto colle dal XVI secolo e la sua costruzione si deve a un miracolo avvenuto proprio per mano della Vergine, che la leggenda vuole abbia ridato il dono della parola a una pastorella sordomuta. Il tesoro artistico raccolto nel luogo di culto conta una statua in pietra dipinta della Beata Vergine Maria con il Bambino in piedi sulle ginocchia (l’opera scultorea a tema più antica del bresciano), numerosi stucchi cinquecenteschi e oltre 150 ex voto. Per la ricorrenza della Natività della Beata Vergine Maria, si festeggia in loco il Settembre cerezzatese la prima settimana del mese.
In località Goiane sorge la Chiesa di San Michele, di origine alto medievale, il cui patrimonio artistico include diversi affreschi a carattere votivo, tracce di una vecchia cappella e il campanile con pietre a vista. Edifici più modesti ma esteticamente lampanti sono la Chiesa di San Lorenzo in Valle e la Chiesa di Sant’Antonio a Martignago, consacrata nel 1672 e avente due campane sopra la torre le cui decorazioni sacre risultano assai preziose.
Se poi si vuole provare un pranzo o una cena degustando i prodotti del territorio, vale la pena visitare tre agriturismi rinomati, I Due Angeli, Al Rocol e La Fiorita, che hanno dalla loro cantine fornite per una bicchierata di vino in compagnia.
Ricordiamoci pur sempre che l’area della Franciacorta ospita i più importanti produttori di spumante italiano, oltre a prevedere delle fonti termali sgorganti dalla Fonte del Maglio a una temperatura di 14°C.
Le Terme di Franciacorta vengono assiduamente frequentate per l’eccelsa qualità dei bagni.
Origine del nome
Il suo brevissimo nome deriva dal latino Hometum, a sua volta evinto da un arcaico termine germanico che significa “casa in pietra”, chiave di volta di un’architettura diffusa per un territorio - quello della Franciacorta - nel quale abbondavano storicamente le abitazioni in legno.Cosa vedere a Ome
Il comune, diviso in contrade dall’impianto spiccatamente medievale (Martignago e Cerezzata le più evidenti), occupa 10 kmq di una superficie brulicante di floridi boschi, vigneti e uliveti, in perfetto equilibrio con nuclei composti da edifici rurali molto belli da vedere. Il Borgo del Maglio è un esempio di quanto stiamo dicendo, una sorta di bomboniera di campagna giustamente inserito nel Sistema Museale di Valle Trompia e in cui sono inscrivibili il Museo Il Maglio Averoldi e la Casa Museo Pietro Malossi.Il borghetto in questione documenta a cielo aperto il viatico storico relativo alle origini artigiane della regione Franciacorta: il turista si renderà ben conto dell’importanza del raro complesso di fabbricati il cui valore risiede nell’essere ancora in ottimo stato. Dal 1080 esiste la fucina per la lavorazione del ferro ma tutto è ancora perfettamente funzionante cosicché il Maglio viene visitato spesso da scolaresche interessate a carpire gli antichi segreti del mestiere. La Casa Museo Pietro Malossi è intitolata a un famoso incisore e antiquario del luogo il cui lascito si traduce oggi in mobili, arredi, stampe e oggettistica in metallo raccolti in un’esposizione rivelatrice.
Spostandosi nella piazza centrale di Ome, s’impone la vista della Parrocchiale di Santo Stefano, ricca di affreschi quattrocenteschi e orgogliosa di serbare anche una cantoria e una pregevole cassa d’organo intagliata da Andrea Fantoni. Da ammirare inoltre l’altare maggiore realizzato dal Barboncini e le pale d’altare del Santissimo Sacramento, di San Valerio, del Sacro Cuore e del Rosario.
Più defilato in frazione Cerezzata, il superbo Santuario della Madonna dell’Avello sorge su un alto colle dal XVI secolo e la sua costruzione si deve a un miracolo avvenuto proprio per mano della Vergine, che la leggenda vuole abbia ridato il dono della parola a una pastorella sordomuta. Il tesoro artistico raccolto nel luogo di culto conta una statua in pietra dipinta della Beata Vergine Maria con il Bambino in piedi sulle ginocchia (l’opera scultorea a tema più antica del bresciano), numerosi stucchi cinquecenteschi e oltre 150 ex voto. Per la ricorrenza della Natività della Beata Vergine Maria, si festeggia in loco il Settembre cerezzatese la prima settimana del mese.
In località Goiane sorge la Chiesa di San Michele, di origine alto medievale, il cui patrimonio artistico include diversi affreschi a carattere votivo, tracce di una vecchia cappella e il campanile con pietre a vista. Edifici più modesti ma esteticamente lampanti sono la Chiesa di San Lorenzo in Valle e la Chiesa di Sant’Antonio a Martignago, consacrata nel 1672 e avente due campane sopra la torre le cui decorazioni sacre risultano assai preziose.
Escursioni e dintorni
Esaurito il tour urbano, si vada a intraprendere quello naturalistico che inoltra nella Valle del Fus, dove prende posto un Orto Botanico in cui la natura incontaminata protegge 82 specie di conifere lontane dal caos e raggiungibili soltanto a piedi dopo una camminata di 20 minuti. Un altro itinerario che invita all’escursione è il Sentiero dei Funghi: tutti lo conoscono, è lungo 15 km e si percorre in 5 ore.Se poi si vuole provare un pranzo o una cena degustando i prodotti del territorio, vale la pena visitare tre agriturismi rinomati, I Due Angeli, Al Rocol e La Fiorita, che hanno dalla loro cantine fornite per una bicchierata di vino in compagnia.
Ricordiamoci pur sempre che l’area della Franciacorta ospita i più importanti produttori di spumante italiano, oltre a prevedere delle fonti termali sgorganti dalla Fonte del Maglio a una temperatura di 14°C.
Le Terme di Franciacorta vengono assiduamente frequentate per l’eccelsa qualità dei bagni.