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Fobello, visita al borgo della Val Mastallone

Fobello, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Fobello dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La Val Mastallone è una delle principali vallate laterali della Valsesia, quella regione alpina situata principalmente nella parte settentrionale della provincia di Vercelli, a pochi chilometri dal confine con la Svizzera, ed è conosciuta per l'integrità dei suoi paesaggi e per la tradizione culturale antica di cui i numerosi piccoli borghi sono intrisi.

Fobello si trova ad 873 metri s.l.m., è uno dei comuni più belli di tutta la valle ed è costituito da un centro abitato principale intorno al quale si trovano piccole frazioni abbarbicate in posizione panoramica sulle pendici: poco più di 200 abitanti per poco più di 28 km2 di un territorio che per la bellezza dei suoi boschi viene chiamato "Conca di Smeraldo". Anche l'etimologia del toponimo trova ispirazione nell'incontaminata ed intatta natura della Val Mastellone, in quanto deriva da “fò bello” che in dialetto locale significa “faggio bello”: faggete, boschi di conifere, prati a pascolo e più in quota macchie di rododendri, infatti, decorano i pendii e le conche di quella che è riconosciuta come la valle più verde d'Italia.
Sono ben 700 gli ettari di bosco di questo territorio appartenenti al Parco Naturale dell'Alta Valsesia, che, grazie alla presenza del Monte Rosa è il parco naturalistico più alto di tutta Europa, e nel 2014 Fobello ha ottenuto la prestigiosa Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, a testimonianza della bellezza del paesaggio, dell'importanza delle tradizioni culturali e della qualità dei servizi offerti ai turisti.

Tra il 1200 ed il 1300 i pastori vallesani provenienti dal Canton Vallese della vicina Svizzera cominciarono a trasferirsi nel territorio occupato attualmente da Fobello, inizialmente soltanto in estate per sfruttare i verdi prati per pascolare le loro greggi, ed in seguito definitivamente, dando vita negli anni a comunità Walser, le cui tradizioni sono ancora presenti nella cultura locale, che basavano la loro sopravvivenza su un'attività prettamente agricolo-pastorale. È il 1800, però, che diventa teatro della trasformazione che ha portato Fobello ed i comuni limitrofi ad essere le "perle alpine" che sono ora: le famiglie nobiliari piemontesi e milanesi elessero, infatti, questi luoghi come meta privilegiata di villeggiatura e costruirono splendide ville signorili che ancor oggi rappresentano una delle testimonianze architettoniche più significative, come Villa Musy, immersa nei boschi, costruita agli inizi del '900 da un architetto valsesiano, o Villa Lancia alla Montà, voluta da Giuseppe Lancia, padre di quel famoso Vincenzo, nato a Fobello, che dette vita alla casa automobilistica omonima ancor oggi marchio indiscusso dell'eccellenza imotoristica completamente Made in Italy.

Il piccolo abitato si sviluppa con grandi case che salgono in verticale e presentano lavorati balconi in pietra sulle facciate decorate da trompe-l'oeil che ingannano le prospettive e conferiscono un'atmosfera magica. Percorrendo le piccole vie del paese che portano nel centro s'incontrano suggestive stazioni della Via Crucis realizzate da Carlo Borsetti e da Giovanni Antonio Orgiazzi, intensi pittori del periodo a cavallo tra Barocco e Rococò. Nel centro del paese si può ammirare l'Oratorio di San Giuseppe che presenta un'artistica facciata ed una cupola affrescata sempre dai due pittori settecenteschi, e la Chiesa Parrocchiale di San Giacomo, originariamente edificata nel XVI secolo ma ricostruita a metà del '900 dopo l'alluvione che la distrusse in gran parte, all'interno della quale si trova un trittico di Scolari ed una suggestiva vetrata figurata dell'impianto originario, risalente, quindi, ai primi del XVII secolo.

Sempre tra le vie storiche del centro troviamo il Museo del Puncetto, allestito nei locali di una casa d'epoca, dove si possono ammirare i favolosi lavori di ricamo delle “puncettaie” del luogo, ancora in attività, seppur sempre più rare. Il puncetto è un tradizionale lavoro artigianale tipico della Valsesia che permette di creare pizzi ornamentali con una particolare tecnica di nodi scorsoi che si susseguono e si sovrappongono e rappresenta una delle tradizioni più radicate di questi luoghi.

Spostandosi nella frazione Campelli, invece, si può visitare il Museo Carestia Tirozzo che espone al piano terra una collezione di erbari contenenti esemplari della flora locale appartenuti all'abate Antonio Carestia di Riva, noto ed appassionato botanico locale, e in una saletta del primo piano una piccola e preziosissima mostra di costumi tipici della tradizione di Fobello.

Un capitolo a parte merita il mostra permanente dedicata a Vincenzo Lancia ed allestita nei locali del palazzo che lo stesso illustre cittadino fece costruire affinché fosse adibito ad istituto scolastico: documenti, fotografie, cimeli, testimonianze, oggetti, articoli a testimoniare la vita dell'imprenditore fobellese e della sua casa automobilistica che ha portato lustro non solo alla Valsesia ma all'Italia tutta.

Fobello, però, non propone solo un turismo artistico-culturale, perché la fitta rete di sentieri che si inoltrano nei boschi e si inerpicano sui versanti montani offre al turista più avventuroso percorsi naturalistici ed enogastronomici d'eccellenza. Sport fluviali, quali rafting, canoa, torrentismo, passeggiate, arrampicate e percorsi di trekking animano le estati dei visitatori, così come gli appassionati di sci di fondo, sci alpinistico, snowboard o più semplici ciaspolate sulla neve troveranno soddisfazione durante i periodi invernali, considerando la vicinanza degli impianti di Alagna Valsesia, a 50 km, e di Scopello, a soli 30 km. A 20 km circa si trova, e merita una visita, Varallo Sesia, piccola cittadina che con il suo Sacro Monte rappresenta uno dei luoghi di culto più antichi e suggestivi della tradizione religiosa cristiana.

Ricca è anche l'offerta di eventi culturali e tradizionali in grado di allietare anche i turisti più esigenti: sagre, feste religiose, la nota “Fiera del Bestiame” che richiama turisti ed esperti del settore, concerti e spettacoli a tema nei periodi estivi, ed iniziative culturali, come “Sentierimangiando”, 20 itinerari enogastronomici che si sviluppano lungo i sentieri panoramici usati in passato sui quali sono stati allestiti punti ristoro dove si possono degustare le specialità del luogo, come il Cappello del Mago, il Blue di Roj e la Beola, i formaggi tipici, o il pane fermentato in modo naturale, specialità unica di Fobello.

Come arrivare
In auto. Per chi proviene dall'Autostrada A4 (direttrice TorinoMilano), immettersi sull'A26 all'altezza di Gravellona Toce ed uscira a Romagnano Sesia/Ghemme e prendere la SP299 fino a destinazione.
In autobus. Autolinee giornaliere che collegano la Valsesia con Torino, Vercelli, Biella e Milano sono gestita dalle seguenti società: Atap Spa e Baranzelli.
In aereo. Gli aeroporti più vicini sono il Milano Malpensa Airport, a 70 km ed il “Sandro Pertini” di Caselle – Torino, a 140 km.
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 Pubblicato da - 05 Dicembre 2016 - © Riproduzione vietata

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