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Cumiana (Piemonte): la cittą, il Castello della Costa e il bioparco

Cumiana, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cumiana dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il comune di Cumiana conta complessivamente 7.918 abitanti che occupano quel trait d’union fra il basso pinerolese e l’inizio dei rilievi montani circoscritti nell’hinterland torinese su cui s’affaccia il monte Sperino, alto 1.452 metri. Questa località riunisce un gregge urbano inglobante una miriade di borgate e frazioni, capaci di raggiungere l’incredibile numero (in riferimento a un comune piuttosto piccolo) di 90 agglomerati sparsi fra pianura, collina e pedemontano.

La sua origine con il nome di Cominana si attesta nell’810, quando la sua conformazione di villaggio impedisce ancora qualunque considerazione di spessore a livello politico: la sua condizione di “Donazione” non gli permette in tale periodo di emanciparsi al di fuori di una giurisdizione più estesa e vincolante, sottesa a plurimi passaggi di mano che lo privano di una solida identità. Le acque si smuovono con la sua introduzione nella cosiddetta “Marca di Torino” e la relativa acquisizione di Umberto II conte di Savoia verso la fine dell’XI secolo.

Protetto dalla potente famiglia piemontese, Cumiana viene proclamato Comune in un arco di tempo compreso fra il 1429 e il 1661. Ciò non lo affranca, tuttavia, dalle numerose difficoltà, alcune delle quali si ripresentano reiterando una condizione di disagio politico, uno fra tutti la prepotenza transalpina a fasi alterne nella prima metà del ‘500 e, con un notevole salto, la Prima guerra mondiale, causa di scompensi sociali e flussi emigratori massicci verso la Francia e l’America latina.

Cumiana diviene poi teatro nell’aprile 1944 del sanguinoso eccidio compiuto dalle truppe naziste ai danni di 51 cumianesi dapprima presi in ostaggio per ricattare alcune frange combattenti della Resistenza partigiana. Il fatto viene commemorato puntualmente ogni anno dalla popolazione nonché dalle istituzioni, tuttavia la ferita sembra essersi ormai rimarginata (rimane però la cicatrice) grazie al rapporto di collaborazione e solidarietà fra Cumiana ed Erlangen, città di residenza del tenente delle SS Anton Renninger, a capo del plotone d’esecuzione in quel tragico giorno.

Il comune è uno straordinario ricettacolo di edifici e monumenti in grado di arricchirne l’aspetto e renderlo attraente ai turisti di passaggio pur senza eccedere in magnificenza. Un esempio di essenzialità strutturale è dato dalla chiesa di San Gervasio, dotata di campanile, docilmente affrescata ma con qualche tela rilevante come la Madonna col Bambino, realizzata nel 1760 dal Bellotti, e le statue lignee dei santi Gervasio e Protasio.

Più elegante si mostra la chiesa di San Giovanni Battista della Costa, la cui facciata risulta interamente dipinta in “trompe l’oeil” e nella quale risalta maggiormente il portone d’ingresso, sovrastato da un occhio trilobato su cui troneggia il bassorilievo raffigurante la testa mozzata del Battista. L’interno costellato di opere scultoree e pittoriche, con arredi sacri originali, merita di certo una visita.

Altre esemplari costruzioni religiose sono le chiese di Santa Maria della Motta, San Pietro in Vincoli, San Giacomo, Santa Maria Assunta e la confraternita dei Santi Rocco e Sebastiano.

L’architettura fortificata si rileva nei due splendidi castelli locati intorno a Cumiana: il Castello della Marsaglia sorge vicino a Piscina e testimonia la storica battaglia del 4 ottobre 1693 - che vide contrapporsi l’esercito francese comandato da Catinat alle truppe piemontesi guidate da Vittorio Amedeo II di Savoia – sebbene l’imponente e invasiva ristrutturazione l’abbiano in parte snaturato non privandolo tuttavia di elementi davvero pregevoli quanto caratterizzanti; il Castello della Costa, sintesi di quello che un tempo era un dittico di roccaforti formato dal Castellasso e dal Castello Nuovo, è oggi costituito da quattro ali intorno a un cortile centrale porticato e una scala monumentale a tre rampe che conduce a una grande terrazza con balaustra marmorea. Bellissime le sue decorazioni interne ed esterne, rappresentate in particolar modo dai due cavalli marini in marmo di Carrara eseguiti dallo scultore Bernardo Falconi, collocati ai lati del cancello d’ingresso e capofila di altre eccellenze come la decorazione a tutto tondo dell’ampio salone di rappresentanza interno.

Fuori dall’ottica di fortificazione ma dimora storica di notevole blasone è il Forteletto, posto proprio al centro del borgo della Costa di Cumiana e addirittura antecedente al 1407, data che lo identifica come più antico del Castello della Costa e dunque da preservare doverosamente, tanto che dal 2000 l’edificio è posto sotto la tutela del Ministero dei beni e delle attività culturali. Si fa notare già da lontano per il portone d’ingresso, sormontato da un affresco raffigurante la Madonna Addolorata con Angeli che sostengono la Sindone.

Cumiana si fregia della doppia appartenenza alla Comunità Montana Pinerolese Pedemontano e al Parco provinciale del Monte Freidour, naturali padri putativi il cui lascito permanente risiede nei tanti itinerari verdi percorribili sia a piedi che in bicicletta: sono rapidamente elencabili la Cumiana tutta d’un fiato, Creste alte, Giro della Pradera, Giro delle Masche, San Valeriano, Giro del Freidour e il Bosco dell’Impero, molti faticosi ma tutti stimolanti e divertenti se si ama il girovagare all’aria aperta.

Da non perdere in fine, a sud di Cumiana, il Bioparco Zoom Torino, uno zoo di concezione moderna che permette alle famiglie con bambini di scoprire la biodiversità dei 5 continenti, a pochi passi dal capoluogo.

Lungo questi percorsi è possibile far tappa in più di una trattoria, dove la tradizione culinaria cumianese prende forma in piatti tipici di sopraffina preparazione come gli agnolotti piemontesi, i tagliolini, il risotto e cacciagione di prima scelta.

Come arrivare
Arrivare in questa località è piuttosto semplice, basta imboccare la tangenziale Torino-Pinerolo fino all’uscita Piscina, da cui occorre solamente seguire le indicazioni, che portano anche allo Zoom, un bioparco progettato per la protezione e preservazione delle specie animali a rischio estinzione.
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