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Viverone (Piemonte): il lago e la visita alla cittadina

Viverone, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Viverone dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Viverone ed è subito… lago. A chiosare una meta turistica evocando l’aria poetica di Salvatore Quasimodo non si commette peccato, anzi si concide quella che nell’hinterland di Biella in Piemonte è una realtà-binomio d’imprescindibile affermazione: Viverone, 1.400 abitanti, e l’omonimo lago, il terzo per estensione nella regione, fanno coppia fissa e si nutrono a vicenda di una bellezza sempiterna.

Il comune s’affaccia su quel cristallino specchio d’acqua con un doppio volto, il collinare e il lacustre, al margine orientale dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea, un’area già in fermento durante l’epoca preistorica la cui eredità si traduce in numerosissimi reperti raccolti in un antico insediamento alpino dichiarato nel 2011 patrimonio dell’umanità UNESCO.

Storia di Viverone

La storia di Viverone si concatena al retaggio della terra in cui sorge, crocevia di passaggi e conquiste compiute da Romani, Longobardi e Franchi che accompagnarono la località lungo gran parte del Medioevo, fino all’abbraccio non certo disinteressato del Capitolo vescovile, che rese il borgo feudo benedettino in attesa di tempi migliori, coincidenti con il XV secolo, centuria di massimo splendore storico, quella del castello, o meglio del Ricetto sapientemente costruito dalla casata dei Gattinara.

La modernità fu scandita per anni dalle schermaglie di ben tre provincie, Torino, Vercelli e Biella, che rivendicavano la giurisdizione sul territorio viveronese essendo zona strategica peculiare.

Cosa vedere a Viverone

Viverone oggi: si riassume in un tranquillo paese dall’architettura “onesta”, dal carattere piacevole e rasserenante, proprio per questo accattivante per un turismo ormai espanso, interessato principalmente al lago pur cosciente di un’anima fatta non solo di acqua ma anche di eleganti edifici e ancelle ecclesiastiche in pietra e mattoni attraverso cui ripercorrere un viatico affascinante sempre e comunque preservato.

Si visitino la Parrocchiale di Santa Maria Assunta (completata fra il 1710 e il 1840, poi restaurata nel 1981) con campanile e facciata neoclassica, la seicentesca chiesetta di San Defendente traslando nel barocco con la chiesa di San Rocco e quella dei Santissimi Fabiano e Sebastiano di fronte al Municipio. Quest’ultimo è Villa Lucca, edificio risalente al XVIII secolo che comprende le sale comunali, la biblioteca Bertoldo e un parco esterno, parco di cui è dotata anche Villa Paolina.

Il Lago di Viverone ed i suoi itinerari

Fuor dall’abitato, come premesso, attendono le meraviglie che circoscrivono il bellissimo e rinomato lago di Viverone, una perla da vivere in moto perpetuo fra camminate, escursioni in bicicletta e boccate d’aria liberatorie nell’affetto di una natura morbida e avviluppante. I turisti giungono qui proprio per questo: per loro il lago è il principale motivo di attrazione, gemma idrica come poche altre ve ne sono, una risorsa che fa star bene e seduce con bagliori e riflessi che personalizzano ogni stagione rendendo l’ambiente sempre adatto a nuove e stimolanti frequentazioni.

Gli itinerari, naturalmente, fioccano e sono studiati per qualunque target di avventore, a patto che si abbia realmente voglia di passare una o più giornate in pieno dinamismo, tra contemplazione e ritmo sostenuto, fruizione lenta e gran passo. Il lungolago si profila splendido e anche i sentieri poco più interni giocano a farsi vedere e a nascondersi, invitando i camminatori a farsi seguire.

L’Anello I Piverone – “Castagni e luce” ha inizio dal “Parco Giochi”, raggiunge il vecchio campanile di San Pietro e prosegue per alcuni chilometri fra sterrato e asfaltato fino ai suggestivi ruderi della Chiesetta romanica del Gesiun; l’Anello II “Panoramica dei Boschi” viaggia immerso nelle selve e permette di intersecare la mitica Via Francigena; l’Anello III “Strada dei Vigneti” non ha bisogno di troppe presentazioni, si snoda fra sconfinate vigne passando fra le cascine Castellazzo e Novello per una divagazione tutta bucolica.

L’Anello IV “Via Romanica al Gesiun” propone una varietà di salite e discese mai troppo brusche, quindi percorrerlo di corsa può effettivamente essere molto divertente; l’Anello V “Al lago per le vigne” conduce ad Anzasco, ridente località molto commerciale e al passo coi tempi, ideale per ristorarsi e riordinare le idee prima del ritorno; il Buon Cammino 1 inoltra nella memoria di un antichissimo villaggio risalente all’età del Bronzo e consente di catturare l’anima del lago di Viverone, fra i “Siti Palafitticoli preistorici dell’Arco alpino”, la Cava di Purcarel e il Monte Orsetto; il Buon Cammino 2, infine, sintetizza un po’ tutti i vari tracciati, costeggia il lago per una buona metà riservando all’altra l’esplorazione dell’entroterra fra siti storici e aree archeologiche.

Crociera, spiagge ed attività a Viverone

Dai molti moli affacciati sul lago parte il catamarano preposto alla navigazione delle acque lacustri: è un battello la cui capienza massima è di 55 posti, un mezzo ideale per una crociera di 45 minuti alla ricerca delle ammalianti attrattive circostanti.
Le condizioni favorevoli a livello climatico e le caratteristiche idrogeologiche hanno fomentato nel tempo la vocazione alla balneazione libera, tant’è che gli operatori turistici riservano specialmente in primavera ed estate una manciata di lidi spettacolari, attrezzati e idonei a qualunque utenza. Sono spiagge a tutti gli effetti, con ombrelloni, cabine e scorci paesaggistici eccezionali, da favola. C’è l’imbarazzo della scelta, sia che optiate per i bagni La Marinella o il Lac et Soleil, sia che vi riversiate ai bagni della Masseria o al campeggio Haway.
Poco lontano dal lago è presente una pista di karts – la Pista Le Sirene - che ospita competizioni, tornei, gare di velocità e persino mercatini di karts usati o aree noleggio. Insomma, si provi l’emozione della F1 (ma in formato karts, ovviamente), i tornanti, le curve a esse e i rettilinei adrenalinici ma in tutta sicurezza per un divertimento totale.

Come arrivare a Viverone

In auto si percorra la A4 Torino-Milano, si esca a Santhià per proseguire in direzione Ivrea/Aosta lungo la SS 228; la linea ferroviaria Torino-Milano arriva alla stazione di Santhià, collegata a Viverone dai pullman di linea.
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