Silandro (Trentino Alto Adige): il Castello e la visita alla cittadina
Silandro, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Silandro dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Silandro (Schlanders in tedesco) riesce a esercitare sull’avventore un fascino come solo poche altre cittadine della Val Venosta in provincia di Bolzano. In Trentino Alto Adige, questa località di 6.000 abitanti a 720 metri di altitudine è piuttosto conosciuta per la bellezza dei suoi paesaggi sui quali presiedono l’imponente Monte Sole e le vette dell’Ötztal a coronazione di un sontuoso comprensorio naturalistico ch’è il cuore pulsante della valle. La sua centralità non è solo geografica bensì amministrativa ed economica, un territorio scandito da uno stuolo di rigogliosi frutteti - che in primavera ornano letteralmente queste terre con il fenomeno caratteristico della Fioritura delle mele e delle albicocche - e aree verdeggianti comprese nel vasto Parco Nazionale dello Stelvio.
La Spitalkirche è sorta nel XIV secolo, distrutta nell’incendio del 1499 e risorta nel 1514 con torre a punta e affreschi risalenti a Duecento e Cinquecento. A Corces s’erge la romanica Chiesa di Sant’Egidio, vecchia 700 anni e sfoggiante un San Cristoforo molto venerato e un’esaustiva Storia della Creazione affrescata. La Chiesa di San Martino, nata nel 1212, presenta un pregevole trittico del XV secolo cui si accompagnano un altare maggiore barocco e il settecentesco tabernacolo. Cambiando radicalmente genere, il borgo offre peraltro estratti di architettura militare, vividi nella Caserma Druso, voluta nel 1936 da Benito Mussolini.
Agricoltura, frutticoltura e vocazione turistica hanno fatto da traino all’economia locale, fomentata da un corredo paesaggistico invidiabile nel quale davvero tutto sembra essere possibile, escursioni estive e sport invernali in primis, caldeggiati dalla vicinanza agli impianti sciistici della Val Venosta.
Origine del nome
La zona reca tracce di insediamenti neolitici, ma la Silandro siffatta ha avuto origine nel 1077 con il nome di Slanderes, poi divenuto Silandro dopo il 1923.Cosa vedere a Silandro
Il Medioevo ha fatto registrare un progressivo sviluppo di quello ch’era inizialmente un feudo nel quale s’ergevano a massimi rappresentanti i due castelli di Schlandersburg e Schlandersberg (il primo è del ‘600, il secondo invece è molto più antico essendo stato eretto nel XIII secolo), cui seguirono le erezioni di molti altri edifici come la splendida Parrocchiale di Santa Maria Assunta, gotica ancella ecclesiale che non passa inosservata dato il campanile annesso, 97 metri di altezza (record nell’area tirolese) e una voluta pendenza verso ovest atta a tutelare la costruzione dalla veemenza dei venti che soffiano da Lasa.La Spitalkirche è sorta nel XIV secolo, distrutta nell’incendio del 1499 e risorta nel 1514 con torre a punta e affreschi risalenti a Duecento e Cinquecento. A Corces s’erge la romanica Chiesa di Sant’Egidio, vecchia 700 anni e sfoggiante un San Cristoforo molto venerato e un’esaustiva Storia della Creazione affrescata. La Chiesa di San Martino, nata nel 1212, presenta un pregevole trittico del XV secolo cui si accompagnano un altare maggiore barocco e il settecentesco tabernacolo. Cambiando radicalmente genere, il borgo offre peraltro estratti di architettura militare, vividi nella Caserma Druso, voluta nel 1936 da Benito Mussolini.
Agricoltura, frutticoltura e vocazione turistica hanno fatto da traino all’economia locale, fomentata da un corredo paesaggistico invidiabile nel quale davvero tutto sembra essere possibile, escursioni estive e sport invernali in primis, caldeggiati dalla vicinanza agli impianti sciistici della Val Venosta.