Appiano sulla Strada del Vino (Trentino Alto Adige): cosa vedere e cosa sapere
Appiano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Appiano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Appiano, una delle località da scoprire sulla Strada del Vino dell'Alto Adige, dista veramente pochi chilometri da Bolzano e in virtù del suo carattere particolare di comune sparso abbraccia una vasta zona di territorio intensamente coltivata a vigna, sicché per l’economia del Trentino Alto Adige questa località risulta cruciale quanto determinante, specialmente se si considera tutta quell’area in cui con i vigneti convivono enormi frutteti.
Il borgo si è guadagnato a buon diritto il soprannome di “Terra dei castelli, laghi e vini”: la cultura enologica si sposa perfettamente con un suggestivo novero di ben 180 fortilizi e una coppia di specchi lacustri eccezionali, quei Laghi di Monticolo che si dividono in Grande e Piccolo, entrambi di origine glaciale e balneabili (in inverno vi si pratica per qualche settimana il pattinaggio su ghiaccio, dato che la superficie gela). Caratteristiche le Buche di ghiaccio, assurte a monumento naturale.
Annessa al Regno d’Italia nel 1809, la cittadina passa all’Impero Austriaco dopo la capitolazione di Napoleone nel 1813, ma era già un comune, soppresso nel 1817 ma ristabilito nel 1849. Non fu facile per gli abitanti acquisire una precisa appartenenza geosociale, infatti per lungo tempo imperversò da queste parti la cultura tirolese e nel corso della Seconda Guerra Mondiale i tedeschi fecero un po’ il bello e cattivo tempo. Dal 1973 il nome è Appiano sulla Strada del Vino.
Sul fronte luoghi di culto, il principale è ubicato in frazione San Paolo ed è la Parrocchiale della Conversione di San Paolo, edificio quattrocentesco eretto in stile tardogotico. Molto bello il campanile che termina con cuspide azzurra e guglia.
Il borgo si è guadagnato a buon diritto il soprannome di “Terra dei castelli, laghi e vini”: la cultura enologica si sposa perfettamente con un suggestivo novero di ben 180 fortilizi e una coppia di specchi lacustri eccezionali, quei Laghi di Monticolo che si dividono in Grande e Piccolo, entrambi di origine glaciale e balneabili (in inverno vi si pratica per qualche settimana il pattinaggio su ghiaccio, dato che la superficie gela). Caratteristiche le Buche di ghiaccio, assurte a monumento naturale.
Storia
Nove sottoborghi compongono l’abitato del paese, spalmato fra le dolci espressioni di un paesaggio caleidoscopico e sommariamente variegato, antropizzato nel corso di un’antichità alquanto remota e occupato dai Romani come testimoniato da una villa risalente al IV secolo a.C. e oggi aperta al pubblico. Appianum trova menzione per la prima volta nel 590, dunque in piena epoca franca.Annessa al Regno d’Italia nel 1809, la cittadina passa all’Impero Austriaco dopo la capitolazione di Napoleone nel 1813, ma era già un comune, soppresso nel 1817 ma ristabilito nel 1849. Non fu facile per gli abitanti acquisire una precisa appartenenza geosociale, infatti per lungo tempo imperversò da queste parti la cultura tirolese e nel corso della Seconda Guerra Mondiale i tedeschi fecero un po’ il bello e cattivo tempo. Dal 1973 il nome è Appiano sulla Strada del Vino.
Cosa vedere ad Appiano sulla Strada del VIno
Chi ama i manieri deve assolutamente vedere Castel d’Appiano presso frazione Missiano. Si tratta di una rocca imponente troneggiante su una parete rocciosa estremamente ripida, una posizione che consente alla struttura di beneficiare di una veduta panoramica su tutta la Valle dell’Adige. La primigenia fortezza medievale risultava ascrivibile con buona probabilità al 1125 ma fu distrutta nel 1158 da Enrico II Leone, duca di Baviera e Sassonia come ritorsione all’attacco dei conti di Appiano ai danni di un messo papale. Rimessa in piedi, cadde in mano a diverse famiglie, compresi i conti Enzenberg che ne detengono attualmente la proprietà. Apici costruttivi del complesso il mastio pentagonale, la cappella ricca di affreschi in stile romanico e l’alta torre del Kleideturm, ora isolata ma al tempo facente parte delle mura difensive.Sul fronte luoghi di culto, il principale è ubicato in frazione San Paolo ed è la Parrocchiale della Conversione di San Paolo, edificio quattrocentesco eretto in stile tardogotico. Molto bello il campanile che termina con cuspide azzurra e guglia.