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Laigueglia (Liguria): il borgo, il mare e le sue spiagge

Laigueglia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Laigueglia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Spesso le sorprese si nascondono dove meno ce le aspettavamo, e le apparenze possono trarre in inganno: chi non ci crede dovrebbe visitare Laigueglia, antico borgo di pescatori della costa ligure, in provincia di Savona. Un vero gioiello a misura di bambola, il più piccolo del territorio, popolato da meno di 2 mila abitanti e a prima vista povero di grandi attrattive culturali. Sembrerebbe un mondo a sé stante, fermo nel passato, intriso di ritmi lenti che fanno venire nostalgia, e invece Laigueglia è una cittadina ridente, baciata da un mare cristallino, lambita da un paesaggio mozzafiato e costellata di sorprese da non perdere.

Incastonato tra i comuni di Alassio e Andora, il paese si estende tra Capo Santa Croce e Capo Mele, disponendo sul litorale una serie di spiagge e calette incantevoli, perfette per chi cerca una visione idilliaca e una situazione rigenerante. Ma il paese incanta i visitatori anche con un dedalo di carruggi tortuosi, alcune piazzette affacciate verso le onde, le case dai colori pastello e la mole rassicurante della chiesa di San Matteo: il tutto condito dal sapore magico dei vecchi borghi, perduto in molte località balneari ma qui ancora vivo e pulsante, tanto da aver procurato a Laigueglia un posto tra i Borghi più belli d’Italia.

Non ci sono grandi capolavori artistici, ma gioielli preziosi si celano tra le pieghe della città, immersi nella vita di tutti i giorni, a partire dal pittoresco porticciolo paesano. Il via vai dei pescatori è una danza piacevole, accompagnata da un chiacchiericcio allegro che fa pensare a una grande famiglia. Ovunque si diriga lo sguardo si vedono i due campanili della città, con le cupole di maiolica colorata, che affiancano la chiesa di San Matteo.

Proprio la chiesa di San Matteo è l’edificio barocco che meglio rappresenta la storia locale: era il 1715 quando venne posta la prima pietra per ampliare il vecchio oratorio, originando l’attuale chiesa. A croce latina, è colma di opere d’arte interessanti come l’Assunta di Bernardo Strozzi, dipinta nel Seicento, o l’acquasantiera marmorea del 1561, per non parlare della statua lignea dell’Ecce Homo realizzata da Antonio Maragliano, celebre scultore ligure.

A due passi dalla parrocchiale c’è l’oratorio di Santa Maria Maddalena, edificato tra il 1616 e il 1634, un tempo proprietà della congregazione dei Disciplinati. Ancora oggi ci si possono vedere gli originali panconi seicenteschi, l’altare marmoreo risalente al 1673 realizzato da Dionisio Corte, e la magnifica pala d’altare dedicata alla Maddalena Penitente, dipinta nel 1676 da Domenico Piola. Degni di nota il crocifisso rifinito in argento e due ex-voto, rappresentanti rispettivamente il naufragio delle barche coralline e un attacco dei pirati.

Una delle zone più suggestive, solitarie e affascinanti di Laigueglia è quella in cui sorge la cappella della Madonna delle Penne, edificata dai pescatori di corallo catalani nel corso del Seicento. Raggiungibile mediante una lunga scalinata, che dalla via Aurelia si inerpica verso la sommità di Capo Mele, la chiesa prende il nome da un’iscrizione che si leggeva alla base della statuetta.

Nonostante molti angoli di Laigueglia sembrino pietre grezze, sferzate e inasprite dai venti, l’atmosfera che si respira nel borgo è tutt’altro che aspra: la familiarità e la vivacità del paese sono squisite, così come i prodotti culinari che si preparano nei forni e nelle botteghe. Da assaggiare i famosi “baci” di Laigueglia, dolcetti a base di mandorla e nocciola modellati a forma di rosette, unite tra loro da una golosa crema al cioccolato. Non sono da meno i “gobeletti”, pasticcini di pasta frolla con una farcitura alla marmellata.

Per assaggiare simili delizie, ma anche per scoprire le tradizioni e il costume della cittadina, non c’è occasione migliore delle manifestazioni che vengono organizzate periodicamente. Tra gli appuntamenti più pittoreschi c’è lo Sbarco dei saraceni, una rievocazione storica con tanto di costumi d’epoca che ripropone una vicenda realmente accaduta nel 1546. Il 21 settembre si tiene una grande fiera in onore di San Matteo, mentre il 22 luglio c’è la festa di Santa Maria Maddalena. Non si può mancare l’appuntamento con la Festa di Nostra Signora della Neve il 5 di agosto.

A conciliare il divertimento c’è un clima piacevolissimo, di tipo mediterraneo, con estati calde ma mitigate dall’influenza del mare e inverni dolci, mai molto rigidi. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 1°C a una massima di 12°C, mentre in luglio e agosto, i mesi più caldi, si passa dai 16°C ai 29°C. Le precipitazioni, scarse nella stagione estiva, si concentrano soprattutto in autunno: novembre, con una media di 106 mm di pioggia, è il mese più piovoso.

Chi ha deciso di visitare il piccolo borgo ligure può scegliere tra vari percorsi e mezzi di trasporto. L’aeroporto più vicino è quello di Genova, a 98 km circa, mentre la stazione ferroviaria si trova proprio nel cuore della città, lungo la linea Genova-Ventimiglia. Chi viaggia con la propria auto deve prendere l’Autostrada dei Fiori A10 Genova-Ventimiglia, uscire ad Andora e continuare fino alla meta seguendo le indicazioni.
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