Falcone (Sicilia): mare e spiagge nel golfo di Tindari
Falcone, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Falcone dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Prima le pendenze dolci delle colline arse dal sole, poi la pianura che accoglie il borgo, infine la danza inarrestabile delle onde del Tirreno. A separare il mare dallo schieramento di case sul porto, come un nastro d’oro e roccia schiaffeggiato dal vento, un litorale affascinante e selvaggio, amato per le sue spiagge e i suoi profumi mediterranei. Questa è Falcone, cittadina siciliana di quasi tremila abitanti in provincia di Messina.
Incastonata tra il Capo Tindari e il promontorio di Milazzo, la località è dominata dalla sagoma del monte Giglione e delimitata da alcuni corsi d’acqua, come il torrente Arancia, l’Elicona e il Felice.
Tutt’intorno, oltre alle calette suggestive, si vedono le frazioni del comune: ai piedi del Giglione c’è Sant’Anna, con la contrada Vignazzi, mentre la frazione di Belvedere sorge a sud-est, sull’omonimo colle, agghindata di uliveti e affacciata su un panorama splendido del golfo di Tindari.
Divenuta comune autonomo solo nel 1857, nonostante le prime testimonianze riguardo al borgo ci giungano dall’antichità, Falcone oggi è una località siciliana prevalentemente turistica, che fa leva sulle risorse balneari e culturali, ma anche sull’artigianato tradizionale, il commercio e l’agricoltura. I terreni circostanti sono fertili, carichi di ortaggi, agrumi, ulivi e vitigni, e assorbono il calore gentile di un sole onnipresente, protagonista del clima mediterraneo.
Alle atmosfere genuine, tipiche delle umili borgate marittime, negli ultimi anni Falcone ha saputo unire la voglia di crescere e di attirare sempre più visitatori: oggi non mancano infrastrutture di qualità, stabilimenti balneari e locali di svago, alberghi e ristoranti in cui alloggiare e assaporare le specialità della cucina mediterranea.
Incastonata tra il Capo Tindari e il promontorio di Milazzo, la località è dominata dalla sagoma del monte Giglione e delimitata da alcuni corsi d’acqua, come il torrente Arancia, l’Elicona e il Felice.
Il mare e la spiaggia
Ma il vero protagonista del suo paesaggio è il Mar Tirreno, che lambisce le coste della Sicilia Orientale e regala al borgo una luce turchese incantevole, argentea nei malinconici mesi invernali. Falcone si fa cullare dallo sciacquio delle onde all’interno di una vasta conca, di fronte alle Isole Eolie, e il centro occupa un lembo di pianura a ridosso della spiaggia.Tutt’intorno, oltre alle calette suggestive, si vedono le frazioni del comune: ai piedi del Giglione c’è Sant’Anna, con la contrada Vignazzi, mentre la frazione di Belvedere sorge a sud-est, sull’omonimo colle, agghindata di uliveti e affacciata su un panorama splendido del golfo di Tindari.
Storia
Proprio Belvedere costituisce la porzione più antica del paese, e fino a gran parte dell’Ottocento ne era anche la più popolosa: nella prima metà del secolo, infatti, Falcone era ancora un sobborgo della vicina Oliveri, e molti abitanti addetti all’agricoltura risiedevano sul colle che tuttora domina la costa. Fu lo sviluppo delle attività marinare, nel corso del XX secolo, a causare un progressivo spopolamento della frazioni collinare e la crescita del nucleo in pianura.Divenuta comune autonomo solo nel 1857, nonostante le prime testimonianze riguardo al borgo ci giungano dall’antichità, Falcone oggi è una località siciliana prevalentemente turistica, che fa leva sulle risorse balneari e culturali, ma anche sull’artigianato tradizionale, il commercio e l’agricoltura. I terreni circostanti sono fertili, carichi di ortaggi, agrumi, ulivi e vitigni, e assorbono il calore gentile di un sole onnipresente, protagonista del clima mediterraneo.
Cosa vedere a Falcone
Le condizioni sono ideali anche per gustare una passeggiata sul molo e nel centro del paese. Qui non mancano alcuni edifici interessanti, testimoni del passato locale e delle tradizioni di Falcone. Le chiese del centro sono tre: la più importante è quella dedicata al patrono San Giovanni Battista, situata nel cuore del paese e arricchita da opere d’arte notevoli, come la Trasfigurazione dipinta da un artista tedesco. Da vedere anche la piccola chiesa di Sant’Antonio, sulla Via Nazionale, e la chiesa della Santissima Immacolata nella frazione Belvedere, con una splendida raffigurazione dell’Immacolata donata dal pittore locale Giovanni Munafò.Alle atmosfere genuine, tipiche delle umili borgate marittime, negli ultimi anni Falcone ha saputo unire la voglia di crescere e di attirare sempre più visitatori: oggi non mancano infrastrutture di qualità, stabilimenti balneari e locali di svago, alberghi e ristoranti in cui alloggiare e assaporare le specialità della cucina mediterranea.