Terrasini (Sicilia): le spiagge, il mare, Capo Rama e cosa vedere
Terrasini, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Terrasini dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
L’ipotesi più accreditata è che il nome del paese derivi da “terra sinus”, cioè terra del golfo, oppure da “terra sinorum”, ovvero terra delle insenature. In effetti il paesaggio che accoglie il borgo di Terrasini, popolato da circa 11 mila abitanti e situato in provincia di Palermo, è un’opera d’arte frastagliata, che alterna curve sinuose a spaccature irregolari, grotte naturali, calette segrete e approdi nascosti. Nell’arco magnifico del Golfo di Castellamare, uno dei più belli della Sicilia, il paese è occupa una piana verdeggiante incastonata tra colline e montagne, lambita su un lato da un mare limpido e cristallino che la rende una perfetta località per una vacanza di mare in Sicilia.
Nei pressi di questo promontiorio troviamo in successione: la spiaggia di Priola, ancora tra le case del centro di Terrasini, la piccola Cala Maidduzza, che offre nei pressi la Grotta Perciata, seguano alcune calette, raggiungibili via mare, nei pressi di Torre Alba, prima di arrivare alla più famosa Cala Rossa. Da qui iniziano i paesaggi di Capo Rama, coronati da una bella Torre di avvistamento. Da qui prima di raggiungere San Cataldo troviamo la bella Caletta Verde, con rocce spettacolari, la Caletta Paternella, e la fantastica Cala Muletti.
Non stupisce che qui, accanto alle onde carezzevoli di un Mediterraneo mozzafiato, le attività più diffuse siano la pesca e il turismo. La presenza dei turisti, come è facile immaginare, viene attirata specialmente dalla proposta balneare, che vanta spiagge incontaminate ma confortevoli e un’acqua trasparente quasi surreale; ma limitarsi alla vita da bagnanti sarebbe un peccato, perché Terrasini offre in realtà una ricca collezione di monumenti interessanti e pregevoli.
Imboccando il viale delle Rimembranze si raggiunge il Lungomare Peppino Impastato, dove si fa immediatamente notare il Palazzo d’Aumale, sede del Museo Regionale di Storia Naturale e della mostra permanente dedicata al carretto siciliano, due esposizioni diverse ma ugualmente preziose per scoprire le tradizioni locali e conoscere l’ambiente naturale circostante.
Spingendosi un poco al di fuori del centro, nella periferia verdeggiante di Terrasini, si possono ammirare altri edifici eleganti immersi tra la macchia mediterranea e gli ulivi, i limoneti e i profumatissimi aranceti. Basti pensare alla Villa Fassini, una splendida dimora in stile liberty attribuita all’architetto Ernesto Basile, appartenuta a lungo alla famiglia Florio e utilizzata, negli anni Settanta, da una nutrita comunità hippy come punto di ritrovo.
Da vedere anche il seicentesco castello di Gazzara, un tempo proprietà della baronia locale, e la tipica senia di contrada Bagliuso, lo strumento utilizzato sin dall’antichità per l’irrigazione agricola.
Ma l’abitante più anziana di Terrasini, testimone ineguagliabile di secoli di storia, è la massiccia Torre Capo Rama, che con la sua mole domina l’omonimo promontorio e dà il nome alla Riserva Naturale orientata Capo Rama. Eretta nel corso del XV secolo, la fortificazione aveva il compito di avvistare le navi corsare e segnalarne l’arrivo sulla terraferma, formando un vero e proprio sistema difensivo con altre torri costiere disseminate lungo gli orli della Sicilia. Oltre a questa torre, anche Torre Alba, Torre Toleda e Torre di contrada San Cataldo servivano ad allarmare per tempo le genti dei villaggi, permettendo la fuga in caso di attacchi pirateschi.
L’area si trova lungo le rotte migratorie di molte specie volatili, e pertanto accoglie indisturbate tante varietà di uccelli affascinanti, tipici delle coste rocciose: in primavera e in autunno si possono osservare i gabbiani reali, i rondoni maggiori, le cappellacce e i gheppi.
Le grotte che frastagliano il litorale, invece, ospitano i pipistrelli, le volpi e i conigli selvatici. Anche la flora è colorata e affascinante, con gli arbusti profumati caratteristici della macchia e le graziose palme nane, tipiche dell’ambiente siciliano.
Un’altra manifestazione divertente si svolge all’inizio di ottobre: è il Festival del Pescatore, che prevede vari punti di intrattenimento, spettacoli, tornei di carte, convegni sulla pesca e degustazioni, ma specialmente la finale Sagra del Pesce, con un lauto banchetto e con i racconti fantasiosi dei “cunta storie”.
Le spiagge e il lido di Terrasini
Le spiagge del territorio comunale cominciano con il lido della Ciucca, in pratica la spiaggia cittadina appena ad est del porto e che si collega a quella di Magaggiari anche se del comune di Cinisi, e di fatto termina con l’arenile sabbioso della spiaggia San Cataldo a sud-ovest. In mezzo un tripudio di rocce e cale spettacolari che si snodano nei pressi di Capo Rama, il bastione orientale del Golfo di Castellammare.Nei pressi di questo promontiorio troviamo in successione: la spiaggia di Priola, ancora tra le case del centro di Terrasini, la piccola Cala Maidduzza, che offre nei pressi la Grotta Perciata, seguano alcune calette, raggiungibili via mare, nei pressi di Torre Alba, prima di arrivare alla più famosa Cala Rossa. Da qui iniziano i paesaggi di Capo Rama, coronati da una bella Torre di avvistamento. Da qui prima di raggiungere San Cataldo troviamo la bella Caletta Verde, con rocce spettacolari, la Caletta Paternella, e la fantastica Cala Muletti.
Non stupisce che qui, accanto alle onde carezzevoli di un Mediterraneo mozzafiato, le attività più diffuse siano la pesca e il turismo. La presenza dei turisti, come è facile immaginare, viene attirata specialmente dalla proposta balneare, che vanta spiagge incontaminate ma confortevoli e un’acqua trasparente quasi surreale; ma limitarsi alla vita da bagnanti sarebbe un peccato, perché Terrasini offre in realtà una ricca collezione di monumenti interessanti e pregevoli.
Cosa vedere a Terrasini
Detroit e recante i nomi dei cittadini caduti durante le due guerre mondiali. Il monumento culmina con una Nike alata, dea della vittoria, che impugna fiera una corona d’alloro.Imboccando il viale delle Rimembranze si raggiunge il Lungomare Peppino Impastato, dove si fa immediatamente notare il Palazzo d’Aumale, sede del Museo Regionale di Storia Naturale e della mostra permanente dedicata al carretto siciliano, due esposizioni diverse ma ugualmente preziose per scoprire le tradizioni locali e conoscere l’ambiente naturale circostante.
Spingendosi un poco al di fuori del centro, nella periferia verdeggiante di Terrasini, si possono ammirare altri edifici eleganti immersi tra la macchia mediterranea e gli ulivi, i limoneti e i profumatissimi aranceti. Basti pensare alla Villa Fassini, una splendida dimora in stile liberty attribuita all’architetto Ernesto Basile, appartenuta a lungo alla famiglia Florio e utilizzata, negli anni Settanta, da una nutrita comunità hippy come punto di ritrovo.
Da vedere anche il seicentesco castello di Gazzara, un tempo proprietà della baronia locale, e la tipica senia di contrada Bagliuso, lo strumento utilizzato sin dall’antichità per l’irrigazione agricola.
Ma l’abitante più anziana di Terrasini, testimone ineguagliabile di secoli di storia, è la massiccia Torre Capo Rama, che con la sua mole domina l’omonimo promontorio e dà il nome alla Riserva Naturale orientata Capo Rama. Eretta nel corso del XV secolo, la fortificazione aveva il compito di avvistare le navi corsare e segnalarne l’arrivo sulla terraferma, formando un vero e proprio sistema difensivo con altre torri costiere disseminate lungo gli orli della Sicilia. Oltre a questa torre, anche Torre Alba, Torre Toleda e Torre di contrada San Cataldo servivano ad allarmare per tempo le genti dei villaggi, permettendo la fuga in caso di attacchi pirateschi.
La Riserva di Capo Rama
Ad abbracciare questa collana di costruzioni c’è la Riserva Naturale Capo Rama, istituita dalla Regione Sicilia nel giugno del 2000 e gestita dal WWF, riconosciuta a livello internazionale per il grande valore geologico e naturalistico.L’area si trova lungo le rotte migratorie di molte specie volatili, e pertanto accoglie indisturbate tante varietà di uccelli affascinanti, tipici delle coste rocciose: in primavera e in autunno si possono osservare i gabbiani reali, i rondoni maggiori, le cappellacce e i gheppi.
Le grotte che frastagliano il litorale, invece, ospitano i pipistrelli, le volpi e i conigli selvatici. Anche la flora è colorata e affascinante, con gli arbusti profumati caratteristici della macchia e le graziose palme nane, tipiche dell’ambiente siciliano.
Eventi, sagre e manifestazioni
Un’altra caratteristica accattivante di Terrasini, e a dire il vero della Sicilia intera, sono le sue tradizioni, all’insegna dell’ospitalità, del divertimento e della buona cucina. Innumerevoli sono gli eventi estivi, che catturano i turisti con concerti, spettacoli e mercatini all’aperto, ma la manifestazione più suggestiva è senza dubbio la Festa de li Schietti, che si svolge nel periodo pasquale ed è una delle feste folcloristiche più importanti della Sicilia. Questo rituale, nato intorno al 1850, coinvolge tutta la popolazione locale ma ha come protagonista assoluto un albero: è compito dei celibi del paese sfidarsi in una gara originale, che impone loro di sollevare con un solo braccio un albero di melangolo di circa 50 kg. Prima della competizione si procede alla scelta dell’albero e alla sua decorazione con nastri e campanellini, poi si celebra la santa Messa e si benedice la pianta prescelta. Il tutto è reso ancora più pittoresco dagli indumenti indossati dai partecipanti, che sono i costumi tipici siciliani di una volta.Un’altra manifestazione divertente si svolge all’inizio di ottobre: è il Festival del Pescatore, che prevede vari punti di intrattenimento, spettacoli, tornei di carte, convegni sulla pesca e degustazioni, ma specialmente la finale Sagra del Pesce, con un lauto banchetto e con i racconti fantasiosi dei “cunta storie”.